Sui tetti degli edifici, nei parcheggi, in mezzo a campi incolti… sono tanti i posti in cui vengono ormai installati i pannelli solari, ma negli ultimi anni è stata sperimentata un’ulteriore soluzione per produrre energia pulita attraverso i pannelli fotovoltaici: l’installazione di pannelli solari su strada.
Si tratta di piccoli pannelli fotovoltaici installati al posto dell’asfalto delle strade o di percorsi ciclo-pedonali, che hanno lo scopo di produrre energia elettrica, ma anche di sostituirsi alla segnaletica stradale.
Ad oggi non sono molto diffuse nel mondo poiché è in fase di studio il rapporto tra costi e reali benefici di questa “nuova” metodologia di produzione di energia. I pro di questo nuovo metodo sono molti: oltre a quello più importante di produrre energia pulita, vi è la possibilità di sfruttare i led di ogni pannello solare per illuminare o delineare parcheggi, strisce pedonali e segnaletica stradale, infine vi è la possibilità di rendere più smart le strade con il riconoscimento di detriti e di traffico intenso oppure di raccogliere energia per sciogliere il ghiaccio che si potrebbe venire a formare nei periodi più freddi dell’anno.
Anche gli svantaggi non sono da meno: l’angolo di inclinazione di questi pannelli non è ottimale e producono quindi meno potenza, lo sporco, la polvere e il traffico provocano una limitazione di luce assorbita, infine a causa di bassa circolazione dell’aria vi è un surriscaldamento dei pannelli che provoca una perdita di efficienza energetica.
Una delle prime strade solari costruite è in Francia, dove i kWh/giorno sono circa 409 a differenza degli 800 che erano stati previsti. Al contrario, l’impianto solare Cestas vicino a Bordeaux, che presenta file di pannelli solari attentamente inclinati verso il sole, ha una potenza massima di 300.000 kW e un costo di 360 milioni di euro, un decimo quindi del costo della strada solare e genera tre volte più energia.
Un’altra strada solare è stata prodotta in Cina ed è composta da tre strati: quello superiore è composto da cemento trasparente, quello intermedio dai pannelli fotovoltaici e quello inferiore serve come isolante. L’area che comprende la strada solare è di circa 5.875 m2.
Probabilmente sotto l’aspetto della mera produzione di energia, se calcoliamo anche i costi di realizzazione, si tratta del “peggior” modo di produrre energia pulita; tuttavia, le strade solari sarebbero un’ottima soluzione sotto l’aspetto dell’impatto paesaggistico, visto che si andrebbe a modificare aree urbane già cementificate dove sono presenti edifici, strade e autostrade, mentre non si andrebbe (o si andrebbe meno) a intaccare ad esempio un terreno o in generale un’area verde.
Numerosi pro e contro quindi per questo nuovo metodo di produzione di energia pulita che è in fase di studio e che, in caso di miglioramenti, aggiungerebbe un tassello importante verso la transizione ecologica del nostro Pianeta.
Illustrazione di Michele Bettollini.