Il global warming è colpa nostra. L’utilizzo di combustibili fossili, la deforestazione, l’allevamento intensivo e l’inquinamento hanno avuto, dalla prima rivoluzione industriale ad oggi, gravi conseguenze. La comunità scientifica ha decretato che il futuro del nostro pianeta sarà quindi caratterizzato dall’innalzamento delle temperature, siccità, precipitazioni violente, scioglimento dei ghiacci e, conseguentemente, inondazioni. Tutto ciò provocherà migrazioni e gravi ripercussioni sulle società e sulle economie mondiali se non vengono presi precisi provvedimenti guidati da linee d’azione comuni a tutta la comunità internazionale.
Ecco perché dal 30 novembre all’ 11 dicembre 2015 verrà posto sul tavolo dei negoziati il futuro del pianeta al vertice sul clima che si svolgerà a Parigi.
La cosiddetta COP21 è una Conferenza delle Parti, organo delle Nazioni Unite nata nel 1992, quando ebbe luogo a Rio de Janeiro il primo “Summit della Terra”.
Cinque anni dopo ci fu il vertice di Kyoto che ebbe come risultato il famoso protocollo che decretò la riduzione dell’emissione di gas serra tra il 6 e l’8 percento da portare a realizzazione tra il 2008 e il 2012.
L’obiettivo della COP21 è quello di trovare linee politiche comuni a tutti i 196 firmatari in un accordo giuridicamente vincolante per ridurre le emissioni globali di carbonio e mantenere il riscaldamento globale al di sotto della soglia critica di 2°C come riporta il Rapporto IPCC. Entro il 2100 le emissioni devono essere ridotte a zero e i combustibili fossili eliminati completamente. È questo l’unico piano possibile per il pianeta.
“Non abbiamo un piano B perchè non disponiamo di un pianeta B” ha dichiarato Ban Ki-Moon, Segretario Generale dell’ONU.
Ma anche il singolo individuo e le aziende devono partecipare a questo processo di salvaguardia riducendo i consumi e promuovendo energie rinnovabili ed eco-sostenibili.
Per questo nasce è nostra, una cooperativa di energia etica e sostenibile.
Il progetto si inquadra nell’iniziativa RESCoop 202020 che prevede la creazione a livello europeo di cooperative energetiche che utilizzino energia rinnovabile ed eco-sostenibile.
È nostra nasce a Milano un anno fa ed entrerà in attività a partire da gennaio 2016. Ci siamo fatti spiegare come funziona da Francesca Guerci che collabora al progetto.
«Per poter far parte della cooperativa ogni cliente è anche socio e partecipa attivamente alle attività decisionali attraverso assemblee periodiche. Questo significa che per esempio un socio-cliente può eleggere gli impianti energetici dei soci-produttori seguendo una rigida matrice di sostenibilità composta da una serie di domande che servono a raggiungere un punteggio in base al quale verrà giudicato sostenibile e rinnovabile un fornitore».
L’ energia di cui si serve è nostra proviene esclusivamente da impianti rinnovabili quali fotovoltaici, eolici e idroelettrici a basso impatto ambientale.
«È molto importante questo punto perché non sempre rinnovabile è sinonimo di ecosostenibile» ci spiega Francesca.
«Sono rinnovabili tutte quelle energie che nascono da impianti fotovoltaici, idroelettrici, eolici, geotermici e a biomasse. Se però l’installazione dell’impianto, per esempio, ha deturpato un parco naturale o agricolo allora noi non lo prenderemo in considerazione, in quanto non sostenibile. Scegliamo dunque le fonti energetiche attraverso la combinazione dei due parametri in modo molto rigido: la rinnovabilità e il basso impatto sul territorio e sulle comunità locali».
Un’altra grande novità di questo progetto è la cosiddetta sharing economy che permette la partecipazione attiva del cittadino alle scelte energetiche che compie la cooperativa. Questo nuovo modello partecipativo permette al socio-cliente e al socio-consumatore di essere “proprietari” dell’ energia venduta dal primo e comprata dal secondo.
«Il nostro grido di battaglia è la trasparenza. Vogliamo infatti che tutti i soci abbiano totale chiarezza sulla gestione dei loro capitali investiti (150 euro è la quota associativa, di cui 125 vengono resi al momento dell’uscita ndr), sulla composizione della bolletta, su quanto consumano. Ci teniamo inoltre che i nostri clienti non solo consumino bene, ma anche meno, dunque verranno fatte assemblee ed incontri per sensibilizzare il cittadino a consumi più oculati».
E’ nostra, unica cooperativa per l’energia etica in Italia, segue numerosi esempi europei ( Germania, Spagna, Belgio, Francia, Gran Bretagna e Danimarca) tutti inseriti nello stesso grande progetto: RESCoop 202020, con il quale l’Europa si è data l’obiettivo di raggiungere entro il 2020 una percentuale di energia rinnovabile pari al 20% del totale dei consumi elettrici.