Del: 3 Settembre 2019 Di: Martina Rubini Commenti: 0
Franco126 e la sua Stanza Singola al Magnolia -Vulcano Statale

Il 31 agosto, con l’estate agli sgoccioli, il cantautore romano Franco126 si è esibito al Circolo Magnolia a Segrate (MI) nell’ambito della rassegna Summer Camp, proseguendo il tour per il suo primo disco da solista Stanza singola. 

Se il nome del giovane romano non vi suona nuovo probabilmente è perché il suo vero disco di esordio Polaroid, disco d’oro uscito nel 2017, lo ha fatto in coppia con Carl Brave, e ancora oggi risulta attuale e fresco esattamente come due anni fa.

Il duo, infatti, ha dato vita a un genere a cui il pubblico giovanile italiano non era abituato: racconti di vita quotidiana nella capitale in cui il rap incontra il classico cantautorato italiano, con sound variegati tra loro ma legati da un certo stile retrò che al giorno d’oggi non potrebbe essere più attuale. 

Dopo aver deciso di intraprendere la carriera da solista, Franco126 ha scelto di mantenere i suoi nuovi pezzi sulla stessa linea d’onda creata con Polaroid, innescando un meccanismo in cui i drammi giovanili e la vita quotidiana sposano ritmi che accompagnano dei testi malinconici. 

Di ritorno al Magnolia dopo lo scorso Miami festival, Franco126 non delude il suo pubblico no-age: i testi di Federico Bertollini (in arte Franco126), infatti, sembrano essere stati scritti apposta per chiunque se ne voglia immedesimare, e il pubblico presente la scorsa sera ne è la conferma.

I brani presenti nell’album Stanza singola sono stati portati tutti sul palco, da “San Siro” a “Oi Oi”, intervallati da alcuni estratti da Polaroid, come l’immancabile “Noccioline”, e le tre bire citate nel brano vengono davvero stappate sul palco e distribuite a tre fortunati fan delle prime file.

La serata ha inoltre dato spazio ad alcuni ospiti che hanno contributo a due featuring. I primi sono stati il rapper romano Gemitaiz e l’esteta milanese Venerus che hanno eseguito il brano “Senza di me” per la seconda volta in assoluto live con il trio al completo.

Luci spente e torce dei cellulari in aria hanno contribuito a creare un clima di magia tra sconosciuti che condividono la stessa passione per la musica e con la voglia di divertirsi e cantare sulle note dei brani.

Gianni Bismark è l’altro ospite della serata e insieme a Franco126 ci racconta, come solo lui sa fare con il suo stile inconfondibile, che non ha fatto l’università con l’omonimo brano “Università”. 

Quasi a fine concerto, Franco126 (per gli amici e fan più stretti Franchino) saluta gli altri membri della sua crew, tutti gli altri Centoventisei, come il numero di gradini della scalinata di Viale Glorioso a Trastevere, diventato ormai simbolo di tutta la gang. 

Quando ormai mancano pochi brani a completare la scaletta, sale sul palco Stefano Ceri, produttore del primo singolo estratto “Frigobar” nonché dell’intero album Stanza singola e insieme a Franco e agli altri musicisti intrattiene per qualche minuto l’intero Magnolia.           

Dopo circa due ore di musica e slang romano, il concerto termina con “Brioschi”, disco d’oro, eseguito in chiusura per la seconda volta.

Cuore, sangue e sentimento sono gli elementi che legano la gang dei Centoventisei e noi di Vulcano Statale non vediamo l’ora di assistere alle esibizioni degli altri membri o, quanto meno, di rivedere Franco126 e la sua Stanza singola al più presto.

Martina Rubini
“La vita imita l’arte” e io ci credo. Appassionata di musica e studentessa di economia. Scrivo perché è bello, è bello perché scrivo.