Del: 17 Maggio 2022 Di: Angela Perego Commenti: 0
Elezioni 2022, le liste candidate al CNSU

Le elezioni di Ateneo sono ormai alle porte: i seggi apriranno oggi alle 9 e sarà possibile votare sino alle 18; lo stesso accadrà domani, mentre giovedì la fascia oraria andrà dalle 9 alle 14. È importante ricordare che in questi giorni saremo chiamati a votare non solo per l’elezione dei rappresentanti di Ateneo, all’interno degli organi centrali, dei Consigli dei Dipartimenti e dei Comitati di Direzione delle Facoltà e Scuole, ma anche per il Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari (CNSU).

Si tratta di un importante organo consultivo del Ministero dell’Università e della Ricerca, composto di: 28 membri eletti tra gli studenti iscritti a corsi di laurea triennale, magistrale, magistrale a ciclo unico o di precedenti ordinamenti; un componente eletto tra gli iscritti ai corsi di specializzazione del vecchio e nuovo ordinamento; un componente eletto tra gli iscritti ai corsi di dottorato di ricerca del vecchio e nuovo ordinamento. Le elezioni per la nomina dei componenti avvengono ogni tre anni in tutti gli Atenei d’Italia, raggruppati in quattro distretti territoriali, tra cui quello comprendente le Regioni Piemonte, Lombardia e Liguria, per cui saremo chiamati a votare noi studentesse e studenti della Statale.

L’importanza di questo organo è legata al fatto che si occupa di formulare pareri e proposte al MUR su Diritto allo Studio, didattica, criteri per l’assegnazione del Fondo di Finanziamento Ordinario etc., presentando anche al Ministero una relazione sulla condizione studentesca universitaria.

La sua vicinanza al Ministero consente dunque alle studentesse e agli studenti che lo compongono di incidere sulle scelte compiute dal Governo rispetto al mondo universitario.

Le votazioni per il CNSU avverranno su supporto cartaceo, barrando il simbolo della lista preferita e scrivendo poi il nome della candidata o del candidato che si intende eleggere. Vista la centralità di quest’organo e l’importanza di esercitare anche in questo caso un voto consapevole, riportiamo di seguito i principali punti dei programmi delle liste candidate per la rappresentanza degli studenti iscritti ai diversi corsi di laurea.


Obiettivo Studenti – Lista Aperta – Ateneo Studenti

Per quanto riguarda il Diritto allo Studio, la lista fa notare come siano aumentati gli importi delle borse di studio e siano stati ampliati i requisiti di reddito, ma come i fondi dello Stato non siano sufficienti a garantire un’adeguata copertura. Si chiede allora di investire altri 500 milioni e di istituire un’unica piattaforma online per presentare domanda di accesso ai benefici del Diritto allo Studio. Un altro importante punto del programma attiene alla didattica: l’idea alla base delle proposte avanzate è che non vi è conoscenza fuori da una trama di rapporti, per cui si vuole integrare le modalità tradizionali con le possibilità offerte dalla tecnologia. Inoltre, si intende utilizzare i fondi derivanti dal PNRR per ampliare e riqualificare gli spazi pensati per la didattica e si ritiene necessario incrementare la spesa per assumere un numero di docenti adeguato alle esigenze degli studenti. Si vuole anche concedere più libertà nella formulazione dei piani di studio dei corsi di laurea, oltre che semplificare l’iter per la costituzione di accordi per l’erogazione di Double Degrees e incentivare l’accesso a percorsi di Minor Degree. Rispetto all’internazionalizzazione, la lista propone di snellire il processo di conversione dei crediti conseguiti all’estero per assicurare la convalidazione dei piani di studio e di istituire una rete universitaria di Tutor Erasmus, composta dagli studenti tornati dall’estero per aiutare gli studenti in uscita e in entrata. La lista si è focalizzata anche su alcune criticità riguardanti il FFO, cioè il Fondo di Finanziamento Ordinario: si tratta della principale risorsa economica degli Atenei e viene assegnato secondo una quota base e una premiale. Si chiede di incrementare la quota base e di fare sì che, per quanto riguarda quella premiale, un peso maggiore venga attribuito alla qualità della didattica. Si propone poi di allineare il limite della No Tax Area ai requisiti del DSU, arrivando a 24.000 euro di ISEE, e di tutelare gli studenti con ISEE fino a 50.000 euro tramite la previsione di un valore massimo nazionale delle tasse universitarie. Rispettoall’accesso all’insegnamento, si fa presente la necessità di unaprogrammazione delle immissioni in ruolo per garantire concorsi a cadenza annuale, rendendo possibile l’iscrizione a diverse classi di concorso. Si sottolinea anche come il governo intenda riformare il sistema attraverso il conseguimento di 30 CFU in discipline psico-pedagogiche e 30 CFU di tirocinio, per cui si richiede l’adozione di un sistema che possa tutelare chi ha già sostenuto i 24 CFU attualmente richiesti e gli insegnanti precari che hanno già svolto servizio. Guardando poi alla peculiare situazione del CdL in Medicina, si evidenza la necessità di stabilire non più di due date all’anno per lo svolgimento del TOLC, in modo da assicurare un livello di difficoltà analogo tra le prove, e che venga rimossa la frequenza obbligatoria laddove presente, essendo la frequenza delle lezioni spesso incompatibile con quella nei reparti o con lo studio.

