“Contributi” è la sezione di Vulcano dove vengono pubblicati gli articoli, le riflessioni e gli spunti che ci giungono da studenti e studentesse che non fanno parte della redazione. Con un fine: allargare il dibattito.
Tutti conoscono I Simpson, una sitcom animata statunitense creata da Matt Groening nel 1987 e tutt’ora in produzione. Una parodia satirica della società e dello stile di vita americano che, oltre a far divertire il pubblico, contiene riferimenti al vasto mondo culturale.
I riferimenti al mondo dell’arte sono numerosi, eccone cinque esempi:
1)Homer l’acchiappone (Homer badman – 06×09)
Nell’episodio Homer l’acchiappone , Homer si reca a una fiera di caramelle e qui riesce a trafugare il dolciume più importante di tutti: la Venere di Milo gommosa. Riferimento alla grande statua l’Afrodite di Milo, l’opera più famosa dedicata alla dea greca. Datata intorno al 130 a.C. venne ritrovata agli inizi dell’Ottocento nell’isola egea di Milo successivamente fu trasferita al Louvre dove può essere ammirata ancora oggi. L’iconica statua di marmo, priva delle braccia e del basamento, rientra tra le opere del periodo ellenistico, è alta 2 metri ed è stata attribuita ad Alessandro di Antiochia, viene apprezzata in tutto il mondo in quanto capolavoro dell’arte greca.
2)Dove c’è Homer non c’è arte (Homer is where the art isn’t – 29×12)
In Dove c’è Homer non c’è arte , il fulcro dell’azione ruota intorno al dipinto La poetessa di Joan Mirό per i quali i protagonisti sviluppano una sorta di Sindrome di Stendhal. L’opera, realizzata nel 1940, appartiene a un gruppo di 23 dipinti della serie delle Costellazioni. Mirό venne a contatto con i Fauves, i Cubisti e con i movimenti dadaisti e surrealisti. È in questo panorama variegato e stimolante che elabora il suo linguaggio. In quest’opera su sfondo neutro sono presenti segni e forme bidimensionali raffiguranti astri, lune, soli, asterischi, spirali ed altre sagome. Anche i colori utilizzati sono pochi e semplici, oltre a quelli primari troviamo il verde, il nero e il bianco. Forme e colori sono disposti in modo non simmetrico, ma donano comunque un equilibrio a tutta l’opera.
3)L’uomo che cresceva troppo (The man who grew too much – 25×13)
Ne L’uomo che cresceva troppo , puntata incentrata sugli OGM, Lisa e Telespalla Bob fanno visita al museo di Springfield. Protagonista di una gag dell’episodio è un’opera dello scultore Alexander Calder facente parte dei mobiles. Le opere di Calder sono sculture astratte costituite da lamine di metallo, supporti d’acciaio, fil di ferro e legno e alcuni o tutti questi elementi si muovono, animati da motori elettrici, dal vento, dall’acqua o a mano. Si viene così a creare una commistione tra suono, luce, colori, vuoto, movimento e ritmo in grado di dialogare con l’ambiente circostante e con il tempo, dando vita a opere polimateriche, polisensoriali e polidimensionali.
4) Fuga dal Jet Market (Exit through the Kwik-E-Mart – 23×15)
4) Nell’episodio Fuga dal Jet Market è la street art a fare da padrona. Bart Simpson è solito fare graffiti con il nome di El Barto, ma per vendicarsi dei rimproveri e delle punizioni subite a causa del padre, decide di tappezzare i muri della città con stencil con la faccia di Homer e la scritta Dope. Si complimentano con il ragazzo molti esponenti della street art, tra questi Shepard Fairey, autore del poster Hope con il volto stilizzato di Barack Obama e di Obey molto simile a quello realizzato dal ragazzo di casa Simpson.
5) Homer, un canarino in gabbia (The seven-beer snitch – 16×14)
Nei Simpson troviamo anche architetti famosi che prestano il loro talento per la causa (sempre diversa) che spinge l’episodio. È il caso di Frank Gehry che compare in Homer, un canarino in gabbia. L’architetto canadese naturalizzato statunitense viene chiamato da Marge per costruire il nuovo auditorium di Springfield (che poi si rivelerà un flop a causa della mancanza di interesse per la musica da parte dei cittadini e verrà riconvertito in una prigione). Anche se la creazione dell’edificio ideato da Gehry è trattata in maniera ironica (l’architetto prende la lettera, l’accartoccia e trova la forma da dare all’auditorium), questo ha tutte le caratteristiche architettoniche che contraddistinguono il decostruttivismo. Le forme dell’edificio vengono scomposte e riassemblate con un’apparente illogicità, le linee predilette sono oblique e rendono le forme ondeggianti e sinuose, cariche e barocche. Anche i materiali impiegati sono inusuali (rete metallica, lamiera ondulata …).
Molti altri episodi racchiudono riferimenti al mondo dell’arte, all’interno delle famose gag del divano oppure nella trama principale. L’esempio più lampante è dato dall’episodio Homer e la pop art (Mom and Pop Art – 10×19) dove si assiste ad una vera e propria carrellata di opere d’arte: il Discobolo di Mirone, varie opere di Picasso (tra cui Les demoiselles d’Avignon, Il vecchio chitarrista cieco), opere di Oldenburg, Turner, Campbell’s Soup Cans di Warhol. Poi Homer si addormenta e sogna La persistenza della memoria di Dalí, L’uomo Vitruviano di Leonardo da Vinci e I tre musici di Picasso.
Articolo di Giulia Bizzozero