Del: 29 Novembre 2019 Di: Andrea Marcianò Commenti: 0

Da una parte abbiamo il Black Friday, una tradizione americana arrivata in Europa durante la Guerra Fredda, ma sentita particolarmente negli ultimi anni grazie all’esplosione dei siti e-commerce come Amazon. Dall’altra parte abbiamo i “fridays” di Fridays For Future di Greta Thunberg, la loro lotta contro il cambiamento climatico, gli sprechi e in particolare il 4° sciopero globale organizzato appositamente nel giorno del venerdì nero, in vista anche del COP25 dell’ONU a Madrid.

Quella di oggi è una giornata di opposizioni dunque: chi si lamenta del Black Friday e chi lo encomia, chi lo sfrutta per i regali ai parenti e chi ritiene assolutamente vergognoso soltanto aprire il portafoglio.

A spezzare la ormai usuale pratica dello shopping si fanno sentire più che mai gli ecologisti, i quali manifestano anche contro il consumismo insostenibile portato dal Black Friday. Il vantaggio e il guadagno della festa arriva soltanto alle aziende e ai piccoli imprenditori, del resto ci perdono tutti: i lavoratori delle stesse aziende in primis, che sono costretti a straordinari sottopagati, o i corrieri e-commerce anch’essi carichi di consegne; stiamo parlando insomma di una mobilitazione capitalistica gigantesca, la più grande dell’anno.

Verrebbe da chiedersi: ma sull’ambiente, che impatto ha? Tutto sommato le consegne evitano quegli ingorghi automobilistici verso i centri commerciali, internet ci salva, l’impatto ambientale è minore. Non è proprio così. Consideriamo soltanto le previsioni di vendita di quest’anno: secondo il Codacons (Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e la tutela dei diritti di utenti e dei consumatori) il giro d’affari del Black Friday potrà arrivare a 2 miliardi di euro, di cui 1.4 miliardi dagli e-commerce; questo comporta più consegne, più furgoni a diesel nelle strade, e se consideriamo che il diesel è il responsabile maggiore dell’inquinamento urbano, la situazione non può che peggiorare.

Bisogna anche dire che la settimana del Black Friday 2019 arriverà a fatturare il 20% in più rispetto all’edizione del 2018, ne consegue una maggiore attività produttiva, con un maggiore inquinamento causato dalla natura poco sostenibile dei prodotti acquistati: per esempio i tantissimi giocattoli fatti in plastica, con rispettivi packaging anch’essi in plastica usa e getta, le oggettistiche per gli smartphone, consolle per videogiochi, computer portatili, gli imballaggi in plastica per evitare urti durante il trasporto in caso di oggetti fragili.

Ci troviamo di fronte a una produzione assolutamente non sostenibile per l’ambiente, per non parlare del fatto che i maggiori produttori sono grandi multinazionali come: Apple – al top secondo alcune statistiche per quest’anno nelle vendite durante il venerdì nero – il suo concorrente Samsung, Microsoft, Amazon, Google, Nintendo, Xbox, Play Station e chi più ne ha più ne metta; tutti brand in cui la sensibilità ambientale è un problema non calcolato o controproducente.

Eppure le persone che si daranno allo shopping sia online che fisico, sempre secondo i dati Codacons, saranno circa 17 milioni nel paese, decretando un aumento complessivo del 13% dei consumatori rispetto allo scorso anno. Dunque il Black Fridayper gli italiani non è solo un problema, è anzi un’occasione, un buon modo per risparmiare e approfittare degli sconti; alcuni lo reputano un buon modo per portarsi avanti coi regali, altri semplicemente per puro gusto consumistico (alla americana insomma), altri ancora per modernizzarsi e adattarsi alle ultime uscite high tech.

Insomma gli italiani ascoltano poco la voce dei fridays, o forse lasciano il loro ecologismo in piazza una volta finita la manifestazione.

Sta di fatto che quella di oggi sarà in effettiva una giornata interessante per entrambi le parti: da una parte il Black Friday contestato come non mai, dall’altro la comodità di prodotti a bassissimo costo che fanno gola a non pochi, specialmente a quelli – studenti in particolare – che nel venerdì nero non vedono il culto capitalista costruito ad hoc, ma il modo per comprarsi aggeggi necessari per il proprio lavoro o per la costruzione di un futuro.

Andrea Marcianò
Classe '99, nato sul Lago di Como, studente in scienze della comunicazione, amante di cinema e televisione. Mi piace osservare il mondo dall'esterno come uno spettatore.

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