Unione degli Universitari (UDU) – La Terna Sinistrorsa – Uni+

Per quanto riguarda il Diritto allo Studio, la lista ritiene che l’Università debba essere gratuita e sottolinea come le tasse universitarie abbiano registrato negli anni un costante aumento, trasformandosi da un contributo studentesco ad una tassa di sostentamento degli Atenei. Si propone per questo motivo l’innalzamento della No Tax Area a 30.000 euro di ISEE e la previsione di una fascia calmierata fino a 50.000 euro, oltre che l’eliminazione delle maggiorazioni di contribuzione per fuori corso e internazionali e l’abrogazione della categoria degli studenti meritevoli e non meritevoli. Si chiede anche lo stanziamento dei fondi necessari alla reale copertura di tutte le borse di studio, l’abolizione totale dell’indice ISPE tra i requisiti di reddito necessari e un innalzamento della soglia ISEE per l’accesso fino a 30.000 euro. Dal punto di vista della didattica, si chiede una sua revisione organica,volta al superamento dell’insegnamento meramente frontale, e che la didattica mista e le registrazioni delle lezioni continuino ad essere mantenute, per consentire la partecipazione al mondo accademico anche degli studenti con particolari esigenze. Un altro punto fondamentale riguarda il benessere psicologico della popolazione studentesca. Si intende uniformare gli Sportelli di Assistenza Psicologica degli Atenei in tutto il territorio nazionale, attraverso la creazione di un modello unico e l’aumento dei fondi, oltre che creare percorsi di prevenzione e sensibilizzazione sul tema del benessere psichico. Si vuole inoltre un’Università inclusiva, sostenibile e aperta: si chiede dunque l’inserimento di sportelli di denuncia e supporto in caso di discriminazione all’interno degli spazi universitari; la riconversione e l’efficientamento degli edifici, una rivoluzione della mobilità che consenta ad ogni componente della comunità studentesca di raggiungere la propria sede in modo sostenibile ed economico, nonché l’introduzione di dispenser per l’acqua; un’inversione dell’attuale tendenza che sta rendendo l’Università sempre più elitaria e sempre meno pubblica, anche a causa della presenza dei numeri chiusi: serve un aumento del corpo docenti e si deve mettere gli Atenei nelle condizioni di riqualificare le attuali strutture, nonché di crearne di nuove in grado di accogliere un numero sempre maggiore di matricole. Per quanto riguarda la situazione di studentesse e studenti fuorisede, si chiede che possa essere prevista una specifica legge che consenta di individuare un secondo medicodi base in ragione dello status di fuorisede, vincolato al domicilio di studio, e si chiedeche sia garantita la possibilità del voto a distanza. Si vorrebbe inoltre la stesura di un manifesto contenente linee guida per poter rendere le città realmente universitarie, garantendo spazi da poter eventualmente autogestire, una serie diservizi gratuiti e una calmierazione nazionale del mercato degli affitti per gli studenti universitari.

