Del: 13 Novembre 2016 Di: Elena Cirla Commenti: 0

“Stai attenta” mi dicevano continuamente gli amici fan della saga, sentendo le mie lodi per i primi tre episodi di Star Wars. “Il quarto episodio – ma in realtà, ricordiamo, il primo girato da Lucas, nel 1977 – è molto meno entusiasmante di quelli che hai già visto. E’ più vecchio, noterai la differenza”. L’appassionata di Star Wars che c’è in me (e ormai ce n’è tanta, dopo tre settimane) non voleva crederci e rifiutava categoricamente l’idea che uno dei film della saga potesse essere noioso.

Anche se girato 22 anni prima, il primo episodio in ordine cronologico si apre a molti anni dalla fine del precedente – presumibilmente a 20/25 anni di distanza – in un momento molto critico per la Galassia: Darth Vader è ormai il signore oscuro più oscuro che ci sia e il suo respiro ben poco leggero lo sentono anche a Tatooine, pianeta d’origine di Anakin e luogo in cui era stato mandato Luke, suo figlio, a crescere dallo zio. Chiaramente con Luke emerge tutto il nepotismo di Lucas, perché è ovvio che sia stato scelto solo per il suo albero genealogico.

Luke Skywalker è molto simile ma anche molto diverso dal padre: come lui si diverte un sacco a costruire droidi, ma diversamente non ha un carattere così impulsivo. Deve proprio essere convinto da Obi-Wan Kenobi (qui chiamato “Ben”, bah) a partire con lui per sconfiggere le forze del male; ed è sempre lui che lo inizia agli insegnamenti dei Jedi – ormai estinti – e gli spiega cosa sia la Forza. Luke rimane talmente colpito che vuole diventarlo anche lui.

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Illustrazione di Giorgio Longhi

La missione dei due è di distruggere la Morte Nera, la grande stazione spaziale in cui soggiorna – indovina, indovina – Darth Vader con il suo team di cattivissimi. Chiaramente Kenobi non ha detto al povero Luke che uno dei più grandi cattivi di tutti i tempi – l’American Film Institute l’ha inserito al 25° posto fra i 100 personaggi più cattivi della storia del cinema – è suo padre, ma gli spiega che il signore oscuro l’ha ucciso, molti anni prima, proprio perché era un valorosissimo cavaliere Jedi. Beata ignoranza.

Per migliorare una situazione familiare già rosea, Luke si innamora della principessa Leila, che in realtà è sua sorella gemella. Della serie, Edipo scansati.

Fra l’altro, la principessa Leila è anche una senatrice della Repubblica Intergalattica, che in questo episodio viene rapita e deve essere salvata. Guarda caso, anche Anakin si era innamorato di una regina e senatrice, Padmé Amidala. Tale padre tale figlio.

La senatrice, comunque, non si lascia trasportare da sentimentalismi eccessivi, almeno non per Luke. In realtà lei è presissima da Harrison Ford – a.k.a. Ian Solo – comandante dell’astronave inviata per salvarla. In mezzo a questo triangolo amoroso, Chewbecca non smette un attimo di fare versi strani.

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In tutto questo marasma, Yoda non c’è e la sua mancanza si sente. Obi-Wan assolve alla funzione di maestro, tentando di convincere Luke Skywalker che la Forza esiste ed è anche parecchio utile quando si deve cercare di sconfiggere Darth Vader. Lui è duro di comprendonio e non capisce una mazza, però alla fine riesce a far esplodere la Morte Nera e a tornare incolume dalla sua sorella/cotta adolescenziale e farsi premiare, insieme a Ford (che fa l’occhiolino a Leila, quindi c’è già del tenero fra i due).

Il povero Obi-Wan è presentato come un eremita, l’ultimo dei cretini (viene anche chiamato “Ben”), quando invece è l’ultimo Jedi rimasto nella galassia. Durante un combattimento con il signore dei Sith non si capisce se venga ucciso o se evapori per scelta personale, fatto sta che scompare: ma a suo modo continua a stare vicino a Luke, che sente la sua voce che lo incita a sconfiggere Darth Vader e lo convince dell’esistenza della Forza.

Anche se distante anni luce dagli episodi girati tra il 1999 e il 2005, Star Wars: Guerre Stellari non può certo definirsi noioso. La fotografia e gli effetti speciali sono sicuramente molto meno aggiornati di quelli più moderni – l’esempio più lampante sono forse le lightsaber, le spade laser diversissime dai film seguenti – ma è necessario ricordarsi che il primo episodio è datato 1977. Sembra quasi impossibile che 39 anni fa già si riuscisse a riprodurre a computer universi, pianeti e ologrammi.

La Forza era sicuramente con George Lucas.

 

Elena Cirla
Studentessa di Lettere Moderne, classe 1994.
Amante dell'autunno, dei viaggi e del vino rosso.

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