Del: 5 Ottobre 2021 Di: Rebecca Nicastri Commenti: 1
BookAdvisor, consigli di lettura di ottobre

Il 5 di ogni mese, 5 libri per tutti i gusti: BookAdvisor è la rubrica dove vi consigliamo ciò che ci è piaciuto di recente, tra novità e qualche riscoperta.


Il mondo invisibile, Liz Moore (NN Editore)

Il mondo invisibile, Liz Moore

Nella Boston degli anni Ottanta la dodicenne Ada trascorre le giornate nel laboratorio del padre David, genio informatico che sta lavorando a un programma per replicare il linguaggio umano. In mezzo a numeri, formule e codici, Ada vive un’infanzia protetta dal mondo reale col quale però presto dovrà imprescindibilmente scontrarsi. Il distacco dal padre eccentrico e da quel mondo così perfetto porterà la Ada adulta ad indagare sulla verità delle proprie origini, una verità nascosta in un codice enigmatico affidatole dal padre. Dubbi e perplessità inizieranno a mettere in dubbio la stessa identità di David, al quale la figlia era legata da un sincero amore e da un’eccezionale complicità. La tecnologia è in queste pagine uno stile di vita, una salvezza, uno strumento per la verità e infine un ponte che raggiunge un mondo invisibile. Il romanzo, pieno di colpi di scena, chiavi logiche, indovinelli e salti temporali, offre al lettore una buona dose di suspense e lo fa riflettere sui potenti mezzi di questo nostro nuovo mondo.


Chav, D. Hunter (Alegre) – recensione di Cristina Delli Carri

Chav, D. Hunter (Alegre)

Segnalato da Internazionale tra le migliori uscite del 2020, Chav è un pugno nello stomaco per il lettore borghese, specialmente se impegnato. D. Hunter racconta la periferia, quella di cui politici e giornalisti si riempiono la bocca proponendo soluzioni impossibili a problemi infinitamente lontani da quelli reali. Ormai quarantenne, l’autore torna agli anni crudi della sua giovinezza nei sobborghi di Nottingham, riflettendo sul valore della lotta di classe contemporanea e quindi intersezionale. Dalle violenze di genere alle disuguaglianze sociali, in novanta pagine di franchezza e parresia, Hunter punta i riflettori sulle contraddizioni del nostro tempo e su quelle verità a cui preferiamo voltare le spalle. Chav è il libro che ci costringe a puntare il dito contro il potere, ricostruendo con una prosa semplice e scorrevole quella solidarietà sociale che il tessuto contemporaneo sembrava aver perso per sempre.


Le sette morti di Evelyn Hardcastle, Stuart Turton (Neri Pozza) – recensione di Matilde Elisa Sala

Le sette morti di Evelyn Hardcastle, Stuart Turton (Neri Pozza)

Nei boschi della campagna inglese, i signori Hardcastle sono pronti ad accogliere gli invitati per un lussuoso ballo in maschera organizzato per il ritorno della figlia Evelyn da Parigi. Per uno degli invitati, Aiden Bishop, l’invito al ballo si rivelerà essere l’inizio di un oscuro gioco. Aiden ha a disposizione solo sette giorni e sette reincarnazioni in sette corpi diversi. L’obiettivo del gioco è solo uno: risolvere il mistero sulla morte di Evelyn Hardcastle, avvenuta proprio la sera del ballo. Fitto di colpi di scena, pagina dopo pagina, il romanzo d’esordio di Stuart Turton si rivelerà essere un gioco intricato e labirintico, che coinvolgerà il lettore fino all’ultima pagina tenendolo col fiato sospeso.


Tutti circolari i nostri orizzonti, Aurora Rizzo (Europa Edizioni) – recensione di Beatrice Balbinot

Tutti circolari i nostri orizzonti, Aurora Rizzo (Europa Edizioni)

C’è poesia nella banale quotidianità. L’abituale immagine del vecchio poeta, uomo di altri tempi, cede il passo alla piacevole scoperta di versi giovani e sbarazzini, ma non per questo superficiali. In Tutti circolari i nostri orizzonti la poesia prende l’autobus, si prepara per una verifica, piange un amore adolescente con pretese deluse di eternità, si aggira per i vicoli bui della vita chiedendosi che ne sarà del suo futuro. Un giorno qualsiasi concede alle menti attente lampi di inestimabile ricchezza, dove tutte le cose sembrano gridare: c’è poesia nella realtà, basta saperla leggere.


La danzatrice di Seul, Kyung-Sook Shin (Piemme) – recensione di Rebecca Pignatiello

La danzatrice di Seul, Kyung-Sook Shin (Piemme)

Kyung-Sook Shin, vincitrice del “Man Asian Literary Prize” con il suo bestseller Prenditi cura di lei, trasporta il lettore in un’esotica Corea del Sud governata dalla dinastia Joseon. Seul, 1890. La protagonista di questa fiction storica è Yi Jin, una giovane orfana e affascinante ballerina di corte. Con l’arrivo in Corea di Victor, un diplomatico francese alle prime armi, il mondo che Yi Jin conosceva fino a quel momento viene stravolto. Parigi e la Belle époque fanno provare alla protagonista un senso di libertà fino a quel momento sconosciuto. Non mancano però i momenti di nostalgia, di estrema solitudine, di sofferenza e di gelosia. Con avvincenti intrighi politici, minuziosi dettagli storici e passionali storie d’amore, l’autrice riesce a riportare in vita un’epoca perduta e cattura la curiosità del lettore fino all’ultima pagina.

Rebecca Nicastri
Classe 2000. Studio lettere, sono innamorata del mondo e vorrei sapere tutto di lui. Per me le giornate sono sempre troppo corte.

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