Del: 7 Novembre 2021 Di: Redazione Commenti: 0
Manifestazione No Green Pass di Milano: disordini e denunce

Il 23 ottobre, nelle ore del pomeriggio, si è svolta a Milano l’ennesima manifestazione No Green Pass: si trattava del quattordicesimo corteo non autorizzato. Il corteo è partito da Piazza Fontana ed è continuato verso via Larga, proseguendo durante la serata alle spalle di piazza San Babila, per dirigersi poi in corso Venezia, provocando la deviazione di una ventina di mezzi di superficie, tra tram e autobus di linea.

Sugli striscioni che aprivano la manifestazione campeggiava la scritta “Lavoratori contro green pass… è obbligo vaccinale… ora e sempre resistenza”; tra gli slogan urlati “Draghi Draghi dimissioni” e “Giù le mani dal lavoro… Giù le mani dai bambini”.

A sorprendere è stata la varietà dei suoi partecipanti, appartenenti a poli politici opposti, da esponenti dell’estrema destra neofascista a ex brigatisti. In particolare, dei 10mila presenti, 12 persone appartenevano alla Comunità dei Dodici Raggi (Do.Ra), un movimento di ispirazione nazifascista nato nella provincia di Varese che, secondo la polizia, «si stavano lasciando andare ad espressioni di chiaro stampo fascista».

Nove persone, con un’età tra i 28 e i 45 anni e guidate dal capo Alessandro Limido, sono state accusate di apologia del fascismo, manifestazione non preavvisata, interruzione di pubblico ufficio e violenza privata.

Il questore Giuseppe Petronzi ha emesso nei loro confronti anche nove fogli di via obbligatorio (8 della durata di un anno e uno di sei mesi) dal Comune di Milano. Secondo quanto emerso, otto manifestanti erano originari della provincia di Varese ed uno di quella di Bergamo. Durante le manifestazioni gli esponenti di Do.Ra indossavano semplicemente una maglia con una sigla ed erano accomunati teste rasate e vari tatuaggi, per la polizia la loro presenza è stata lampante e riconoscibile.

I responsabili della comunità hanno reso chiare le motivazioni della loro presenza: «Essa – si legge – si batte nel suo piccolo, per la rinascita dell’ordine naturale, ancorata senza nascondersi al fascismo e al nazionalsocialismo quali concezioni politiche che reggono i pilastri del mondo, scollegandosi dalle scorie della destra postbellica».

Il movimento appartenente all’estrema destra porta avanti la propria lotta contro il governo Draghi da diversi mesi e la sua presenza alla manifestazione era l’ennesima manifestazione di dissenso nei confronti delle scelte del governo.

La presenza dei manifestanti ha aumentato i già evidenti disagi relativi al traffico e al lavoro dei commercianti. La situazione, comunque, è stata costantemente controllata da parte delle forze dell’ordine, che sono state in grado di evitare l’ingresso alla sede della Cgil, a due passi dal luogo della protesta: si è scongiurata, forse, una situazione simile a quella occorsa a Roma il 9 ottobre.

Sono state poi denunciate anche 74 persone per manifestazione non preavvisata, interruzione di pubblico ufficio e violenza privata, oltraggio a corpo politico e travisamento. Infine, sono state inoltre identificate altre 40 persone per comportamenti violenti: la loro posizione sarà approfondita per i provvedimenti del caso.

Articolo di Gaia Iamundo.

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