A seguito del DPCM del 18 ottobre e dell’ordinanza regionale n.620 del 16 ottobre in relazione all’aggravarsi della situazione epidemiologica, vengono ora introdotte nuove disposizioni per la comunità universitaria lombarda. Queste si concentrano, come per le scuole secondarie di secondo grado, sulla massima diffusione dell’attività scolastica in modalità a distanza, per quanto possibile.
Il modello Statale si dimostra, nei fatti, vincente. L’Università degli Studi di Milano ha infatti deciso fin da subito di favorire il più possibile la didattica mista e del resto i contagi tra docenti, Personale Tecnico, amministrativo e bibliotecario e studenti sono molto limitati. Pertanto le nuove disposizioni, entrate immediatamente in vigore con il decreto rettorale del 19 ottobre (che trovate in allegato alla mail inoltrata alla comunità universitaria tramite posta d’ateneo) si limitano a chiarire alcuni punti fondamentali. Ecco quali.
Nuove misure
Proroga delle misure straordinarie e modalità d’esame (art.1-3). Le misure straordinarie di cui al decreto rettorale 31 Luglio 2020 “Misure straordinarie per la didattica per effetto dell’emergenza da Covid 19” sono prorogate fino al 31 dicembre. Fino a tale data gli esami orali si terranno esclusivamente in remoto, attraverso le modalità finora adottate, mentre per gli esami scritti la modalità scelta è a discrezione del singolo docente.
Laureemagistrali e magistrali a ciclo unico da remoto a partire dal 9 novembre (art. 4). La principale novità riguarda gli esami di laurea magistrale, che a partire dal 9 novembre vedranno la discussione della tesi e la proclamazione svolgersi in modalità remota. Sino al termine della sessione ora in atto, previsto per il 6 novembre 2020, le stesse continueranno a svolgersi in presenza. I candidati andranno suddivisi in gruppi di numerosità contenuta, da convocare a orari diversi in aule la cui capienza permetta di rispettare il distanziamento sociale e le regole di sicurezza vigenti. Le lauree triennali continueranno inoltre a svolgersi in modalità remota, come da decreto rettorale del 10 aprile (dunque i primi provvedimenti presi in merito allo svolgimento delle lauree triennali rimangono inalterati). Il dottore è proclamato attraverso mail d’ateneo.
Laboratori e tirocini in presenza (art. 5-7). Le attività di laboratorio e tirocinio (interno ed esterno all’Ateneo) potranno continuarea svolgersi in presenza, nel rispetto delle norme vigenti. In particolare, prima di accedere ai laboratori, gli studenti dovranno dichiarare di aver preso attenta visione delle disposizioni in materia di sicurezza che pertanto vi invitiamo a consultare.
Didattica in presenza e a distanza: chiariamo alcuni punti.
Didattica e laboratori in presenza. Nelle settimane precedenti le nuove disposizioni si è assistito un po’ dovunque a un’ulteriore spinta per la didattica in presenza da parte dei rappresentanti degli studenti – ad esempio Studi Umanistici ha incrementato le lezioni in presenza – ma ora sembra arrivato il momento di fare dietrofront. Per quanto riguarda la didattica, è garantita in ogni caso la fruizione da remoto e senza differenziazioni in sede d’esame tra “frequentanti in presenza” e “frequentanti a distanza”. Quanto ai laboratori, essi non potranno essere trasmessi contemporaneamente in presenza e a distanza. In questi giorni si stanno verificando alcune criticità per coloro che non possano frequentare i laboratori che si tengono nella sola modalità in presenza, come nel caso di chi fosse impossibilitato per ragioni di quarantena. I rappresentanti degli studenti si stanno muovendo in merito contattando i Presidenti dei Consigli didattici dei singoli corsi di laurea (chiedendo misure alternative, come la possibilità di fare cambio di laboratorio o di farsi assegnare del materiale didattico); la liste reclamano delle linee guida comuni per gli studenti dei laboratori di tutte le facoltà.
Didattica a distanza: lezioni registrate. La già citata mail inviata dal Rettore il 19 ottobre ribadisce a proposito delle lezioni a distanza la preferenza per lo svolgimento delle stesse in modalità sincrona, prevedendo la modalità asincrona solo in caso di comprovata necessità, sempre vagliata con il presidente del collegio didattico e informandone in anticipo gli studenti. Si chiarisce inoltre che tutte le lezioni (in presenza e a distanza) devono essere registrate per essere disponibili agli studenti che hanno maggiori problemi di accesso alla rete a banda larga, a coloro che non possono seguire le lezioni, agli studenti non ancora immatricolati e agli studenti stranieri in attesa dei visti. Tali registrazioni rimarranno disponibili fino al termine del corso (cioè, presumibilmente, la data prevista per il termine delle lezioni); in seguito queste verranno rimosse al fine di evitare un sovraccarico del sistema – anche se i rappresentanti di Unisì stanno lavorando per attuare degli investimenti allo scopo di ampliare la capienza dei server. Dal momento che uno dei sistemi più utilizzati nella nostra Università è Microsoft Stream e che questo prevede che il file scada entro venti giorni dalla data di registrazione della lezione, i docenti sono vincolati a caricare gli stessi file anche sulla piattaforma Ariel in uso nell’Ateneo, nella pagina dedicata del proprio sito. In questo unico modo è infatti possibile garantire agli studenti la fruizione della lezione fino al termine del semestre, come stabilito, e agli studenti che dovessero riscontrare problematiche con il servizio Microsoft Stream, che si sono in qualche caso effettivamente verificati. Vi invitiamo a segnalare eventuali situazioni anomale presso i rappresentanti degli studenti (ad esempio tramite le rispettive pagine social).
Ambiguità nella frequenza. Come affermato in precedenza, le registrazioni vengono messe a disposizioni degli studenti per ovviare a varie problematiche, come nel caso di problemi di accesso alla rete a banda larga o per chi fosse costretto a condividere il proprio device con un familiare, ad esempio. Pertanto operare differenze in merito alla frequenza in sede d’esame, considerando non frequentanti gli studenti che non hanno potuto seguire le lezioni in modalità sincrona (con conseguenti ricadute sul carico di studio e sulle domande in sede d’esame) è una scelta quantomeno ambigua e che ci lascia perplessi, soprattutto in un momento così difficile. Inoltre, considerare non frequentanti gli studenti che seguono le lezioni registrate va a corrodere uno degli aspetti positivi (tra i pochi, secondo noi) della didattica a distanza, cioè il fatto che lo studente può decidere di seguire le lezioni nell’orario che preferisce, talvolta ovviando al fastidioso ed eterno problema delle sovrapposizioni orarie. Lista aperta ha contattato recentemente la Prorettrice alla didattica affinché vengano fornite delle linee guida univoche a proposito.
Durata delle lezioni. Infine, per quanto riguarda la durata delle lezioni, ribadiamo che esse debbano essere nel loro complesso (cioè in riferimento alla durata totale del corso) più brevi rispetto a quelle che si svolgerebbero in presenza: già dallo scorso semestre è stato chiarito che un’ora di lezione in presenza corrisponde a circa 45/50 minuti di lezione telematica.
Nota: ai fini di ulteriori chiarimenti abbiamo ritenuto opportuno contattare i soli rappresentanti delle liste che siedono in senato accademico: Lista Aperta e Unisì.