
Durante il corso della Storia sono vissute miliardi e miliardi di persone e questo ha comportato l’esistenza di un numero di cognomi esorbitante. Nonostante ciò, il cognome “Hitler” è quello che ha la peggior fama della Storia. Tuttavia, non bisogna dimenticare che un cognome non descrive il pensiero e le azioni di un singolo individuo, bensì la storia di un’intera famiglia. Il padre di Adolf Hitler, Alois Schicklgruber, sposò Klara Pölzl dopo essere rimasto vedovo per ben due volte. Da questa unione nacquero sei figli, ma solo due (Adolf e Paula) raggiunsero l’età adulta. Non essendo il suo primo matrimonio, Adolf ebbe altri due fratelli acquisiti, Angela e Alois Junior.
Si possono trovare indizi sull’infanzia del dittatore nel saggio autobiografico Mein Kampf.
Si capisce che egli era molto legato alla madre Klara, la quale ha un ruolo importante nel libro. Non si può dire la stessa cosa dei fratelli, infatti l’unica ad essere nominata fra loro è Angela. Avendo vissuto in un nucleo familiare ciò è strano, proviamo quindi a percorrere, ad a uno a uno, la storia dei fratelli del dittatore che ha compiuto uno dei più grandi massacri della Storia.
Alois Junior Hitler nacque nel 1882, quando i genitori (Alois e la sua seconda moglie, Franziska Matzelsberger) non erano ancora sposati. Dopo il matrimonio fu riconosciuto legalmente dal padre e l’anno dopo nacque sua sorella minore, Angela. Poco dopo aver avuto la secondogenita la madre morì e quasi subito il padre si sposò con Klara Pölz, sua domestica e amante. Ebbe un rapporto tumultuoso sia col padre, che lo picchiava, che con la matrigna, che stravedeva solo per il figlio naturale Adolf.

Era portato per gli studi tecnici scientifici e il padre avrebbe voluto pagargli gli studi per diventare un ingegnere, ma il destino gli riservò un futuro diverso. Invece di continuare gli studi, dopo la scuola si iscrisse ad un apprendistato e dopo averlo concluso iniziò un periodo di illegalità. Venne infatti condannato a cinque mesi per furto, e due anni dopo dovette fare altri otto mesi di detenzione.
Si pensava che avesse trovato la quiete nel 1909, dopo essersi sposato ed aver avuto un figlio, ma non si dimostrò come un marito esemplare. Era alcolizzato ed era violento con la moglie e il figlio. Ad un certo punto si risposò con un’altra donna mentre era ancora sposato e fu per questo accusato e processato per bigamia, ma le accuse decaddero grazie all’aiuto della prima moglie. Il 3 agosto 1926 si unì al NSDAP, il precursore del partito nazista, per poi lasciarlo appena un anno dopo. Una sua grande stranezza furono i suoi affari, andati bene durante la Grande Depressione, per poi crollare quando l’economia diede segni di ripresa.
Non si sa con precisione cosa fece durante la Seconda Guerra mondiale, ma nei suoi ultimi anni fece una vita tranquilla con la sua seconda famiglia ad Amburgo (modificando il suo cognome, da Hitler a Hiller), dove morì nel 1956.
Angela Franziska Johanna fu la sorella minore di Alois Junior, nacque nel 1883 e forse fra i fratelli fu quella che ebbe l’infanzia più serena. Era più legata alla matrigna rispetto al fratello maggiore, aveva un ottimo rapporto con il fratellastro Adolf ed il suo matrimonio, almeno all’inizio, era sereno. Nonostante tutte le buone promesse, Angela dovette affrontare momenti molto duri nel primo decennio del Novecento, siccome perse in date vicine la matrigna, il padre e il giovane marito. Dopo la fine della Prima Guerra mondiale gestì una mensa per studenti ebrei, cosa che la discosta con forza dalle ideologie del fratellastro. Secondo un esperto della famiglia Hitler, Walter Charles Langer, Angela si comportava in questo modo:

