Quando, poco più di un mese fa, i giornali dedicavano le prime pagine alla tragedia degli sbarchi di Lampedusa, quasi tutti abbiamo provato un sentimento di empatia, di solidarietà umana, per i migranti che lottavano per la vita alle porte del nostro paese. Gli avvenimenti siciliani, e più in generale quelli legati al tema delle migrazioni e dell’immigrazione nel nostro paese, hanno il potere di mobilitare l’opinione pubblica: gli Italiani, che notoriamente amano accapigliarsi anche sul sesso degli angeli, possono mostrare ostilità o atteggiamenti solidali, ma difficilmente si mostrano indifferenti al problema.
Tuttavia, come sempre accade, sempre più persone si sentono in dovere di esprimere la propria opinione senza averne le competenze necessarie.
E’ anche per diffondere una maggior consapevolezza delle problematiche normative e giuridiche che ruotano attorno a episodi come quello dei migranti di Lampedusa che abbiamo scelto di presentare l’attività di ASMiRA, un’associazione fondata nel maggio 2013 da studenti e laureati dell’Università degli Studi di Milano allo scopo di approfondire gli studi sulle migrazioni, il rifugio e l’apolidia.
Giulia Vicini, 26enne dottoranda in diritto internazionale e socia fondatrice, ci racconta come la missione di ASMiRA sia anzitutto quella di incentivare l’interesse per i diritti umani, il diritto dei rifugiati e le migrazioni forzate: «L’associazione è concepita come una piattaforma per favorire l’interazione e lo scambio di idee e di materiali tra studenti e cultori della materia, anche e soprattutto tramite il blog http://associazioneasmira.wordpress.com/, realizzato in italiano e in inglese.
Motivati inizialmente dalla partecipazione al corso di Diritto dei Rifugiati del prof. Fischel De Andrade, molti di noi hanno coltivato questo interesse partecipando a tirocini sia in Italia che all’estero, e dedicando le proprie tesi di laurea al diritto di asilo e allo studio delle migrazioni forzate».
Da qui alla decisione di avviare un’iniziativa che si occupasse attivamente di sensibilizzare l’ambiente universitario a proposito di questi temi il passo è stato breve, e la fondazione di ASMiRA ne è il risultato primo.
«Le attività di ASMiRA mirano a incentivare l’interesse per un argomento così delicato – prosegue Martina Buscemi, 24 anni e una laurea in Diritto Internazionale alle spalle – non solo tramite la raccolta e la messa a punto di idee e informazioni, ma anche attraverso l’offerta di iniziative proprie, come i cicli di seminari e conferenze che organizziamo ormai per il secondo anno consecutivo.»
Gli sforzi dell’associazione hanno ricevuto riconoscimenti significativi da parte del Consiglio di Zona 1 del Comune di Milano, che ha concesso il patrocinio gratuito, e dell’Ordine degli Avvocati di Milano; i corsi di ASMiRA consentono inoltre il riconoscimento di CFU da parte delle facoltà di Giurisprudenza e Mediazione Culturale.
Con una casualità significativa, il corso di quest’anno è stato inaugurato proprio il giorno successivo alla tragedia di Lampedusa: il ciclo di lezioni, attivo fino al 20 dicembre con cadenza settimanale, è dedicato al tema quanto mai attuale delle migrazioni forzate e dell’accoglienza dello straniero.
A partire da una breve panoramica storica, il corso si occuperà di considerare la normativa che regola attualmente i flussi migratori e lo status delle vittime delle migrazioni forzate, aprendo una riflessione sui possibili modelli di integrazione e di accoglienza dello straniero.
Come suggerisce anche il logo di ASMiRA – una chiocciola inquadrata nel profilo di una casa che la protegge – verrà dedicata particolare attenzione alla tutela dei soggetti più vulnerabili, e alle realtà socio-culturali che formano la nostra percezione del migrante.
Da sottolineare come i corsi siano aperti a tutti, universitari e non, e totalmente gratuiti: l’accessibilità e la multidisciplinarietà sono stati l’obiettivo intorno a cui organizzare i dieci incontri del corso.
Tra le lezioni più interessanti, vanno segnalate quelle che verranno tenute
da esponenti di organizzazioni umanitarie come Save the Children (29 novembre) e Croce Rossa Italiana (13 dicembre), e realtà legate al panorama dell’attivismo sociale milanese come Naga e Casa della Carità (don Colmegna parlerà il 20 dicembre).
La partecipazione di studenti e operatori del settore per ora è stata più che soddisfacente, ma i ragazzi di ASMiRA non rinunciano a espandere ulteriormente il proprio progetto. In anni in cui i rivolgimenti geopolitici mondiali si scontrano con la crisi economica nel provocare spostamenti migratori sempre più massicci e drammatici, si avverte un bisogno crescente di divulgazione e di quella cultura del diritto che purtroppo in Italia è ancora così poco diffusa: iniziative volte a favorirne la promozione meritano a pieno a titolo l’attenzione e la valorizzazione che la tutela della cultura richiede.
Giovanni Masini
I corsi di ASMiRA, gratuiti e aperti a tutti, vengono organizzati ogni venerdì alle 16.30, presso l’aula 311 dell’Università degli Studi di Milano, via Festa del Perdono 7.
Per maggiori informazioni:
formazione@asmira.org
asmira.org
twitter.com/asmiraunimi
facebook.com/associazioneasmira