Ai piedi del murales per il Duca Bianco sono riapparsi un tappeto di fiori, lettere e candele, esattamente come un anno fa. È passato un anno dalla scomparsa di David Bowie, ma nel cuore dei suoi fan è più vivo che mai.
Ieri, al primo anniversario dalla sua morte, in tanti si sono riversati nuovamente nel cuore del quartiere di Brixton, South London, riunendosi per cantare e suonare proprio davanti alla sua immagine di fronte alla fermata della metro.
Brixton rappresenta uno dei quartieri più affascinanti ed allo stesso tempo bistrattati di Londra per la sua aria alternativa ed esotica; difficile pensare ad un luogo più calzante per i primi anni di vita del Duca Bianco che abitò lí fino ai 6 anni, in una casetta anonima al numero 40 di Stansfield Road e che oggi, con le finestre sbarrate e l’aria abbandonata, sembra più desolata che mai.
A commemorarlo, su un edificio della zona, è apparsa anche un’immensa proiezione tratta della copertina dell’album Aladdin Sane del 1973, un’immagine della star con la classica saetta blu e rossa scintillante sul viso magro.
Già domenica scorsa, in onore di quello che sarebbe stato il suo 70esimo compleanno, migliaia di fan hanno partecipato al Celebrating David Bowie, un concerto-tributo di 3 ore alla O2 Brixton Academy, totalmente sold-out ed il cui ricavato è stato tutto devoluto all’associazione benefica “Children & the Arts”.
A salire sul palco, una trentina fra cantanti e musicisti che lo accompagnarono in tour o suonarono per lui; artisti del calibro di Gail Ann Dorsey, bassista per molti anni al fianco di Bowie, il chitarrista Adrian Belew, il pianista Mike Garson, Simon Le Bon dei Duran Duran, Tony Hadley, Joe Elliot e molti altri che gli hanno dedicato spettacolari performances sulle note dei suoi pezzi più iconici.
Proprio il giorno del suo compleanno l’anno scorso, 8 gennaio 2016, veniva pubblicato il nuovo album Blackstar, l’ultimo regalo che David ha voluto fare ai suoi fan. Quest’anno, nella stessa data è uscito No Plan EP, un disco con tre brani inediti, No Plan, When I Met You e Killing A Little Time, tratti dalla colonna sonora di Lazarus, il musical da lui ideato come proseguimento del film L’uomo che cadde sulla Terra (1976).
Nello stesso giorno è stato diffuso per la prima volta anche il video ufficiale della traccia No Plan, diretto da Tom Hingston.
Ieri più che mai il ricordo del Duca si è fatto intenso e la mancanza sentita. Per l’occasione BBC ha trasmesso David Bowie: The last five years, un nuovo documentario con interviste e filmati inediti sugli ultimi cinque anni di vita dell’artista, mentre VH1 gli ha dedicato la programmazione di un’intera giornata celebrandone la leggenda.
A ricordarlo sui social, fra gli altri, anche i Pink Floyd con una citazione su Twitter da Lady Grinning Soul e la moglie Iman che ha condiviso una fotografia dello skyline di New York incorniciato da un’arcobaleno accompagnata dall’hashtag #BowieForever.
Insomma, quello del Duca Bianco sembra proprio essere un viaggio interstellare destinato a non finire.