Del: 3 Gennaio 2014 Di: Redazione Commenti: 0

La voce che vi fossero novità eclatanti in arrivo era nell’aria da mesi, ma nessuno avrebbe potuto immaginare che fossero di una tale l’entità.
A spiazzare tutti ci ha pensato ancora una volta il leggendario chitarrista dei Queen, Bryan May, che ha annunciato ufficialmente il ritrovamento di numerose tracce vocali dell’indimenticabile Freddie Mercury, registrate in sala negli anni precedenti l’album Made In Heaven.

Freddie“Nel nostro archivio abbiamo trovato molto più di quello che ci aspettavamo. Sono un pò nervoso, perché potremmo addirittura avere canzoni sufficienti per un album, tra demo e altra roba fatta da Freddie”, ha dichiarato May al mensile inglese Mojo.
La voce di Mercury potrebbe quindi a breve tornare a risuonare nelle radio di tutto il mondo, anche se non c’è la certezza che lo possa fare all’interno di un vero e proprio nuovo album —il cui eventuale completamento potrebbe avvenire nel corso del 2014.

Ad emozionare ulteriormente tutti i fan è la motivazione che ha spinto, nel luglio scorso, il riccioluto May e il biondo Taylor ad un’ attenta ricerca in archivio: il completamento e la pubblicazione di diverse canzoni (pare che il numero si aggiri attorno ai 3 brani) che vedevano Freddie duettare con “Il Re Del Pop”, Michael Jackson.
I brani, registrati a casa di Jackson, che risalirebbero al lontano 1983, hanno entusiasmato a tal punto i due da far esclamare al batterista Taylor: “Una di queste canzoni è davvero grandiosa”. Pare che il lavoro di completamento di almeno uno di quest’ultimi sia ormai terminato da un paio di mesi e che l’uscita nei negozi, annunciata per il periodo autunnale, ma poi rimandata, sia ormai imminente.

Mentre attendiamo l’uscita di questi brani, non resta che chiederci fino a che punto sia giusto, fino a che punto valga la pena, e quanto possa aggiungere alla grandezza di Freddie e Michael, una pubblicazione di tracce che certamente, dato l’intervento massiccio –e inevitabile– di May&Co, hanno perso quello che doveva essere il loro scopo e, con ogni probabilità, la loro anima.

Federico Arduini

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