
Sabato 21 settembre all’aeroporto di Milano Linate si è concluso il Jova Beach Party, il tour estivo che Jovanotti ha portato in varie spiagge d’Italia, con apertura a Lignano Sabbiadoro (UD) il 6 luglio.
Una festa che iniziava nel primo pomeriggio tra musica di artisti che si alternavano su più palchi, la folla che ballava e cantava, matrimoni celebrati nel nome della musica e del rock’n’roll e messaggi ambientalisti. Il tutto gestito completamente dalla energica presenza di un Jovanotti che passava da un palco all’altro in bici, tutte le volte con un outfit sempre più esuberante, riuscendo a trasmettere a chiunque la sensazione di essere a “una festa tra amici di una vita”.
La parole d’ordine rimaneva sempre la musica.
Jovanotti è riuscito a portare alla sua festa più di 60 artisti italiani e internazionali, con il loro genere musicale accompagnato dal loro paese d’origine, li presentava e duettava con loro. Lo spettacolo si concludeva con il set del protagonista verso la mezzanotte. I fan uscivano sfiniti e senza voce ma con la netta impressione di aver davvero “volato stasera”.
Le tappe del JBP hanno toccato i litorali italiani dell’Adriatico, dello Ionio e del Tirreno, arrivando però persino ai 2275 metri di Plan de Corones (BZ) e atterrando a sorpresa a Linate, data sostitutiva della tappa di Albenga (SV) annullata per l’erosione della spiaggia causata dalla mareggiata.
Si è trattato di un’iniziativa folle e mai vista prima, come lo stesso Jovanotti l’ha definita.
Il cantautore prima del tour ne aveva annunciato il programma, evidenziandone le intenzioni ecosostenibili, durante un workshop tenuto nell’Aula Magna dell’Università Statale di Milano a maggio.
Il Jova Beach Party si è valso della collaborazione fondamentale del WWF, che tramite i suoi volontari ha svolto il compito di assicurarsi il rispetto della fauna selvatica e degli habitat delle aeree scelte per i concerti, valutando eventuali criticità ambientali. È stata infatti spostata la tappa inizialmente prevista a Torre Flavia – Ladispoli (RM) per il rischio di impatto su coppie di fratino e su habitat dunali tutelati dall’omonima Riserva; e a Rimini per salvaguardare la presenza di fratini è stata selezionata e vietata al pubblico un’area di oltre due ettari.
Durante le giornate di festa venivano presentati diversi video di interventi da parte di esperti sui cambiamenti climatici e l’impatto ambientale, permettendo così di diffondere informazioni e progetti urgenti per affronatare la critica situazione del nostro pianeta.
La presidente del WWF Italia Donatella Bianchi ha affermato:
Grazie alla sensibilità di Lorenzo siamo riusciti a raggiungere anche persone che della Natura e dell’emergenza plastica che soffoca gli oceani del pianeta, non si erano mai interessate fino a quel momento. […] Dal palco del Jova Beach Party la raccolta differenziata, spesso vissuta con pregiudizio e fastidio, è diventata una cosa ‘rock’ e la cura per l’ambiente un dovere civile e sociale per tutti. Non solo siamo soddisfatti di aver visto che le spiagge venivano lasciate pulite, meglio di come le si trovava, ma siamo certi di aver contribuito, grazie a Jovanotti, a piantare 500 mila semi di sostenibilità di cui presto speriamo di vedere i frutti a cominciare dalle grandi sfide che abbiamo davanti come quella per il clima. […] Riusciremo a vincere le grandi sfide che ci sono al nostro orizzonte solo se riusciremo a far diventare l’ambientalismo un grande movimento di massa in grado di indirizzare i consumi e condizionare le decisioni dei governi. E speriamo che in questo nostro cammino Lorenzo continui a darci una mano con la sua sensibilità e la sua popolarità.
Durante le tappe del JBP, il WWF ha proposto il Summer Plastic Quiz a oltre 12.000 persone. I risultati verranno utilizzati ai fini di una ricerca per capire come indirizzare la comunicazione ambientale.
La domanda che ha dato più difficoltà è stata: «Quanti milioni di tonnellate di plastica finiscono ogni anno negli Oceani?» a cui ha risposto correttamente solo il 19% degli utenti.
La risposta esatta era 8 milioni di tonnellate.
Come ha fatto notare Alternativa Sostenibile, al concerto il sistema della raccolta differenziata ha funzionato bene, superando il 70% (percentuale che è di molto sopra la media del risultato medio nazionale che dagli ultimi dati Ispra si attesta al 55,5% come media nazionale).
Jovanotti ha infatti spesso lanciato appelli, rivolgendosi ai fan come a degli amici:
Ragazzi, la raccolta differenziata è il gesto più rock’n’roll che ci sia.