Del: 29 Giugno 2015 Di: Ilaria Guidi Commenti: 0

Ilaria Guidi
@ilovemingus

L’articolo di Rosa Brooks del 12 giugno 2015 per Foreign Policy a proposito delle raccomandazioni da parte delle ambasciate di vari paesi ai propri cittadini in viaggio per l’America – una serie interminabile di luoghi comuni – ci ha fatto venire voglia di sapere quali consigli danno agli stranieri in viaggio per l’Italia.
Generalmente nella sezione riservata ai “travel advices” ci sono informazioni riguardanti passaporti e visti, la conformazione del territorio, il clima, i trasporti, la sanità, ma le più curiose sono senza dubbio le parti dedicate alla criminalità e al terrorismo. A quanto pare ciò che deve temere di più chi viaggia in Italia sono i cosiddetti “petty crimes” – scippi di portafogli o borsette, furti di auto – soprattutto nel sud Italia, e il terrorismo, “associato con le attività dei vari tipi di gruppi terroristici come Brigate rosse e simili”, a detta dei russi, aggiornatissimi.

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Vediamo cosa ci rende tanto sospetti.

Gli americani, oltre a essere spaventati dai disastri naturali dovuti a terremoti o vulcani – a proposito dei quali, sul sito dell’ambasciata, forniscono tutti i link utili per tenersi aggiornati al riguardo – mettono in guardia dall’alcool: “If you are drinking heavily, your ability to judge situations and make decisions may be impaired, making you a target for crime”. E oltre a questo, da quei famosi “petty crimes”, frequenti soprattutto nei luoghi molto affollati come aeroporti e stazioni – in particolare vengono nominate le stazioni di Milano Centrale, Firenze Santa Maria Novella, Roma Termini e Napoli Centrale, e l’aeroporto di Milano Malpensa. Non solo sono indicati i luoghi maggiormente colpiti da questo tipo di criminalità, ma anche le strategie più utilizzate da questi ladri, che solitamente agiscono in gruppo o semplicemente in coppia: uno distrae la vittima, l’altro la deruba. Ma possono anche drogarla e poi sfruttarla sessualmente, o travestirsi da poliziotti per poi derubarla. Inoltre viene caldamente consigliato di non lasciare borse o valige nelle macchine parcheggiate, per evitare tentativi di furto, che potrebbero anche danneggiare l’auto. E l’immondizia, anche per questo siamo piuttosto famosi:

“In some cases, residents have burned garbage, resulting in toxic emissions that can aggravate respiratory problems”.

Dettagliatissimo il sito dell’Ambasciata Americana in relazione ai consigli di viaggio per l’Italia, e tutto sommato anche attendibile – anche se forse un po’ troppo allarmista.

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Gli inglesi hanno più o meno le stesse paure degli americani, soprattutto per quanto riguarda alcool e droghe. Mettono in guardia anche da possibili attacchi terroristici, soprattutto nei luoghi maggiormente frequentati da stranieri, ma riconoscono che si tratti di casi rari e isolati (!!?). Consigliano inoltre di stare attenti alla moneta contraffatta, di usare solo taxi con licenza e di obliterare sempre il biglietto. Sono talmente premurosi che si raccomandano anche di seguire meticolosamente tutte le istruzioni riguardanti le attrezzature di sicurezza per sciare, perché potrebbe essere molto pericoloso!

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I francesi si raccomandano di stare attenti a quei casi di truffa dovuti a una ruota a terra: uno buca intenzionalmente la gomma, un altro offre il suo aiuto al conducente, e un terzo ruba quel che trova all’interno dell’auto. Meglio evitare qualunque tipo di scontro, perché si potrebbe avere a che fare con persone violente. Di solito, però, non si tratta di italiani, ma di immigrati.

Seguono diverse dritte sui rischi naturali, ai quali si aggiungono, oltre a terremoti e vulcani, l’acqua alta, i pericoli della montagna e gli incendi boschivi.

Il sito dell’Ambasciata Francese fa presente anche che, “comme la plupart des autres pays européens, l’Italie est exposée au risque terroriste”.

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I giapponesi, in caso di malattia, suggeriscono di andare da medici privati, indicando anche i migliori ospedali delle principali città italiane, e fornendo una lista delle parole che potrebbero essere utili in una situazione del genere, tra cui figurano “Dottore”, “nausea”, “vomito”, “diarrea”.
Anche in questo caso non mancano preoccupazioni riguardo alla criminalità: vengono forniti i dati in percentuale del tasso di criminalità italiano aggiornati al 2011, e date indicazioni molto dettagliate riguardo ai principali metodi messi in atto dai borseggiatori in Italia, sempre con una certa ostilità nei confronti del Meridione. In questo caso però, si lamenta anche la presenza di casi di criminalità organizzata come la mafia.
Per quanto riguarda il terrorismo, i giapponesi come i russi non dimenticano il periodo delle Brigate rosse, degli anni di piombo e degli attentati a essi correlati, ma riconoscono che ormai la situazione si è calmata. Tuttavia continuano a mettere in guardia da estrema sinistra e anarchia.

I russi, oltre a essere terrorizzati dalle Brigate rosse, informano su possibili attacchi dei gruppi di estremisti musulmani, che a quanto pare vantano una vasta presenza nell’Appennino: “le forze dell’ordine controllano i molti luoghi di residenza dei musulmani in Appennino, anche con l’uso di metal detector” (questa mi è nuova).
Segue una serie dettagliatissima di informazioni sulla criminalità (ancora i “petty crimes” di cui sopra), sul traffico stradale, sul carburante, la disponibilità dei parcheggi e la possibilità di noleggiare veicoli, fino ad arrivare a parlare di noi, gli italiani, definiti “gente di contraddizioni”.

Secondo i russi, diamo grande importanza alla famiglia, ai bambini, e agli animali domestici. Andiamo spesso a messa e siamo un popolo molto superstizioso ed esuberante.

Fin da piccoli ci insegnano un particolare stile di comunicazione che serve non tanto a trasmettere i nostri pensieri, quanto a sentirci al centro dell’attenzione. Ah! E non chiediamo mai scusa, a meno che ci sentiamo davvero in colpa. Ma soprattutto: “L’atteggiamento verso i vestiti in Italia è piuttosto peculiare. Da un lato, un paese cattolico rigoroso, dove abiti troppo frivoli non sono i benvenuti”, d’altro lato “le strade italiane sono piene di persone vestite in una quantità inimmaginabile di stili, che vanno dalle case di alta moda” agli abiti più trasandati. Quindi, cari russi, non vi dovete preoccupare dei vestiti, ma attenti a non indossare minigonne quando andate in chiesa!

Insomma, ormai le nostre strategie di borseggio sono conosciute quasi in tutto il mondo. Sarà forse ora di rimettere in gioco la nostra creatività e trovare nuovi modi per rubare?

Ilaria Guidi

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