Del: 13 Aprile 2018 Di: Redazione Commenti: 0

Per moltissimi studenti l’università è un luogo a funzionalità limitata: la si frequenta per seguire lezioni, a volte delle conferenze (magari particolarmente “caldeggiate” da qualche docente), per studiare nei ritagli di tempo tra un corso e un altro. Poi si ritorna a casa.
Anche quando si arriva al fatidico momento di scrivere la tesi, l’università rimane il grande contenitore di due momenti: il ricevimento con il relatore e poi, in biblioteca, la consultazione dei libri e la stesura dei capitoli.

La circolazione del sapere si arena in un triste isolamento autoreferenziale.

Anche la discussione della tesi è spesso uno strizzarsi l’occhio vicendevole tra docente e studente. Mesi di tempo e sforzi mentali che, il più delle volte, terminano così:


Può darsi che questa diffusa tendenza non solo non stupisca, ma porti anche a fare spallucce. Il che significherebbe non solo che l’accademismo più becero ha preso il sopravvento, ma anche che ci stiamo adagiando in una nebulosa passività intellettuale già a vent’anni.

Tetris è un’iniziativa organizzata da Studenti Indipendenti – Studi Umanistici che si pone come obiettivo proprio questo: tornare a far circolare il sapere tra universitari, perché, parliamoci chiaro, il confronto intellettuale stimola la ricerca e lo studio e frantuma la fossilizzazione mentale.

Venerdì 20 aprile dalle ore 16:30 alle ore 19:30 in aula 211 di Festa del Perdono inizia il primo degli incontri dedicati alla esposizione e alla discussione di alcune tesi triennali. Siateci.

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