La trepidante attesa per il Congresso di Verona si accorcia sempre di più, a differenza delle continue e incessanti polemiche che hanno interessato tutte le testate giornalistiche italiane negli ultimi due mesi. Il Congresso Mondiale delle Famiglie, che si terrà a Verona dal 29 al 31 marzo, ha favorito un’unione simbolica di molti elettori che, al di là delle preferenze in ambito politico, si riconoscono in un profondo e coeso senso di sdegno circa i temi del convegno.
Una situazione in cui i colori contano poco, se a incombere è un evento di stampo puramente omofobo, sessista, anti-abortista, anti-divorzista e anti-LGBTQ.
Al macabro convegno saranno presenti, oltre all’italica compagnia che vede spiccare il Ministro dell’interno Matteo Salvini, il Ministro della Famiglia Fontana e il senatore della lega Pillon, i maggiori esponenti mondiali dei difensori della “famiglia tradizionale”. Accanto alle immense reazioni di sdegno, la loro messa in pratica non si è fatta attendere.
Oltre alle nuove esternazioni del Ministro del Lavoro, Luigi Di Maio (il quale si è, inoltre, detto garante della totale assenza di esponenti del Movimento al Congresso), e al ritiro del patrocinio del Ministero sulle locandine dell’evento da parte del Premier Giuseppe Conte, più in piccolo in molti hanno voluto dare il loro contributo per arginare il congresso.
Il rettore dell’Università degli Studi di Verona Nicola Sartor, assieme ad oltre 500 tra docenti e ricercatori, ha esposto la sua contrarietà ai temi del congresso, negando l’accesso alle strutture accademiche per ospitare l’evento.
Venerdì 22 marzo, a Catania, il senatore Pillon è stato contestato fuori dall’hotel Nettuno dal comitato catanese “no DDL Pillon”. Un altro piccolo tassello che va a incastrarsi nell’enorme muro eretto contro il disegno di legge, ripudiato da numerosissime città come Roma, Torino, Parma, Padova, Ferrara, Lucca, Modena, Savona, e Bergamo. Tuttavia, ciò che sta avendo un’enorme via-vai di consensi sul web è la contro-manifestazione, ancora in fase di preparazione, che si terrà a Verona nei medesimi giorni del convegno sulle famiglie.
Come riportato da VeronaSera, nella città scaligera si daranno appuntamento l’associazione di promozione sociale e anti-fascista Arci, Arcigay, Agedo (Associazione genitori omosessuali), l’Associazione Radicale Certi Diritti, l’associazione romana Mario Mieli e Famiglie Arcobaleno, tutte coadiuvate all’organizzazione mondiale per l’uguaglianza All Out.
Su Facebook l’esodo verso Verona sta vedendo il collettivo Non Una Di Meno come maggior promotore della contromanifestazione, organizzando pullman da ogni parte d’Italia.
Sulla pagina ufficiale sono pronti trasporti, per citarne alcuni, da Roma, Trieste, Torino, Firenze, Cesena, Pavia e Bergamo. In materia di partiti politici, la sezione Veneto del Partito Democratico ha deciso di mobilitarsi, pubblicando sul suo sito il programma circa la contro-manifestazione che ci sarà il 30 marzo e che vedrà come partecipanti Livia Turco, Monica Cirinnà, Laura Boldrini, Susanna Camusso, Franca Porto e Ivana Veronese. Stessa intraprendenza proveniente da Potere Al Popolo, i cui sostenitori si daranno appuntamento sempre il 30 marzo nella città scaligera.
In sintesi, pochi giorni ci separano da un’immensa marea arcobaleno che ricoprirà le strade di Verona.
Il continuo tam-tam sembrerebbe aver dato frutti, visto che i maggiori sostenitori del Congresso sulla Famiglia hanno manifestato preoccupazione riguardo lo tsunami di sdegno e portatore di diritti.
Il senatore Pillon, negli scorsi giorni, si è mostrato intimidito dalle reazioni, asserendo che quella di Verona sarà una “festa”, e chiedendo di “lasciare fuori la famiglia” e invitando tutti a Verona “a vedere la bellezza dei papà, delle mamme, dei bambini, dei nipoti, dei nonni, degli zii e tutta quella rete familiare che innerva il nostro Paese e la nostra Europa”, cercando in questo modo di dar poco peso al fatto che al convegno la famiglia e la sua bellezza siano solo la punta dell’iceberg e uno specchietto per le allodole per coloro che sono incuriositi, ma poco informati a riguardo.