Del: 6 Novembre 2011 Di: Redazione Commenti: 0

 

Parini a Milano

Forse non tutti sanno che nella nostra bella Milano è individuabile il punto esatto nel quale un anziano e malconcio Parini rovinò a terra nell’inverno del 1775. Il glorioso poeta neoclassicista e illuminista scrisse, a seguito di questo episodio, l’ode “La Caduta” della quale non rivelerò nulla per lasciare ai di voi non conoscitori dell’opera il privilegio della verginità intellettuale.

Torno d’emblée all’affermazione con la quale ho aperto questo breve testo: il luogo preciso dove un lubrìco passo fece vacillare e crollare il vate è in Piazza Cordusio, precisamente pochi metri a sinistra della base di sostegno della statua che raffigura, guardacaso, il Parini.

Entrando nella piazza lasciandosi il Duomo e via Orefici alle spalle procedete in direzione della statua attraversando la strada. Giunti immediatamente all’ombra nel grande poeta svoltate a sinistra seguendo il perimetro del monumento che è chiuso in quel punto da una bassa recinzione di ferro battuto. Ora focalizzate la vostra attenzione nella zona nella quale il pavé viene interrotto bruscamente dalla pavimentazione a lastroni. Siete in prossimità della colonnina alla quale è agganciato il separé di ferro battuto. Partendo dall’ultimo sanpietrino in alto (il più vicino al monumento) contate 10 cubetti di porfido scendendo e 9 verso la vostra sinistra (allontanandovi cioè dalla colonnina). Ecco: quello è il sanpietrino incriminato. Ulteriore e inopinata sorpresa: il sanpietrino potrebbe essere latitante. Leggenda vuole che alcuni ammiratori del Parini ogni anno, nei primi giorni della stagione invernale, compiano un raid notturno nella piazza e piccone muniti procedano alla rimozione del suddetto cubo di porfido. Naturalmente, in relazione alla solerzia del servizio di manutenzione stradale del comune, la pietra viene reintegrata. Il gesto non perde però il proprio valore simbolico: si tratta di un atto di reverenza e amore incondizionato per una importante figura della nostra storia culturale. Semmai la statua del Parini dovesse scendere dal piedistallo per fare i canonici quattro passi tra strade del centro non sia mai che vada di nuovo ad inciampare su quel maledetto sanpietrino!

Nepomuceno Sadda

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