Azione Universitaria

In merito al Diritto allo Studio, si chiede di uniformare le modalità di erogazione delle borse di studio, di porre fine alle disparità presenti tra le varie Regioni e alla discriminazione degli studenti con carriere pregresse, oltre che un potenziamento dei servizi di welfare studentesco (presidi medici negli Atenei e sussidi per gli spostamenti per i fuori sede lontani dalla città di residenza). Serve inoltre un potenziamento dei servizi di sostegno agli studenti con disabilità e un monitoraggio nell’abbattimento delle barriere architettoniche negli Atenei. Per quanto riguarda la didattica, si chiede che venga resa più interattiva, permettendo ai neo-laureati di essere subito spendibili nel mondo del lavoro. Si vorrebbe inoltre un potenziamento dei corsi in lingua inglese, così da rendere gli studenti competitivi con i pari età del resto dei Paesi europei sul mercato nazionale ed internazionale. Si vuole inoltre un potenziamento dei servizi di e-learning, senza che diventino sostitutivi della didattica in presenza. Nell’ambito dell’internazionalizzazione, si chiede un ampliamento delle possibilità di mobilità internazionale che siano concretamente formative e non ostacolate da piani di studio incompatibili, oltre che un adeguamento delle carriere accademiche degli studenti italiani a quelle dei maggiori centri d’Europa e del mondo. Rispetto all’ingresso in Università, si chiede un meccanismo di selezione che renda i maturandi consapevoli del percorso che stanno scegliendo, oltre che percorsi di orientamento che partano già dalla formazione superiore, attraverso corsi pomeridiani e prove di selezione. Un altro punto fondamentale riguarda l’accesso al mondo del lavoro, con un potenziamento dei fondi premiali per le Università che erogano percorsi di laurea che consentano ai neo-laureati di essere subito assunti e che offrano sportelli di placement efficienti. Un altro tema trattato è quello della sostenibilità: si chiede che le Università diventino poli di produzione energetica verde e che siano previsti incentivi per gli Atenei che riescano a soddisfare almeno il 20% del consumo energetico con pannelli e collettori solari installati in loco.

