Del: 12 Gennaio 2019 Di: Nicola Lombardo Commenti: 0
New Music Friday -Vulcano Statale

New music Friday è la nostra rubrica musicale.

Il venerdì è il giorno in cui escono i nuovi singoli e album dei nostri cantanti preferiti, e il sabato e il giorno in cui ne parliamo.

 

Buon anno nuovo a te, che leggi questo articolo.

Probabilmente l’hai aperto facendo scorrere la home di Facebook durante cinque minuti di pausa dallo studio. Cosa devi preparare, antropologia culturale? Un qualsiasi esame tosto di giurisprudenza? Questo non posso saperlo, ma di una cosa sono certo. Ti piacerebbe essere Miley Cyrus in questo momento storico-culturale. Già, mentre noi mangiavamo pandoro, panettone, e qualsiasi porcheria pseudo-culinaria che la società ci impone per le feste, lei si sposava in segreto con Liam Hemsworth. Il suo nuovo singolo, con il produttore Mark Ronson, Nothing breaks like a heart sta riscuotendo un successo mondiale e lei non deve dimostrare niente a nessuno. Neanche al professore di antropologia culturale.

Quanto a noi, ecco le novità, Miley Cyrus a parte, dell’ultima settimana.


Lady GaGa e quella Do What U Want in rimozione da tutti i portali.

Nel 2013, Lady GaGa pubblicò un album chiamato Artpop. Non fu esattamente il suo miglior successo, ma un ottimo album, decisamente elettronico, i cui suoni sono stati un po’ rimpianti da certi fan durante l’era di Joanne suo disco dalle sonorità più acustiche. Tra i brani di Artpop, figurava Do what You want, in collaborazione con R.Kelly (per capirci, quello di I believe I can fly). GaGa era all’oscuro, all’epoca, dei trascorsi da molestatore di R.Kelly, emersi nel corso degli anni e  rimarcati dalla trasmissione in sei puntate Surviving R.Kelly andata in onda sul canale americano Lifetime. GaGa si è scusata con un lungo messaggio:

«Sto dalla parte di queste donne al 1000%, gli credo, so che stanno soffrendo e sento fermamente che le loro voci devono essere ascoltate e prese sul serio. Ciò che sto sentendo sulle accuse contro R. Kelly è assolutamente orribile e indifendibile. Sono stata io stessa vittima di abusi sessuali ed ho realizzato la canzone e il video in un momento buio della mia vita. Volevo creare qualcosa di estremamente provocatorio perché ero arrabbiata e non avevo ancora metabolizzato il trauma vissuto nella mia vita. La canzone è Do What U Want (With My Body), penso che sia chiaro quanto fosse confuso il mio pensiero all’epoca. Se potessi tornare indietro e parlare con la giovane me, le direi di andare in terapia, cosa che ho fatto solo successivamente, così da capire il confuso stato post-traumatico in cui ero. Non posso tornare indietro, ma posso andare avanti continuando a supportare le donne, gli uomini e le persone di tutte le identità sessuali, e di tutte le razze».

Ha concluso, poi, annunciando la rimozione del brano da tutte le piattaforme e la volontà di non collaborare mai più con R.Kelly.

È ancora online una versione del brano con Christina Aguilera, con una connotazione decisamente differente (e che sarebbe stata ancor più meritevole di essere singolo, a suo tempo). Dopo questo annuncio, l’album e il singolo (con R.Kelly) sono saliti notevolmente in classifica. Posso capire la rinnovata curiosità per capire le emozioni di Lady GaGa in quell’album. Ma comprare il singolo di un uomo del genere? Davvero?


La collaborazione tra Fedez e Zara LarssonHolding out for You.

Un appello alla musica pop tutta: i ritornelli esplosivi sono molto belli (quello di Break Free di Ariana Grande e Zedd, per capirci), i ritornelli meno pieni solo se si tratta di un brano discorsivo o concettuale, i ritornelli da ascensore, no. Fedez, ti seguo da quando spacciavi buste della spesa in “Faccio Brutto”, e ti voglio bene, perché ormai ti seguo ogni giorno, te, la Chiara, il Leo. Questo singolo non mi prende, te lo devo dire. E ti dirò di più: non è colpa tua! Le tue parti vanno bene, bel flow, belle parole, non ti smentisci mai. Ma Zara Larsson. Il suo singolo precedente, Ruin My Life, è un capolavoro pop,  con un ritornello di un certo tipo, mi ha abituato a un certo tipo di standard. E ora questo ritornello, in cui non dà il meglio di sé con la sua voce, mi lascia un po’ perplesso. Dopo ascolti multipli l’adorerò, perché succede sempre, ma così, a primo impatto, rimango un po’ scettico. La riascolterò più volte. 

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La collaborazione di Sam Smith con Normani in Dancing with a stranger.

Normani è una delle sorprese più grandi dello scorso anno. Ha fatto parte per diversi anni delle Fifth Harmony, importante trampolino di lancio di Camila Cabello. L’ultimo album della girlband, senza quest’ultima, non è stata esattamente un successo discografico, e ne ha forse decretato il momentaneo stop. Normani e Lauren Jauregui sono momentaneamente le due a uscirne meglio. Normani, insieme a Khalid, ha rilasciato lo scorso anno il singolo Love Lies, per la colonna sonora del film Tuo, Simon. Questa settimana è uscita Dancing with a stranger, un pezzo da aperitivo, di quelli adatti a creare atmosfera quando cocktail e tartine dozzinali non ci riescono proprio, e per ciò da premiare. Sam Smith sta riuscendo perfettamente a creare una linea concettuale tra i suoi singoli in uscita, e Normani sta preparando un terreno fertile per il suo prossimo album, il primo da solista.


Favourite thing di Fleur East.

Le canzoni di Fleur East rientrano in quella categoria di brani che hai assolutamente già sentito, ma sui quali non ti sei mai documentato. Con questa canzone la cantante britannica, nota in particolare per la vittoria ad X-Factor UK e per il singolo “Sax”, fa un salto di qualità, riportando un po’ di corposità di suono a un pop in continua dieta dimagrante.

 

Nicola Lombardo
Cantautore per Bianca Dischi, studente di scienze della comunicazione per UniMi, attivista in ambito culturale per Lodi Città Aperta, rencensore per Vulcano Statale e speaker per Pop Corn su Radio Statale. Nel tempo libero: non ha tempo libero.