L’intelligenza artificiale utilizza le sue potenzialità per poter preservare la salute dei coralli, ma cosa fa essa nello specifico?
Prima di trattare nello specifico dei coralli, è doveroso definire il significato di intelligenza artificiale.
Essa, nota come IA, è l’abilità di una macchina di mostrare capacità umane quali il ragionamento, l’apprendimento, la pianificazione e la creatività, permettendo ai sistemi di capire il proprio ambiente, mettersi in relazione con quello che percepisce e risolvere problemi, agendo verso un obiettivo specifico. Non dobbiamo immaginare l’IA come uno strumento accessibile solo agli scienziati. Essa è accessibile a tutti tramite servizi che vengono dati per scontati, soprattutto ai giovani, come motori di ricerca, traduttori automatici e sistemi di riconoscimento facciale e vocale.
La presenza del corallo è fondamentale per la salute dei mari. Essi sono rifugi, vivai e riserve di cibo per moltissime creature acquatiche, che spaziano dalle alghe agli squali. La quantità e la varietà dei pesci rappresentano degli importanti indicatori per la salute generale della barriera corallina, che deve essere sempre monitorata.
Questo lavoro spetta solitamente a sommozzatori che effettuano manualmente riprese video e fotografie, ma la loro attività possiede degli svantaggi. Per quanto possano essere competenti, essi possono interferire con il comportamento delle specie marine e influenzare involontariamente i risultati del monitoraggio, inoltre il tempo sott’acqua è limitato alla durata di 30 minuti.
L’intelligenza artificiale approda quindi nell’ambito della salute dei coralli, cercando di eliminare gli inconvenienti che porta l’attività umana.
L’intelligenza artificiale, nel campo dei coralli, si divide in due aree di studi: sonoro e visivo.
La prima ha imparato a distinguere le barriere coralline in salute da quelle degradate in base al loro “canto”, ovvero al panorama sonoro generato dai pesci e dagli invertebrati che vi abitano. Per rendere idonea l’IA a questa funzione i ricercatori hanno usato le registrazioni audio realizzate in Indonesia dal Mars Coral Reef Restoration Project, L’algoritmo è stato poi messo alla prova con nuove registrazioni, dimostrando di saper riconoscere le barriere coralline in salute nel 92% dei casi.
Lo studio delle barriere coralline tramite il suono possiede due grandi vantaggi.
Il primo è l’ampiezza delle indagini. Con il suono non si pone il problema della notte o dei nascondigli delle creature marine (limite non di poco conto nelle indagini visive). Il secondo è il minor costo abbinato alla maggior praticità. È più semplice e meno costoso calare un idrofono sott’acqua e lasciarlo nei pressi della barriera corallina, piuttosto che avere esperti subacquei visitare più volte la barriera corallina per monitorarla.
Lo studio visivo dei coralli viene invece compiuto da CORaiL, un progetto iniziato a maggio 2019 su una barriera corallina dell’isola di Pangatalan, nelle Filippine. L’obiettivo degli ingegneri che lavorano a questo progetto è quello di aiutare i ricercatori a ripristinare e integrare la barriera corallina esistente.
Una loro creazione è una piattaforma di cemento costruita sui fondali che fa da sostegno ai frammenti di corallo instabili incorporando gli organismi che man mano si espanderanno, andando a ricreare un habitat ibrido per la vita dei pesci e delle specie marine.
Negli abissi sono state posizionate in modo strategico le videocamere subacquee ‘intelligenti‘, che permettono di rilevare e fotografare i pesci al loro passaggio. Il sistema impiega l’intelligenza artificiale per contare e classificare le specie marine, i dati vengono poi inviati in superficie per essere analizzati e per individuare in tempo reale la salute dei coralli.
In questo modo i ricercatori possono prendere decisioni basate su dati molto precisi.
L’intelligenza artificiale ha fatto innumerevoli progressi negli ultimi anni grazie allo sviluppo tecnologico ed essa ha come fine di farci godere la più alta qualità della vita possibile.
La salute della barriera corallina ha un ruolo fondamentale perché permette a molte creature marine di vivere bene e in abbondanza e la Terra (essendo un pianeta che vive tramite ecosistemi interconnessi) tramite ciò può guadagnare solo benefici. Prima di vedere la barriera corallina come una mera attrazione turistica o come materiale per fare gioielli è opportuno riflettere sulla sua vera funzione.