Del: 7 Aprile 2015 Di: Bianca Giacobone Commenti: 1

Bianca Giacobone
@BiancaGiac

“Insolite ignote” parlerà di tutte quelle donne di cui quasi nessuno ricorda il nome nonostante abbiano fatto cose e vissuto vite, rivoluzionarie grandiose notevoli, che le rendono degne di essere ricordate.
La prima di queste donne sorprendenti in realtà la ricordano in molti, perché negli anni ’40 era considerata la donna più bella del mondo. Si tratta dell’attrice hollywoodiana Hedy Lamarr. Noi la vogliamo ricordare per altri motivi.

Anche se Hedy Lamarr non avesse brevettato un’invenzione che ha contribuito in modo fondamentale a tutte le tecnologie di comunicazione odierne (GPS, wi-fi, bluetooth e così avanti), la sua vita meriterebbe comunque di essere raccontata.

Nata in Austria nel 1914, a 18 anni ha già recitato nel suo primo film, e a 19 è sposata con il commerciante d’armi Friedrich Mandl, del quale si stanca presto — non prima, tuttavia, di aver ascoltato con attenzione tutte le conversazioni a proposito di armi con le quali gli ospiti militari del marito si intrattenevano a cena.
Soffocata dalla mancanza di libertà accordatale dal marito, Hedy decide di drogare la cameriera, rubarle i vestiti per travestirsi e andare a fare l’attrice in America.

Durante la traversata oceanica incontra il produttore hollywoodiano Louis Mayer e per la fine del viaggio ottiene un contratto cinematografico che le garantisce l’equivalente di 3000$ alla settimana per sette anni. Da questo momento in poi inizia la sua carriera di grande attrice nel mondo di Hollywood, ambiente che pare non le piaccia per niente — il che non le impedisce di sposarsi altre cinque volte.

Nonostante sia evidentemente una donna dalle grandi risorse, l’ultima parte della sua vita è caratterizzata da un triste declino, una tendenza alla reclusione e da diverse condanne per taccheggio. E i trenta milioni di dollari che aveva guadagnato? Beh, era riuscita a spenderli tutti.

Hedy-Lamarr

Ma non è solo la sua vita avventurosa che la rende degna di comparire nella prima puntata della nostra rubrica, quanto soprattutto il brevetto che deposita nel 1941 con il compositore George Antheil. Unendo la passione per la scienza e la conoscenza delle armi da lei acquisita durante il suo primo matrimonio e la competenza di lui in fatto di musica, i due inventano la “frequency-hopping spread spectrum”, in sigla FHSS, una tecnica di trasmissione radio usata per aumentare la larghezza di banda di un segnale. L’obiettivo della loro invenzione è permettere di telecomandare i siluri usati durante la Seconda Guerra Mondiale con segnali radio che non siano decifrabili dal nemico e siano protetti da interferenze.

Ecco quel che c’è scritto nella prima parte del brevetto (traduzione mia):

“Questa invenzione riguarda largamente i sistemi di comunicazione segreta che fanno uso di onde portanti di frequenze diverse, ed è particolarmente utile nel controllo telecomandato di oggetti dirigibili, quali sono i siluri.
Uno degli obiettivi dell’invenzione è quello di garantire un metodo di comunicazione segreta che sia relativamente semplice e affidabile da usare, ma allo stesso tempo sia difficile da scoprire e decifrare.
Brevemente, il nostro sistema adattato a un controllo radio utilizza un paio di codici sincroni, uno nella stazione emittente e una nella stazione ricevente, che cambiano la chiave degli apparati che trasmettono e ricevono di tanto in tanto, in modo che senza conoscere questi codici un nemico non sarebbe in grado di determinare la frequenza con cui viene inviato l’impulso di controllo. Inoltre, pensiamo di usare codici come quelli usati per molti anni nelle pianole che consistono in lunghi rotoli di carta con perforazioni variamente posizionate in una pluralità di file longitudinali lungo il codice. In una registrazione convenzionale di una pianola ci possono essere fino a 88 file di perforazioni, e nel nostro sistema un codice simile permetterebbe l’uso di 88 diverse frequenze portanti, dall’una all’altra della quali sia la stazione ricevente che quella trasmittente cambierebbero a intervalli. Inoltre, codici di questo genere possono essere di lunghezza notevole e possono essere resi veloci o lenti. Questo rende possibile che un paio di codici, uno alla stazione trasmettitrice e uno alla stazione ricevente, continuino per un lasso di tempo sufficiente per la telecomandazione di un oggetto come un siluro.”

L’invenzione sarebbe immensamente utile alla Marina Militare americana, che tuttavia – dopo averla classificata come top-secret – l’accantona, e il brevetto, con i suoi due scienziati dilettanti, cade nel dimenticatoio.
Viene recuperato soltanto dopo la guerra, quando la Marina Militare se ne serve per sviluppare un “sonobuoy”, ovvero una sorta di boa che utilizza un sonar per individuare sottomarini sott’acqua e trasmette successivamente l’informazione a un aereo nella zona.

Da quel momento in poi il brevetto è sfruttato come si deve e si può dire che abbia contribuito allo sviluppo di più o meno tutto ciò che comunica grazie al wireless.

Hedy Lamarr e il suo collaboratore non ricevono nessun tipo di riconoscimento per la loro invenzione, fino a quando, negli anni ’90, ci si accorge che il brevetto non è stato onorato a dovere. Nel 1997, tre anni prima della sua morte, l’attrice riceve il “Pioneer Award” dalla American Electronic Frontier Foundation. Pare che alla notizia, comunicata al telefono, l’ormai ottantenne Hedy Lamarr abbia osservato soltanto “Era ora”.
Nel 2014 viene inoltre introdotta postuma nella United States National Inventors Hall of Fame.

Bianca Giacobone
Studentessa di lettere e redattrice di Vulcano Statale. Osservo ascolto scrivo. Ogni tanto parlo anche. E faccio il mondo mio, poco per volta.

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