Del: 2 Marzo 2022 Di: Arianna Locatelli Commenti: 0
Terre selvagge. Il Carnevale in giro per il mondo

Viaggi, esplorazioni, vagabondaggi. In questa rubrica, un’indagine intorno al movimento e al desiderio di spostarsi e cercare altri luoghi.


Le origini del Carnevale, festività legata al mondo cristiano e cattolico, non sono completamente chiare ma sicuramente bisogna farle risalire a tempi ben remoti. Due sono le opzioni più accreditate: una individuerebbe questa celebrazione come erede delle feste dionisiache del periodo greco classico, le Antesterie, mentre l’altra rintraccerebbe la sua origine nei Saturnali della Roma antica. Il Carnevale affonderebbe quindi le proprie radici nel paganesimo, acquisito solo in un secondo dalla tradizione cristiana.

Secondo fonti storiche, la chiave di questi giorni di festività, sia nel mondo greco che in quello romano, era la libertà da obblighi e doveri: le giornate delle Antesterie o dei Saturnalia erano caratterizzate dalla rottura dei consueti schemi sociali e del rigore pubblico. «Semel in anno licet insanire»: questo detto latino, associato al Carnevale, rende anche l’idea di come dovesse essere all’origine questa festa. Diventava lecito lasciarsi andare e, appunto, “impazzire”, abbandonandosi a giochi, scherzi e banchetti.

Anche le maschere, che ancora oggi costituiscono il fulcro di questa festa, diventavano mezzi per rendersi irriconoscibili e abbandonarsi di conseguenza a licenziosità e divertimenti, abbattendo soprattutto le barriere sociali e portando tutta la comunità allo stesso livello. Si arrivava anche a veri e proprio capovolgimenti, in particolare durante i Saturnali, quando lo schiavo diventava il padrone e quest’ultimo serviva gli schiavi.

Anche l’origine del nome non è del tutto chiara, ma è da rintracciare questa volta nel mondo cristiano.

Probabilmente derivante dal termine latino carnem levare ovvero ‘eliminare la carne’, la locuzione si riferirebbe al banchetto che si teneva l’ultimo giorno di Carnevale prima dell’inizio del periodo di digiuno e di astinenza della Quaresima. In questo modo il Carnevale, essendo legato a una festività mobile come la Pasqua, non ha giorni fissi durante l’anno, ma le festività ricorrono in tutto il mondo ogni anno tra il mese di febbraio e quello di marzo.

A questa festività non sono stati legati esclusivamente motivi religiosi. In molte tradizioni è infatti anche il simbolo dell’abbandono dell’inverno per inoltrarsi nel periodo primaverile, un modo quindi per celebrare il risveglio della natura con maschere, travestimenti e carri colorati. Associato quindi alla natura, nei festeggiamenti antichi erano molti i riferimenti ad essa e al ciclo di continuo rinnovamento del cosmo, spesso rappresentato attraverso un finale rogo di un fantoccio, elemento ancora molto presente alla fine delle parate che vediamo attraversare le nostre città nel periodo carnevalesco. Dal punto di vista cristiano è anche simbolo anche di purificazione dalle trasgressioni verificatesi proprio durante la festività.

Festività pagana poi assorbita nella tradizione cristiana, il carnevale è ancora oggi un elemento folcloristico di molte culture. Ma quali sono i Carnevali da vedere almeno una volta nella vita?

Carnevale di Rio

Sembra scontato, ma ovviamente il primo posto non può che aggiudicarselo il suggestivo e spettacolare Carnevale di Rio. L’origine del Carnevale di Rio si attesta intorno agli anni Trenta del XIX secolo, quando la borghesia brasiliana importò in Sudamerica la moda europea dei balli in maschera, in particolare appartenenti all’ambiente parigino. Oggi sono due gli elementi che rendono il Carnevale di Rio ancora più intrigante: il primo è la divisione in Blocos, ovvero “quartieri”, gruppi di persone accomunati dall’appartenenza allo stesso quartiere che festeggiano con costumi e tradizioni differenti: se ne contano più di 100; il secondo è la samba, danza tradizionale brasiliana: durante il Carnevale tutte le scuole di samba di Rio sfilano esibendosi e sfidandosi per le strade della città in una vera e propria competizione. Il carnevale di Rio è sicuramente una delle più grandi feste al mondo a cui assistere almeno una volta nella vita.

Carnevale di Rio

Il Carnevale di Santa Cruz de Tenerife

Per quanto il Carnevale di Rio sia sicuramente il più famoso al mondo, anche il carnevale di Santa Cruz de Tenerife si fa notare per la sua spettacolarità e la sua importanza, attirando ogni anno numerosissimi di turisti da tutto il mondo. La caratteristica principale del Carnevale di Tenerife è la sua bipolarità: un Carnevale “ufficiale” caratterizzato da musica, concerti e sfilate, e uno “di strada”, con giochi, balli e sfilate popolari. Il momento clou di tutti i festeggiamenti è l’elezione della Reina del Carneval. Le ragazze dell’isola si agghindano con sfarzosi e colorati travestimenti per conquistare il titolo di Regina del Carnevale.

Carnevale di Venezia

Questo Carnevale (nell’accezione cattolica) è probabilmente il più antico d’Italia. La prima attestazione scritta risalirebbe infatti al 1269 ed è un editto in cui la festa pubblica cittadina sarebbe stata menzionata. I complessi, eleganti e austeri costumi veneziani sono famosi in tutto il mondo e proprio a quel periodo risalirebbero le botteghe specializzate nella creazione di queste maschere, con l’apice della fama attestatile intorno al Settecento, periodo in cui il Carnevale di Venezia raggiunse il suo massimo splendore. A differenza di molti altri carnevali, quello di Venezia è caratterizzato da molti eventi privati ai quali è necessario iscriversi per la partecipazione. Elegante e rinomato, rimane uno dei più famosi al mondo e può essere anche semplicemente gustato nel suggestivo quadro delle stradine della città sull’acqua.

Altri carnevali

Questi sono solo tre esempi di come il Carnevale venga festeggiato per tutto il mondo ma in realtà sono numerosissimi quelli degni di nota. Dal carnevale di New Orleans a quello di Colonia, dal Carnevale nei Caraibi a quello di Notting Hill, tutti meriterebbero una visita per osservare le peculiarità di ognuno e per farsi avvolgere dal turbinio colorato e festoso di queste giornate. Uno solo il comune denominatore trasversale nello spazio e nel tempo: il divertimento (e qualche simpatica trasgressione).

Arianna Locatelli
Da piccola cercavo l’origine del mio nome perché mi affascinava la storia che c’era dietro. Ancora oggi mi piace conoscere e scoprire storie di cui poi racconto e scrivo. Intanto corro, bevo caffè e pianifico viaggi.

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