
Stanno suscitando accese polemiche i fatti avvenuti a Köln la notte di Capodanno. Le 90 denunce raccolte dalla polizia nel corso di questi giorni hanno messo in allarme le autorità locali e dato manforte agli oppositori della Cancelliera Angela Merkel, fautrice di una criticatissima politica dell’accoglienza che ha portato nel corso dell’ultimo anno una fiumana di rifugiati entro i confini tedeschi.
La notizia ha raggiunto con il consueto ritardo anche l’Italia, ed è stata ripresa dai nostri più autorevoli, potentissimi mezzi d’informazione, adeguatamente rigirata, accartocciata, spiumacciata, e, dopo un balzano lavoro di rielaborazione (o di mala traduzione), è stata prontamente spiaccicata su tutte le prime pagine.
Che cosa è successo a Köln.
Nel corso dei festeggiamenti di Capodanno, presso la stazione di Köln è andato via via riunendosi un grande numero di persone – 400 alle 21.00, circa 1000 attorno a mezzanotte – stando ai numeri forniti dalla Polizia, tra cui molti provenienti dal Nordafrica e dal Medio Oriente.
Il clima generale è estremamente teso, raccontano i testimoni: qualcuno inizia a lanciare petardi, girano bottiglie di alcolici, scoppiano risse, l’ambulanza lì appostata viene presa di mira, colpita e scossa.
Per evitare incidenti, ancora prima dello scoccare del nuovo anno le forze di sicurezza iniziano a sgomberare il campo e a disperdere i facinorosi. Verso l’1.00 l’accesso alla stazione è già libero. Contemporaneamente però il commissariato inizia a ricevere le prime segnalazioni. Il computo finale, a quattro giorni dai fatti, sarebbe di 90 denunce, un quarto delle quali anche per molestie sessuali e una per stupro, come riporta l’emittente ARD e lo Spiegel.
La polizia non ha però al momento niente in mano. A oggi, sulla base delle testimonianze, si può solo ipotizzare a grandi linee che cosa sia successo in quelle quattro ore.
Tra la folla si aggiravano molti soggetti aggressivi, completamente ubriachi. Una parte di essi, molto probabilmente di origine mediorientale o nordafricana, si sarebbe organizzata in gruppi e avrebbe iniziato a importunare e a derubare i passanti, in modo particolare le donne. Molte sono state oggetto di palpeggiamenti, intimidazioni, insulti e minacce. Accerchiate dal branco e isolate, sono stati sottratti loro portafogli e cellulari. Di questi, il gruppo più folto sarebbe stato composto da circa una quarantina di uomini.
Per quanto riguarda la dinamica della serata, non si può andare oltre alle speculazioni. A ricordarlo è il capo della polizia cittadina, Wolfgang Albers, che invita alla massima cautela e non azzarda un identikit degli aggressori. Diverse ipotesi sono ancora al vaglio degli inquirenti, che in queste ore stanno analizzando i video delle telecamere di sicurezza.
Impossibile risalire a una stima certa del loro numero: “il numero dei sospettati non è in alcun modo confermabile”. Impossibile anche accertare la loro provenienza. Dalle testimonianze non si può affermare se si trattasse di emigranti, di rifugiati, o di cittadini tedeschi. Quello che è sicuro è che gli aggressori “non erano migliaia”.
Ma di tutt’altro avviso sono i mass-media italiani (gli autorevolissimi e potentissimi, come si diceva).
Che cosa (non) è successo a Köln.
In Italia, sul caso di Colonia impera il caos, dati di fantasia vengono diffusi a cuor leggero, corredati di commenti da brividi.
Il Giornale titolava ieri: “Stupro di massa in Germania: mille immigrati violentano 80 donne”.
In stereo, Libero pubblicava: “Scena ‘mostruosa’ la notte di Capodanno: stuprate 80 donne: ‘da 1000 nordafricani'”, salvo poi (fortunatamente?) dire tutt’altro nel corpo dell’articolo.
Ma d’altronde forse è sbagliato aspettarsi qualcosa di diverso, visto l’abituale buon gusto usato all’interno delle redazioni della premiata ditta Sallusti&Belpietro nella scelta dei titoli e dei contenuti. Se poi si tratta di bunga bunga, tette, culi, et similia, e di islamici, è finita: è come far annusare il sangue agli squali. Si eccitano con poco.
A sorprendere sono piuttosto RaiNews24 e La Repubblica, che nelle stesse ore diffondevano articoli confusi e contraddittori.
La Repubblica, malgrado la cautela nel riportare i dati, apriva il proprio pezzo con “le aggressioni di Capodanno a Colonia a circa 90 donne da parte di un migliaio di uomini ubriachi scuotono la Germania”. Contemporaneamente RaiNews24 piazzava sul proprio sito un articolo dal titolo “Capodanno da incubo a Colonia: sono almeno 90 le donne molestate e derubate.”, articolo in cui gli aggressori, questa volta, “hanno cominciato a molestare sessualmente le donne che passavano e in qualche caso a rapinarle”. “Il terrore”, nella Köln di RaiNews, sarebbe “durato fino a notte fonda, le bande non si sono fatte impressionare neppure dall’intervento massiccio della polizia.”.
Il resoconto più aderente alla realtà lo fornisce probabilmente il Corriere della Sera, che pure inciampa in un errore, per così dire, linguistico-matematico: “un’ottantina di persone si è rivolta alla polizia mentre sono state sporte 60 denunce per molestie sessuali.”.
Negli stessi errori incorrono anche Il Fatto Quotidiano e, in misura minore, La Stampa, complice verosimilmente qualche velina delle agenzie.
Forse sarebbe il caso di ricordare che un quarto di 60, ossia il numero delle denunce pervenute fino a ieri alla polizia della città, fa esattamente 15. Anche considerando le circa 30 denunce che si sono aggiunte nelle scorse ore, si arriva, calcolatrice alla mano e arrotondando per eccesso, a 23 casi di molestie. Le rimanenti sono denunce per furto.
E forse è anche il caso di ripetere le parole di Albers: gli aggressori di certo “non erano migliaia”.
Bisognerebbe ripetere che l’identità e la provenienza degli aggressori, come il loro numero, non è confermabile.
E ogni tanto sarebbe opportuno un doveroso (si perdoni l’odioso inglesismo) fact-checking, tanto più se la notizia è calda e potenzialmente schifosamente strumentalizzabile, a maggior ragione se la si riprende in veste di autorevolissimo, potentissimo organo di informazione nazionale.
Aggiornamento – 7/01/2016: Nel corso delle ultime ore il numero delle denunce è salito a 121, di cui 75 per molestie e due per stupro. Come previsto dalle forze dell’ordine, a essere cresciuto è soprattutto il numero delle denunce degli abusi, che in 24 ore è passato dall’essere un quarto a tre quarti del totale. Tuttavia, si tratta di numeri molto diversi da quelli riportati dai mass-media italiani due giorni fa.