Del: 26 Gennaio 2019 Di: Nicola Lombardo Commenti: 0
New Music Friday N.3 -L'Orso che diventa SPLENDORE -Vulcano Statale

New music Friday è la nostra rubrica musicale.

Il venerdì è il giorno in cui escono i nuovi singoli e album dei nostri cantanti preferiti, e il sabato e il giorno in cui ne parliamo.

 

Illustrazione di Ludovica Marani

Si diventa saggi giorno per giorno, e ho infatti appena imparato una cosa: a letto non si studia. A letto si dorme, ci si innamora, si guarda Netflix. Lasciamo, però, le pagine di antropologia culturale —ormai mi perseguita— ai tavoli, alle biblioteche in cui la gente non sa aprire le porte (un saluto a chiunque studi con me in Bronxlab), ai mezzi di trasporto. Ok, con quest’ultima frase fallisce ogni mio tentativo di essere sassy e irriverente. La verità è che in questi giorni fingo di studiare, ma poi guardo Gossip Girl su Netflix, davvero una signora serie. Almeno fino a che non realizzi che quando Jenny Humphrey scappa di casa per dare vita alla sua linea di moda ha quindici anni, mentre tu a quindici anni scrivevi su Facebook stati come: “stasera oratorio.. dEvAsTaNtE”.

Passiamo ai fatti.


La nuova girlband, le unperfect

C’era una volta Xenomania, c’era e c’è ancora. Si tratta di una squadra di produttori musicali britannici: Xenomania è l’esatto opposto di “xenofobia” (paura del diverso). Il gruppo ha prodotto fino ad ora artiste come Girls Aloud, Spice Girls, Pet Shop Boys, trovando il proprio climax nella celeberrima “Believe” di Cher. Ecco, pare che si stiano occupando di una nuova girlband di cui non si sa ancora molto, se non che si fanno chiamare unperfect (minuscolo, proprio così), e che è appena uscito il loro nuovo singolo: “Gots To Give The Girl”. Le voci sono eteree, dolci, il brano è un sottofondo da shopping in un qualsiasi negozio di Corso Vittorio Emanuele o Via Torino. Non avevo mai sentito una girlband con un simile mood, magicamente chill e ipnotiche. Va bene così.


Il ritorno dei Backstreet Boys

Pronti per un tour americano ed europeo, i Backstreet Boys tornano. Vi dirò: la memorabilia, se non ha nulla da aggiungere ma vuole essere solo un modo per battere cassa, mi ha stufato. Artisti, prendete le vostre carriere e trasformatele, date loro nuova vita. Pare che i Backstreet boys abbiano trovato un buon compromesso per farsi voler bene: un brano, “Don’t go breaking my heart”, porta addirittura la penna di Shawn Mendez e Ryan Tedder degli One Republic. Il prodotto è tutto sommato uniforme, ma ammetto di avere grossi pregiudizi che vorrebbero che, a ogni traccia, quella successiva fosse “I want it that way”.


Fedez e Paranoia Airlines

Una volta, ai primi tempi di Sky, arrivava in Italia un canale, E! Entertainment, con il programma Al passo con i Kardashian. Non sapevo chi fossero i Kardashian e non l’ho mai guardato prima di un paio di anni fa. Eppure sì, Chiara Ferragni (onore della mia provincia, Cremona) e Fedez, sono i nostri Kim e Kanye. Va bene così, non si può non volergli bene a un certo punto. Una o due settimane fa non ero così convinto del singolo con Zara Larsson, a distanza di tempo mi rendo conto che funziona. Paranoia Airlines è l’album di un artista che non lo fa per i soldi: fa ciò che vuole, lo fa per l’arte, lo fa per raccontarsi o per creare, donarci una storia della sua vita che non è solo quella di Instagram. Ci sono collaborazioni (LP, Zara Larsson, Dark Polo Gang, Emis Killa, Tedua, Trippie Redd, Annalisa), c’è autotune ed è lecito, sdoganiamolo. Ci sono bei brani ballabili, quasi riempi-pista. Bravo ragazzo.


L’orso che diventa SPLENDORE, il ritorno tutto rosa di Mattia Barro

La mia adolescenza ha avuto due antipodi musicali: il pop da fondo-classifica inglese totalmente ignorato dai miei coetanei, e l’indie italiano, un cantautorato che all’epoca viveva una sua dimensione pre-social network, che respirava un’aria diversa, né migliore né peggiore di quella attuale. Tra diversi artisti che ascoltavo c’era una band che ha rubato il mio cuore, si chiamava L’Orso e cantava canzoni d’amore e di speranza. È stata la colonna sonora del mio primo (vero) amore ecc. Qualche tempo fa, il cantante de L’Orso, Mattia Barro, è tornato, è uscito dal letargo, qualcuno dice. L’ha fatto con una veste nuova, rivestita di Splendore (il suo nome d’arte come solista), fatta di remix, di musica elettronica e di queerness, con un’estetica lontana dalla precedente che mai mi sarei aspettato e che mi rende felicissimo. Il nuovo singolo, “Rosa Splendore”, è una vera e propria rinascita che vede l’uscita per Ivreatronic e la collaborazione di Populous, un inno alla fluidità, la prova che in Italia possiamo davvero fare la musica che vogliamo senza vincoli alcuni ed essere felici. Grazie Splendore.

 

Nicola Lombardo
Cantautore per Bianca Dischi, studente di scienze della comunicazione per UniMi, attivista in ambito culturale per Lodi Città Aperta, rencensore per Vulcano Statale e speaker per Pop Corn su Radio Statale. Nel tempo libero: non ha tempo libero.