Del: 25 Luglio 2009 Di: Redazione Commenti: 0
Si è spento nella notte, nella sua casa milanese, il professor Giulio Giorello.
La camera ardente sarà allestita in aula 211 in via Festa del Perdono. – Un luogo, l’università – ha detto il suo assistente – che il professore avrebbe sempre desiderato visitare.
Pare che le sue ultime parole, pronunciate all’amico Odifreddi, accorso al suo capezzale, siano state – Piergiorgio, soffro le pene dell’inferno! -. Il matematico avrebbe risposto sorpreso – Di già?
Notoriamente anticlericale, ha compiuto un importante gesto di distensione nei confronti della Chiesa, chiedendo i conforti di un sacerdote. Questi però, dopo 7 ore di confessione, avrebbe chiesto una dispensa per far usufruire il filosofo del Lodo Alfano.
Smentito il cardinal Ruini che parlava di una sua conversione in punto di morte, come già (a suo dire) Gramsci, Oscar Wilde, Gengish Kahn e Buonconte da Montelfeltro. Il filosofo non avrebbe infatti detto – Non mi resta che il perdono! -, come udito dal presule, bensì – Era Festa del Perdono! -, ricordandosi improvvisamente il dimenticato indirizzo dell’università
In molti hanno voluto lasciare il loro personale ricordo del professore. – Nessuno era buono come lui agli esami, pensate che non ha mai bocciato nessuno – ha detto un suo studente, dimenticando forse che l’ultima volta in cui Giorello ha preso parte a un esame aveva 23 anni e doveva ancora laurearsi. Un altro, in lacrime, ha mormorato con la voce rotta dal pianto – Ascoltare le lezioni del suo assistente non sarà più la stessa cosa…

Cordoglio anche in via Solferino, sede del Corriere della Sera, dove alcuni redattori hanno espresso forte preoccupazione – Non sarà facile riempire le sue 8 righe sul Magazine del Giovedì – è stato il loro commento.
Infine, ha destato grande sorpresa la lettura delle ultime volontà di Giulio: il filosofo infatti ha lasciato tutto al ministro Brunetta. – Gliel’avevo promesso – spiega in calce al documento – affinchè ritardasse l’inserimento dei tornelli in università.

Addio Giulio, la tua assenza non potrà essere colmata neanche dal migliore assistente!

Filippo Bernasconi
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