Del: 23 Novembre 2009 Di: Redazione Commenti: 0
“Oggi qui noi celebriamo un grande progetto culturale. Palermo esporta 175 anni di tradizione, ma sopratutto apre una porta: tutti quelli che attraverseranno questa porta verranno proiettati in una Palermo dinamica, che non si arrende, che pur nelle difficoltà getta il cuore oltre l’ostacolo. Questa porta avvicina nord e sud di una nazione che oggi ancora di più ha bisogno di nuovo di sentirsi nazione. In un’Italia che si frantuma, l’iniziativa dell’Antica Focacceria cambia il ritmo e il corso degli eventi”. Con queste parole Maurizio Carta, Assessore al Centro Storico di Palermo, battezza la nuova sede dell’Antica Focacceria S. Francesco di Palermo a Milano e che, a partire dal 15 Novembre, farà da apripista al progetto di espansione all’estero, che prevede la successiva apertura di filiali in Europa, America del Nord e del Sud, Medio ed Estremo Oriente.
Era il 18 settembre del 2007 quando, Vincenzo Conticello, in un’aula di Tribunale, ha riscattato quella parte sana di siciliani e dell’imprenditoria dell’isola: “E’ lui, l’uomo con le stampelle, quello che veniva nel mio locale a fare le richieste estorsive”. Con questa frase ed il suo coraggio il proprietario dell’Antica Focacceria è stato costretto a ritardare il suo progetto che oggi compie a Milano una delle sue tappe fondamentali e che prevede l’inserimento, non solo dell’ambito gastronomico, ma del così detto shop-in-shop: il punto Spirit of Sicily, organizzato all’interno della focacceria, vuole rappresentare una Sicilia alternativa alla cultura dell’illegalità. Per questo motivo si darà visibilità, innanzitutto, ai prodotti Pizzo Free, cioè provenienti da aziende che garantiscono di non pagare tangenti e dai terreni confiscati alla mafia. Vi sarà spazio per ospitare anche la produzione di camice su misura: il sarto Gregory, storico marchio siciliano, sarà presente nel capoluogo lombardo per prendere le misure a chi vuole una camicia o un abito realizzati a Catania. Sempre tenendo conto di un’esperienza tramandata da generazioni, all’interno dello shop è dedicata un’intera vetrina alle pipe fatte a mano dalla Morelli di Caltanissetta, unico produttore di pipe della Sicilia.
Non solo vendita, ma soprattutto cultura è quella che si incontra introno al cibo, nel piano inferiore dell’Antica Focacceria. Una sala da 80 posti ospiterà eventi di musica live, reading letterari ed anche partite di calcio su megaschermo: a pieno titolo una forma di cultura popolare.
Più riservata la Sala Florio: gemella di quella presente a Palermo e con la quale si collega in videoconferenza per incontri ristretti che vengono anche trasmessi su canale di Web Tv.
Ma sarà il Tavolo dell’amicizia a rappresentare lo spirito culturale della focacceria: con i suoi 14 coperti, ospiterà i “cenaforum”. Più volte a settimana, si incontreranno persone che hanno ruoli e provenienze culturali diversi per dibattere su un tema che viene loro assegnato: dall’attualità alla letteratura, dal cinema all’economia.

E’ così che “grazie a Fabio e Vincenzo Conticello sarà possibile gustare rinomate specialità siciliane a Milano vicino il Duomo. Con l’apertura del 16 novembre dell’Antica Focacceria San Francesco, nel pieno centro di Milano, la Sicilia che produce sarà rappresentata da un nuovo testimonial di prestigio. I fratelli Conticello hanno dimostrato che si può fare impresa nella piena legalità e sfidando la mafia”. Ad affermarlo Michele Cimino, Assessore Regionale alle Politiche Agricole della Sicilia, presente oggi insieme a Giuseppe Lumia, componente della Commissione antimafia per il quale “Milano oggi è chiamata ad un ulteriore fase di lotta, vista l’aggressione che riceve da parte in particolare della ‘Ndrangheta, e una presenza di questo tipo sta proprio a significare una dimensione moderna ed avanzata. La Sicilia e il sud che vuole legalità e sviluppo, e lo viene a fare nel santuario della grande economia.”

A cavallo di ben tre secoli, l’Antica Focacceria è stata e continua ad essere teatro e punto di riferimento dei palermitani e di chi visita Palermo. Da Garibaldi ai giorni nostri non ha perso il suo lustro e, custode delle tradizioni enogastronomiche palermitane, sarà da oggi anche punto fermo per la legalità a Milano.

Massimo Brugnone

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