Studenti Indipendenti – LINK

Rispetto al Diritto allo Studio, la lista intende costruire un’Università totalmente gratuita a carico della fiscalità generale, non come servizio, bensì come diritto fondamentale per l’intera comunità studentesca. Per raggiungere questo obiettivo si propone un innalzamento della No Tax Area a 30.000 euro di ISEE e una fascia di tassazione calmierata sino a 60.000 euro. Si chiede anche l’introduzione di un reddito di formazione, affinchè l’Università sia accessibile senza distinzioni economiche, lavorando all’innalzamento della soglia ISEE per richiedere la borsa di studio a 30.000 euro, nonché l’eliminazione del criterio ISPE. Servono inoltre incentivi per alloggi, mense, trasporti, assistenza sanitaria e digital device, nonché, in generale, il raggiungimento di un sistema di tassazione e di Diritto allo Studio che permetta di studiare senza essere costretti a lavorare per pagare gli studi. Per quanto riguarda la didattica, si punta a modalità incentrate sull’interazione con i docenti e sulla discussione e rielaborazione dei contenuti, nonché all’introduzione di appelli straordinari e della carriera part-time per studenti lavoratori. La lista ritiene necessaria anche una modifica dei criteri ANVUR per uniformare i finanziamenti e le prestazioni di tutti gli Atenei d’Italia. Rispetto all’internazionalizzazione, si propone l’erogazione di borse di studio proporzionate al costo medio della vita dei Paesi ospitanti, un aumento delle borse Erasmus e un ampliamento delle mete a disposizione, non solo in Europa ma anche in tutti i continenti extraeuropei. Si vuole un’Università sicura e attraversabile, che sia luogo di formazione sicuro per ogni soggettività che lo attraversa: l’obiettivo è quello di distruggere l’etica patriarcale, competitiva ed alienante a partire dalle Università stesse e in particolare dalle prescrizioni di genere, tramite la realizzazione di bagni unisex/agender, l’utilizzo di un linguaggio neutro inclusivo, una medicina non eteronormata e l’introduzione della carriera alias inclusiva. La lista lavora anche alla costruzione di un’Università della cura, portando avanti battaglie per decostruire l’idea di un’Università meritocratica, che finge di premiare pochi punendo molti e che ha fortemente gravato sulla salute mentale della comunità studentesca. Si chiede allora l’istituzione in tutti gli Atenei e l’implementazione di un Servizio di Aiuto Psicologico, una mappatura di questi servizi, l’istituzione di gruppi di mutuo-aiuto e l’introduzione della figura dello Psicologo di base all’interno del SSN. Si ritiene inoltre necessaria la costruzione di un’Università ecologica, con Atenei ad impatto ambientale zero e una didattica priva di ingerenze da parte di aziende inquinanti, che favorisca lo studio e la ricerca di fonti energetiche sostenibili. Si chiede a questo scopo anche il raggiungimento di una mobilità sostenibile e gratuita, un ampliamento degli spazi verdi nei campus universitari, la distribuzione di borracce gratuite e l’aumento dei dispenser di acqua negli Atenei.

Primavera degli studenti – UniSì – La svolta – Run – Team-Su Genova

Per quanto attiene al Diritto allo Studio, si propone una tassazione progressiva quanto più possibile uniformata tra gli Atenei, andando a intervenire su quelle realtà in cui la progressività è minima o solo apparente, e l’allargamento della No Tax Area fino a 30.000 euro di ISEE. In considerazione del prezzo elevato e in costante aumento dei testi universitari, soprattutto per alcuni CdL, si richiede inoltre una maggiore digitalizzazione degli strumenti per la didattica. Si ritiene necessario anche introdurre abbonamenti dei mezzi pubblici a prezzo scontato per la popolazione universitaria, essendo insufficiente la loro introduzione solo per giovani under: serve infatti una maggiore attenzione a quello che è l’universo dei giovani studenti e studentesse universitari. Sul tema della didattica si vuole incentivare l’introduzione di una didattica digitale integrata, modello innovativo che può essere ottenuto unendo alla dimensione fondamentale della presenza i progressi fatti durante l’emergenza sanitaria, anche a livello di formazione del corpo docente. Si ritiene però necessario il mantenimento delle registrazioni asincrone per le categorie fragili, nonché per la popolazione lavoratrice e pendolare. Si vuole costruire, inoltre, un’Università maggiormente inclusiva, andando a snellire le procedure per l’ottenimento della carriera alias, così da superare definitivamente ogni retaggio anacronistico e da permettere a chiunque di accedervi in maniera efficiente. Si punta inoltre alla previsione di almeno un bagno gender free in ogni Ateneo. Un altro punto centrale riguarda la condizione dei fuori sede, cui spesso viene negato il diritto di voto, trovandosi a studiare in una città diversa da quella in cui hanno la residenza. Si ritiene inaccettabile che si possa votare dall’estero ma non dalla città nella quale si studia, per cui si chiede che sia garantita la possibilità del voto a distanza. Fondamentale è anche il tema del supporto psicologico, dal momento che si proviene da due anni di pandemia che hanno segnato non solo la qualità della didattica, ma anche e soprattutto tutto ciò che è la solidità richiesta da un percorso accademico: l’Università, infatti, garantisce un’autonomia nell’organizzare la propria carriera e i propri esami, con pro e contro venuti a galla durante la pandemia. Si deve allora garantire un supporto psicologico attraverso proposte più efficaci rispetto al semplice bonus psicologo, che non rappresenterebbe un investimento strutturale. Si richiede inoltre la proroga dell’anno accademico, che dovrebbe essere garantita almeno fino alla conclusione del percorso di chi ha sofferto questi due anni di emergenza sanitaria. Per quanto riguarda legge sulla doppia laurea e tirocini, la lista ritiene necessario mantenere sempre alta l’attenzione per impedire il verificarsi di episodi quali tirocini sottopagati o folli competenze richieste alla popolazione neolaureata, e si vuole vigilare che la misura della doppia laurea rimanga a vantaggio della comunità studentesca, garantendo che non sia accessibile solo a famiglie benestanti.

