
Ci sono volute 14 sigarette e due ore di festa per passare una delle ultime incredibili serate organizzate dal Circolo Magnolia a Segrate (MI) per la rassegna Summer Camp 2019.
Lo scorso sabato 7 settembre, infatti, si sono esibiti i Canova: quattro ragazzi con la chitarra e un pianoforte sulla spalla (c’erano anche gli altri strumenti musicali ma la citazione musicale calzava a pennello).
La band milanese si è esibita in chiusura del tour per il suo secondo album “Vivi per sempre”, che vede come ultima tappa Pisa il 15 settembre.
Durante il concerto si sono alternate nuove canzoni a quelle del primo album, Avete ragione tutti. I Canova hanno accontentato proprio tutti i fan presenti quella sera: c’era chi li ha visti nascere, artisticamente parlando, e chi li ha conosciuti solo di recente proprio grazie all’uscita dell’ultimo album (sempre per la casa discografica Maciste Dischi).
È stato inoltre uno degli ultimi concerti con la band al completo. Qualche giorno prima dell’evento, infatti, i Canova hanno annunciato che il bassista, Federico Laidlaw, lascerà presto la band per dedicarsi ad altri progetti.
I primi brani suonati sul palco sono Shakespeare e Ramen, estratti dal nuovo album, e subito siamo catapultati nel mondo costruito da Matteo Mobrici (frontman del gruppo e autore dei testi), un mondo fatto di piacevole tristezza e malinconica allegria.
Infatti è proprio questo il carattere distintivo della band: il filo conduttore della maggior parte dei loro pezzi è il maiunagioia della nostra generazione intervallata da piacevoli papaparapapa che rendono il tutto più leggero, tanto da riuscire a trasformare brani composti in periodi bui in momenti di pura festa e divertimento. Ne è un esempio perfetto Vita Sociale, il brano che ha portato i Canova a quel successo che nemmeno loro immaginavano di raggiungere.
“Vorrei morire, anche se fuori c’è il sole” cantava qualche anno fa Matteo per la prima volta.
E quindi dopo solo un paio di anni, ci si ritrova tutti a cantare a squarciagola, con i sorrisi stampati sulla faccia, parole che non trasmettono nessuna positività, ma che sono riuscite a dare agli ascoltatori ciò di cui avevano realmente bisogno: allegra e divertente negatività.
La serata, tra un brano e l’altro, ha visto salire sul palco due ospiti preannunciati, entrambi segnati da un forte legame con la band. Il primo è stato Fulminacci, con cui Mobrici ha potuto esibirsi in un duetto (chitarra e pianoforte) suonando per la prima volta live la loro nuova cover di Stavo pensando a te (brano del rapper italiano Fabri Fibra) rilasciata dal duo qualche giorno prima.
Il secondo ospite è stato Gazzelle, cantautore romano, che ha visto nascere il suo successo parallelamente ai Canova, trovandosi nel giro di pochissimi anni a esibirsi dalle piccole sagre estive di paese al Forum di Assago, davanti a migliaia di persone. Con lui, i Canova al completo si sono cimentati nell’esibizione di alcuni pezzi must del suo repertorio come Quella te.
Giunti quasi al termine dello show, ecco che arrivano quei brani che tutti, ma proprio tutti, stavamo aspettando: Santamaria, e soprattutto Threesome, che il pubblico non smette di cantare nemmeno quando è bella che finita, come se nessuno volesse interrompere il momento.
Con i minuti contati, quando ormai la scaletta è stata del tutto completata, si vede chiaramente la gioia negli occhi dei quattro ragazzi: Matteo Mobrici, Gabriele Prina, Fabio Brando e Federico Laidlaw. Non riescono proprio a nascondere quella felicità di chi fa le cose con il cuore!
Il successo avuto negli ultimi tempi è stato ciò che è servito ai Canova per decollare e spiccare il volo. Sicuramente i progetti futuri non deluderanno i fan, impazienti di ascoltare nuovi ritornelli.
La festa è stata bella, canta Matteo ormai quasi a fine concerto, e lo è stata davvero.