Del: 5 Giugno 2021 Di: Michela La Grotteria Commenti: 0

Il 5 di ogni mese, 5 libri per tutti i gusti: BookAdvisor è la rubrica dove vi consigliamo ciò che ci è piaciuto di recente, tra novità e qualche riscoperta.


Un uomo, Oriana Fallaci (Rizzoli) – recensione di Michele Pinto

Alexandros Panagulis, il protagonista del libro e l’uomo del titolo, nel 1968 prova ad assassinare Georgios Papadopulos, capo del regime dei colonnelli in Grecia. L’attentato fallisce, Panagulis viene   arrestato, ferocemente torturato e condannato a morte. Nel 1973, anche grazie alla pressione internazionale, torna in libertà. A quel punto conosce la scrittrice e giornalista Oriana Fallaci: tra i due   nasce un’intensa e appassionante relazione amorosa, che si trascina per tre anni in mezzo a difficoltà, incomprensioni, solitudini. La Grecia sta faticosamente tornando alla democrazia. Panagulis viene eletto in Parlamento e prova, con ogni mezzo, a dimostrare le connivenze tra i nuovi politici della Grecia democratica e i vecchi protagonisti del regime militare. La sua storia singolare e insieme dolorosa sembra segnata dal destino, attraversata da sogni premonitori e incontri decisivi. Oriana Fallaci fu capace di farne un romanzo, mescolando la vicenda privata alla vicenda pubblica, proiettando una luce sulla vicenda di un uomo che aveva creduto, sopra ogni altra cosa, nell’umanità.


Gli anni al contrario, Nadia Terranova (Einaudi) – recensione di Arianna Locatelli

Gli anni al contrario è il racconto di una travagliata storia d’amore tra due ventenni messinesi, aurora e Giovanni, lei figlia del Fascistissimo, lui di un avvocato dichiaratamente comunista. Battaglie politiche, lotte armate e l’uso di eroina fanno da cornice alla quotidianità dei due ragazzi e della loro bambina, Mara, nata poco dopo l’incontro tra Giovanni e Aurora in università. In un ambiente siciliano, il libro ci racconta di drammi quotidiani e dei nessi che intrattengono con la grande storia che sembra sempre svolgersi lontano dalla vita messinese dei due giovani.


Yoga, Emmanuel Carrère (Adelphi)

Un memoir in cui l’autore racconta della depressione di cui è stato vittima negli ultimi anni, che l’ha costretto a vari ricoveri in un ospedale psichiatrico. Carrère parte da un ritiro yoga di meditazione cui ha partecipato, prima di apprendere la morte di un amico nell’attentato di Charlie Hebdo: da lì tutto precipita in una spirale, fatta di momenti bui e qualche elettroshock. Il libro ha fatto parlare di sé anche per lo scandalo sollevato dall’ex moglie di Carrère, la quale l’ha accusato in un articolo di aver scritto una storia non vera, e di aver peccato si sincerità nei confronti dei lettori. Vera o no, a noi resta la solita, impareggiabile scrittura di Carrère.


Il weekend, Charlotte Wood (NNE)

Tre donne settantenni amiche da sempre, Jude, Wendy e Adele, si trovano a dover svuotare la casa delle vacanze della loro amica Sylvie, scomparsa di recente. Di fronte a questo vuoto il legame tra le donne sembra svanire, non trovare più il nodo che le teneva insieme. In un weekend si trovano, spogliate dei loro filtri, a rivelarsi alle altre per quello che sono e a cercare, in questa ritrovata esposizione, fatta di rancori repressi, segreti, paure, la forza per rinsaldare ancora di più il vecchio legame.


Il viaggio premio, Julio Cortazar (SUR) 

Primo romanzo di Cortázar, contiene già quegli elementi di fantastico che sorgono dal reale e un po’ lo distorgono, un po’ ne estraggono l’assurda verità. Su una nave si ritrovano insieme personaggi di varia provenienza e status sociale, il tutto messo in ombra da una vincita alla lotteria, che consiste proprio in quella crociera. A bordo, però, i fortunati vincitori scopriranno di dover sottostare a regole assurde, che rappresentano metaforicamente la follia insita nell’ordine istituito, e alcuni le trasgrediranno fino alle estreme conseguenze.

Michela La Grotteria
Made in Genova. Leggo di tutto per capire come gli altri vedono il mondo, e scrivo per dire come lo vedo io. Amo le palline di Natale, la focaccia nel cappuccino e i tetti parigini.

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