Del: 31 Luglio 2021 Di: Riccardo Garosi Commenti: 0
Auto elettriche e a idrogeno per una mobilità sostenibile

Il 14 luglio 2021 la Commissione Europea ha presentato un maxi piano denominato Fit for 55 che indica gli strumenti per la rivoluzione green, ossia la riduzione del 55% di emissioni di Co2 entro il 2030 e l’azzeramento entro il 2050. Il conseguimento di tali riduzioni è fondamentale affinché in Europa si concretizzi il Green Deal Europeo.

Uno dei settori che sarà il fulcro della transizione ecologica è quello dei trasporti.

Ma quanto è inquinante il settore dei trasporti? Secondo la Commissione i veleni dei tubi di scappamento rappresentano il 20% dei gas serra nel Continente. Con gli obiettivi odierni, nel 2030 le auto a emissioni zero saranno solo l’11% mentre la quota di furgoni e camion pari al 7%.

Una prima soluzione sembrerebbe l’auto elettrica a batteria, ma i problemi principali dei veicoli elettrici sono il deterioramento della batteria e lo smaltimento di quest’ultima. Una batteria, se usata correttamente, dopo otto anni perde il 30% della sua capacità, mentre il riciclo non supera il 5%, anche se I ricercatori della Aalto University finlandese sono al lavoro sul riciclo per veicoli e illuminazione pubblica.

Insieme ai veicoli elettrici a batteria una soluzione è l’idrogeno, direzione verso cui l’Italia ha iniziato a muovere i primi passi. Nel maggio 2021, in linea con le strategie del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, sono stati infatti presentati i primi tre dei dodici autobus a idrogeno a Bolzano.

Tuttavia, le più grandi istituzioni e centri di ricerca internazionali ci dicono che l’autotrazione a idrogeno non avrà mercato, o ne avrà pochissimo. Il motivo sta nella fisica: su 100 Watt elettrici prodotti da fonte rinnovabile (es. turbina eolica), solo 38 Watt vengono sfruttati per alimentare un’auto a idrogeno, a differenza dei 74 Watt delle auto elettriche a batteria.   

In Italia la mobilità sostenibile sta assumendo una posizione sempre più rilevante.

Per fare un esempio, prima alla pandemia, nel rapporto ASviS 2019 viene indicato chiaramente il ruolo delle mobilità sostenibile: si precisa infatti che per diminuire l’impatto sull’ambiente e accompagnare la decarbonizzazione dei trasporti, è necessario promuovere una strategia di mobilità urbana integrata con i sistemi di mobilità sostenibile, mobilità collettiva, pedonale e ciclistica, oltre alla continua diffusione di sistemi di mobilità condivisa, il rinnovamento del parco con mezzi a basso impatto ambientale ed è importante diffondere la cultura collegata alla sicurezza della mobilità.

È importante quindi, a causa soprattutto delle crisi sanitaria e socioeconomica provocata dal Covid-19, adottare definitivamente il Piano nazionale per la mobilità sostenibile e inserire nel PNIEC un limite per la vendita di auto a combustione interna come hanno già fatto in Francia, Regno Unito e Svezia.

In copertina: illustrazione di Michele Bettollini.

Riccardo Garosi
Politico in erba, mi piace parlare di sostenibilità in maniera trasversale. Scrupolosamente attento all'ambiente da far invidia a Greta Thunberg. Grande amante del cibo.

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