Del: 17 Luglio 2015 Di: Redazione Commenti: 0

Azzurra Digiovanni
@AzzuraDigio

Mi sono autodiagnosticata la teledipendenza all’età di dieci anni. Quando tutti i miei amichetti del cortile uscivano in giardino a giocare, io preferivo rimanere davanti al televisore a fantasticare guardando gli episodi molto anni ’90 di Willy il Principe di Bel Air, Beverly Hills 90210, Streghe, Friends Ally McBeal o quelli più all’avanguardia di Malcolm, Dawson’s Creek, Roswell (che fine avranno fatto i suoi attori?), Scrubs, Popular, Life as we know it, The O.C., Grey’s anatomy e New girl. Crescendo questa dipendenza è solo peggiorata nel tempo. Non solo per l’aumento delle ore passate davanti a qualsiasi marchingegno elettronico che mi permette di vedere le mie serie preferite a qualsiasi ora, ma per la qualità dei prodotti dei programmi tv. Alle serie si sono aggiunti i reality show. Naufraghi sbarcati su un’isola, “poveretti” dentro a una casa a dormire, primi incontri tra innamorati conosciuti su internet – che spesso finiscono con lo scoprire che la ragazza che ti scriveva “ti amo” in realtà si chiama Franco (Catfish) –bellissimi americani, inglesi e spagnoli che fanno tutto il giorno festa mentre tu sei spalmato sul divano a morire dal caldo (Jersey shore, Geordi shore, Gandia shore).

Insomma, da un paio di anni a questa parte, ho vissuto con la convinzione di averle viste tutte, ma veramente tutte in televisione. Mi sbagliavo.

Si chiama Vacanze nel Protettorato o meglio Dovolená v Protektorátu ed è l’ultima frontiera del trash televisivo. Il reality show ceco, trasmesso dalla televisione pubblica Česká Televize, è ambientato nell’anno in cui la Germania di Hitler invade la Repubblica Ceca e crea il Protettorato di Boemia e Moravia, e obbliga i suoi concorrenti, tutti membri di una famiglia, a vivere come se fosse il 1939 e ad obbedire agli ordini e alle vessazioni degli attori che interpretano la Gestapo. Come se non bastasse, i protagonisti del programma devono anche sperimentare direttamente sulla loro pelle la paura dei bombardamenti.

Alla domanda “Perché partecipare a un reality del genere?” c’è sempre e solo una risposta. I soldi. Più di 200 famiglie si sono presentate alle selezioni del format per poter gareggiare e vincere un milione di corone (40mila euro circa). Come aggiudicarsi il montepremi? Riuscendo a superare le prove settimanali e a resistere per tutta la durata della trasmissione (due mesi), girata in una fattoria sulle montagne della Cechia orientale.

Inutile dire che Vacanze nel Protettorato, con 500mila spettatori dalla prima puntata (16%di share), è stato massacrato sia in Repubblica Ceca che all’estero.

vacanze-nel-protettorato
The1940sHouse

 

L’obiettivo di Lenka Polakova, ideatrice del programma, era quello di mostrare la sofferenza della gente durante l’occupazione e far avvicinare i più giovani alla Storia. Per rendere l’esperienza più vicina al reale, la produzione ha chiesto aiuto addirittura a storici ed esperti. L’esperimento, copia del programma britannico The1940sHouse di Channel 4, però non è riuscito. A partire dalla scelta della parola “vacanza” per il titolo.
Il Times of Israel ha commentato: «Questo programma disonora la memoria della gente che ha veramente vissuto quegli anni. Quale sarà il prossimo passo? Il Grande Fratello ad Auschwitz?»

Vi consiglierei su che canale poterlo vedere ma siamo stati tutti graziati dalla fatina del buon gusto, perché l’ultima puntata è andata in onda il mese scorso.

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