Alcuni dei nostri informatori l’hanno conosciuta durante questo periodo e riferiscono che nei disordini studenteschi Angela ha difeso gli studenti ebrei dagli attacchi e in diverse occasioni ha picchiato gli studenti ariani allontanandoli dalla sala da pranzo con un bastone. È una persona piuttosto corpulenta, forte, contadina, che è ben in grado di prendere parte attiva.
In quegli anni Angela non ebbe contatti con il fratellastro, finché non la cercò nel 1919. Da quel momento ci fu un cambiamento nella vita di Angela, siccome lavorò per lui come governante. Angela gestiva sia per sé sia per il fratellastro Adolf i rapporti con la famiglia, quest’ultimo apprezzava particolarmente ciò, siccome non voleva interessarsene personalmente. Tuttavia, la sua vita fu colpita da altre disgrazie, come il suicidio della figlia Geli Raubal (che scosse anche lo zio Hitler, il quale si pensa avesse anche una relazione con la nipote) e del nuovo marito, avvenuto dopo la sconfitta tedesca del 1945. Dopo la fine della guerra Angela difese sempre il suo fratellastro: «Impossibile che Adolf avesse pensato ai campi di concentramento». Questo fino alla morte, avvenuta a causa di un ictus nel 1949.
Paula Hitler, ultima figlia di Alois Schicklgruber, nacque nel 1986. Ebbe un’infanzia non rosea a causa della severità del padre, dei continui scherzi del fratello Adolf e dell’essere rimasta orfana a soli undici anni. Dopo la morte dei genitori, paradossalmente, i fratelli Hitler ebbero un periodo sereno grazie ai sussidi statali che permettevano agli orfani di compiere gli studi, a patto che si studiasse fino ai ventiquattro anni.

Paula, dopo che Adolf decise di non utilizzare più i sussidi statali, come la sorellastra Angela non vide il fratello per molto tempo e quando lo rivide non ci fu molto sentimentalismo a causa della freddezza di lui. Hitler invitava la sua famiglia ai raduni del Partito nazionalsocialista, ma allo stesso tempo vietò ai componenti di essa di iscriversi al partito nazista, egli non voleva che i suoi parenti raggiungessero le alte sfere del partito. Dal 1936 il fratello suggerì a Paula di utilizzare il cognome “Wolff”, in modo da non poter essere associata a un uomo con una così grande popolarità politica.
Sulla sua vita privata si sa poco a causa della sua riservatezza, probabilmente ebbe un fidanzato ebreo, che il fratello fece allontanare, per poi fidanzarsi con un prestigioso medico austriaco, Erwin Jekelius. Non ebbe fortuna neanche con lui, siccome pure in questo caso il fratello si oppose alla relazione, finì coscritto da quest’ultimo e alla fine venne arrestato dai soldati dell’Armata Rossa durante un tentativo di fuga. Venne condannato a venticinque anni di lavori forzati nei gulag, ma morì nel 1952 per un tumore.
Dopo la guerra ebbe una vita molto tranquilla, riprese il suo cognome originale e visse grazie ad un sussidio sociale fino al 1960, anno in cui morì a causa di un tumore. Difese sempre suo fratello dai servizi segreti alleati, come la sua sorellastra Angela.
Non credo che mio fratello abbia ordinato i crimini commessi contro innumerevoli persone nei campi di concentramento. Devo parlare bene di lui, è mio fratello. Non può più difendersi.
Con la morte di Paula fu la fine dell’era dei parenti che mantennero comunque il cognome Hitler, nonostante le atrocità che avesse commesso il dittatore durante la guerra. I figli e la discendenza di Alois Junior e Angela hanno infatti cambiato cognome.
Se si esamina il comportamento dei fratelli di Hitler, risultano delle dinamiche familiari piuttosto comuni.
Il fratello maggiore, Alois Junior, avrebbe potuto avere un avvenire brillante grazie alla sua intelligenza, ma il poco affetto (e l’essere picchiato dal padre) lo ha portato sulla cattiva strada, seguendo perfettamente le orme di suo padre (picchiando moglie e figlio) e divenendo un alcolizzato. Il comportamento delle sorelle invece non è stato scontato, ma segue anch’esso una dinamica familiare abbastanza comune, cioè difendere un parente nonostante abbia sbagliato su tutta la linea, e farlo fino alla fine.