Del: 7 Maggio 2018 Di: Redazione Commenti: 0

Michela Contino

Ottime notizie per coloro che usano i mezzi di trasporto urbani come metro e bus. Infatti, la Commissione di garanzia sullo sciopero ha introdotto una nuova norma dopo 16 anni di mancate intese con i sindacati e le associazioni datoriali del trasporto pubblico. La norma prevede che tra uno sciopero ed un altro dovranno passare almeno 20 giorni, non più 10.
La scelta di questo lasso di tempo è stata spiegata dal Garante Giuseppe Santoro Passerelli, il quale ha annunciato che “l’obiettivo è porre un limite al fenomeno degli scioperi a rotazione” ed evidenzia che “gli scioperi ripetuti colpiscono in modo più pesante i cittadini meno abbienti che non possono permettersi il taxi e aumentano a dismisura le difficoltà delle nostre città”.
Anche la scelta della sola limitazione ai bus e alla metro viene spiegata da Passatelli con queste parole: “In questo settore da anni si registrano troppi scioperi, spesso di lunedì e di venerdì”.
Questo nuovo regolamento, che per il momento rimane provvisorio e in attesa di ulteriori modifiche fino ad un eventuale accordo tra le parti, ha già fatto insorgere i sindacati, sia per la modalità con cui è stata presa la decisione che per il suo contenuto. Per Cgil e Filt, si tratta di pronunciamenti “non conformi alla figura di garanzia della commissione” dal momento che l’autorità ha deliberato “in maniera unilaterale”; che è stata scelta la strada della “censura e dell’imposizione” e che non si può pensare che “un singolo calcolo ragionieristico possa mettere freno ad un complicato argomento di discipline giuridiche e costituzionali”.

La Cgil ha già annunciato che “difenderà in tutte le sedi il diritto di sciopero”.

Inoltre, Antonio Piras (Fit-Cisl) ha già attaccato questa decisione affermando che “Non agisce sulle cause dei problemi ma sugli effetti”, aggiungendo che secondo lui “non dimezzerà gli scioperi ma inasprirà il conflitto”.

L’altra grande novità che è uscita da questo regolamento è relativa alle informazioni che le aziende coinvolte in uno sciopero devono dare ad un utente. Infatti, esse dovranno esibire i dati sull’adesione alle agitazioni relative alle sigle sindacali che hanno indetto lo stop, così da permettere ai cittadini di capire in quali possibili rischi possono correre e se gli conviene o meno evitare i mezzi pubblici in una data giornata.

Redazione on FacebookRedazione on InstagramRedazione on TwitterRedazione on Youtube

Commenta