Del: 10 Settembre 2022 Di: Gabriele Benizio Scotti Commenti: 0
Musiracconti. Musica per quando si è in viaggio

Il 10 di ogni mese, la prima rubrica di racconti che suggerisce musica per ogni situazione. Oggi, quattro consigli per quando si è in viaggio.


Forse siamo un po’ in ritardo per questo vero? Però perché no, potrà essere esservi utile per l’anno prossimo. Alla fine arriverà quel momento dell’anno in cui dovrete stare in macchina o in treno per ore ed ore, con affianco i vostri amici o i vostri genitori che parlano di cose noiose facendo sembrare il viaggio verso la vostra destinazione interminabile. Ecco dunque la colonna sonora perfetta per ogni tipo di viaggio, per trascorrere la durata del tragitto in un battibaleno.


John Fahey, Days Have Gone By

Generi: american primitivism


Sei in macchina annoiato e in più quelle tortuose stradine di montagna ti stanno rivoltando lo stomaco come un calzino. Beh, a dire il vero questo non sorprende affatto, stai sentendo quel pop generico che passano su RTL che tanto piace a tua madre, è naturale! Ogni luogo ha la sua musica e la montagna non fa eccezione. Lasciati trasportare tra il dolce suono dei campi e dei pascoli che descrive la chitarra acustica del buon John Fahey. La montagna tutt’a un tratto non è più quel luogo triste in cui siete obbligati ad andare mentre i vostri amici sono a divertirsi al mare, ma diventa un luogo di pace e serenità rigenerante. Il paesaggio che scorre fuori dal finestrino coincide al 100% a ciò che scorre nelle vostre orecchie, una montagna si staglia nel cielo, ed è quella su cui andavate a sciare quando eri bambino, una dolce nostalgia avvolge il viaggio che è già finito da 10 minuti e nemmeno ti sei accorto, tanto eri preso con questo fantastico album. Consigliato per i viaggi in montagna.


Pavement, Slanted and Enchanted

Generi: indie rock


Ma un viaggio non è solo noia, un viaggio è anche speranza, amicizia, divertimento, malinconia e tante altre emozioni. Come ci sono tanti paesaggi diversi che si susseguono in un viaggio, ci sono anche tante emozioni che fanno la stessa cosa. Ed ecco un disco che racchiude tutte queste cose. Siete in viaggio che ridete e poi vi ricordate quella cosa, vi manca quella cosa, chi eravate quando avete fatto quella cosa, sospirate, ma ecco che un cartello buffo attira la vostra attenzione e ridete, ma subito dopo un tramonto vi rigetta in quella fine malinconia provata prima.

Le distese pianeggianti all’orizzonte ad un certo punto cambiano colore, diventano blu, solo che poi vi ricordate che la vostra coscienza non si attiva con le retine e realizzate che quello è il mare. Siete arrivati. Dopo un tortuoso viaggio, sfaccettato e colmo di stati d’animo diversi che si susseguono con quella forza che solo la gioventù conosce. La stessa gioventù che ha lasciato a casa le valigie…
Consigliato per i viaggi al mare con gli amici.


Solid space, Space Museum

Generi: minimal-synth


Ora di viaggiare in aereo, l’ansia sale. Quella macchina infernale che porta il nome d’aeroporto di certo non aiuta. Un bel modo per non aver paura dell’aereo e viaggiare con la mente ancora oltre, nello spazio. Allora è il momento giusto per catapultarsi al di là dell’esosfera. Nello spazio non puoi cadere, come fai ad aver paura? Il tuo volo di linea sta volando oltre le nuvole, vedi passarti a fianco asteroidi, pianeti, stelle, nebulose e tante altre belle cose. Il potere della musica fa questo ed altro. Ma il tuo viaggio intergalattico sta per concludersi, ecco che stai attraccando la tua navicella spaziale al porto intergalattico di un pianeta situato su una delle spirali di Andromeda. Esci e vedi che il porto è pieno di gente. Complimenti! Hai scoperto l’esistenza di vita extraterrestre. Consigliato per i viaggi in aereo.


Hüsker dü, New Day Rising

Generi: hardcore punk; post-hardcore


Ma i viaggi sono qualcosa che non deve necessariamente avere una meta o una fine. I viaggi sono anche un percorso alla cieca senza alcuna destinazione. Dove viaggi, scopri, conosci non solo ciò che è attorno a te, ma nuovi parti di te stesso. Un viaggio che è un turbinio di avventure, sensazioni e stati d’animo. Un viaggio che è in realtà al centro di te stesso, per conoscerti, per capirti meglio. E dentro di te è tutto un caos informe di sensazioni, di parti che si incastrano così come nelle valli cui stai passando a fianco si incastrano tra i monti. E mentre passi mari, colline, laghi, fiumi, fai il tuo giro del mondo, la musica sotto cambia col cambiare del paesaggio e tutto un susseguirsi di nuovi scenari da ovunque tu lo guardi. E quando la notte vi fermate è giunto il momento di riposarvi. Domani si andrà non so dove ma il viaggio continua e si ripete, come in un sogno ricorrente. Consigliato per i viaggi senza meta.

Gabriele Benizio Scotti
Studente di filosofia, appassionato di musica, cinema, videogiochi e letteratura. Mi piace scrivere di queste tematiche e approfondirle il più possibile.

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