Del: 2 Febbraio 2016 Di: Jacopo Iside Commenti: 0

Per arrivare da New Delhi a Gurgaon, una città commerciale di quasi due milioni di abitanti, esiste solo un sistema metropolitano che non può servire tutta l’utenza che ne avrebbe necessità e che si rivela assai inefficiente nella cosiddetta ‘last mile connectivity’, ovvero quel tragitto tra la fermata dei mezzi pubblici e il luogo di lavoro.

Per le donne il tragitto è particolarmente gravoso, siccome la città di Gurgaon si trova nello stato di Haryana, uno dei più patriarcali dell’India e quello con il più alto tasso di crimini contro le donne.

Il tragitto si potrebbe fare in taxi, ma la corsa rischia di costare troppo per delle semplici impiegate, c’era l’alternativa Uber, ma dopo il caso di stupro del 2014 è stato vietato alle donne accedervi. Per questi motivi è nata Bikxie Pink, società di moto–taxi che prepara le donne a diventare tassiste e ad accompagnare altre al sicuro, a un prezzo ragionevole.

“Abbiamo notato che le donne erano più disposte a prendere un moto–taxi se a guidarlo c’era un’altra donna” ha detto Mohit Sharma, fondatore e CEO del gruppo, a Quartz, aggiungendo “a un livello creiamo lavoro per le donne. A un altro le stiamo mettendo in condizione di lavorare”.

I moto–taxi sono molto comodi nel traffico e il costo è di 10 rupie per i primi due chilometri e poi di 5 per ogni chilometro percorso.

 

baxi

Anche le compagnie rivali, come M–Taxi e Baxi, hanno annunciato che avvieranno progetti di formazione per tassiste donne, dopo aver lanciato nel novembre 2015 le prime compagnie di moto–taxi. Le legislazioni dei singoli stati sono però un freno alla possibile estensione di questo servizio alle città più popolose dell’India.

L’esperimento avviato a Mumbai è stato interrotto frettolosamente dal Ministero dei Trasporti, accusando il servizio di non rispettare il codice della strada e dichiarandolo fuorilegge. Nello stato di Haryana è andata meglio e adesso in molti guardano con attenzione alle possibili evoluzioni del mercato, quantificato sui 5 miliardi di dollari per tutta l’India in maniera approssimativa.

Il servizio di moto–taxi non è una novità per l’Asia, e in particolare in Indonesia si è rivelato un efficace sistema per ridurre sensibilmente il tempo degli spostamenti e decongestionare il traffico. Di più, è già iniziata una guerra tra le due compagnie principali di moto–taxi di Jakarta per la conquista del mercato.

Balbir-Singh-Deputy-Commissioner-of-Police-Traffic-Gurgaon-takes-the-first-ride-on-M-TAXI

Le autorità indiane si sono rese conto delle potenzialità benefiche di un tale servizio. Saurabh Sing, il commissario capo della polizia di Gurgaon, ha confermato: “Le compagnie di moto–taxi stanno apportando soluzioni intelligenti per la last mile connectivity della città di Gurgaon.  Questo sistema di trasporto riempie un vuoto del trasporto pubblico in aspetti come la sicurezza, la tranquillità e la trasparenza nel loro rapporto coi clienti”.

Il dato certo più importante è che si profila per le donne indiane un aumento negli standard di sicurezza negli spostamenti, dopo i numerosissimi casi di violenza, e anche la possibilità di un riscatto sociale fin troppo atteso come lavoratrici capaci di contribuire al bilancio familiare.

Jacopo Iside
Appassionato di Storia e di storie. Studente mai troppo diligente, ho inseguito di più i sogni

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