Unilab Svoltastudenti – La Students’ Union italiana

Per quanto riguarda il Diritto allo Studio, si propone un innalzamento della No Tax Area ad almeno 30.000 euro di ISEE, una indicizzazione automatica dell’importo delle borse di studio al costo della vita, nonché maggiori incentivi per il merito accademico, sportivo, artistico o culturale, sotto forma di riduzione delle tasse o di contributi economici. Rispetto alla didattica, la volontà è quella di introdurre nuovi metodi di apprendimento, utilizzando anche le nuove tecnologie introdotte negli ultimi anni, passando dalla Didattica a Distanza (DAD) alla Didattica Integrale Digitale (DID). Inoltre, si vorrebbe incentivare l’adozione di curricula multidisciplinari, introducendo la possibilità di prendere una laurea “parziale” in un’altra disciplina, sostenendo un semestre di un altro corso di studi. Per quanto attiene all’accesso al mondo del lavoro, si vuole una uniformazione degli stage con retribuzione obbligatoria dei tirocini, una riduzione della burocrazia per l’accesso ad essi e una semplificazione della collaborazione tra aziende e Università, incentivando anche la possibilità della tesi o dottorato in azienda, oltre che corsi gratuiti per imparare a muoversi nel sistema fiscale italiano. Si ritiene utile l’aumento dei laboratori e delle simulazioni di situazioni realistiche che si affronteranno una volta concluso il corso di studi, oltre che una maggiore collaborazione con il mondo delle aziende. Altro punto centrale è quello dell’internazionalizzazione, per cui si propone di introdurre più posti per l’Erasmus+ e un adeguamento maggiore degli importi delle borse di studio al costo della vita nei Paesi ospitanti. Si chiede inoltre di appaiare ogni studente “outgoing” a uno studente “buddy” dell’Università ospitante, che fornisca supporto al primo, nonché di creare un portale di case o stanze “certificate” da parte delle Università, per agevolare gli studenti nella ricerca di un alloggio. Un’altra proposta riguarda il cd. I-rasmus, cioè una piattaforma analoga a quella del programma Erasmus che consenta la mobilità degli studenti su scala nazionale. Sul tema parità di genere e diritti della comunità LGBTQIA+, si chiede di adottare strategie atte a sensibilizzare gli studenti fino all’ottenimento della parità di genere nei corsi universitari, di introdurre un corso di educazione Civica e le carriere alias, nonché di vendere negli Atenei gli assorbenti da un prezzo agevolato. Per la sostenibilità si propone l’installazione di distributori dell’acqua e di pannelli solari, il finanziamento di nuove costruzioni a impatto zero, l’ottimizzazione del riscaldamento e dell’illuminazione, nonché la realizzazione di infrastrutture per favorire la micro-mobilità e la mobilità sostenibile.

Angela Perego
Matricola presso la facoltà di Giurisprudenza, “da grande” non voglio fare l’avvocato. Nel tempo libero amo leggere e provare a fissare i miei pensieri sulla carta.

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