Del: 14 Novembre 2022 Di: Martina Vercoli Commenti: 0
Youth Exchange, viaggiare gratis grazie all’UE

Dopo aver scoperto il mondo del Volontariato Europeo, è arrivato il momento di scoprire un altro dispositivo di Mobilità Europea che permette ai giovani cittadini europei (e non solo) di viaggiare gratuitamente, avendo la possibilità di incontrare ragazzi e ragazze provenienti da diversi paesi dell’Europa e del mondo.

Se da una parte il Volontariato Europeo è un impegno a lungo termine, gli Youth Exchange, o meglio gli Scambi Giovanili, hanno una durata decisamente minore.

Infatti, la durata varia dai 5 ai 21 giorni; solitamente però, non superano i 10 giorni. Dunque, la breve durata rende più facile la partecipazione dei giovani che, frequentando l’università, non possiedono, oltre che una grande quantità di tempo disponibile, un budget alto da dedicare ai viaggi, ma desiderano comunque immergersi in ambienti multiculturali e vivere nuove esperienze.

Ma che cos’è uno Youth Exchange? Si tratta di progetti a breve termine facenti parte del programma Erasmus+. Quest’ultimo è il programma dell’UE per l’istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport in Europa. Gli scambi giovanili hanno lo scopo ultimo di incoraggiare la mobilità giovanile e l’apprendimento del dialogo interculturale. I ragazzi si trovano a vivere nella stessa struttura (solitamente si tratta di ostelli o residence), con giovani che provengono da Paesi differenti, condividendo ogni momento della giornata e svolgendo numerose attività di vario tipo. Ogni progetto ha il suo tema, che funge da motore dello scambio e sul quale si concentreranno la maggior parte delle attività che si svolgeranno.

Ambiente, diritti umani, salute, imprenditorialità, integrazione e sport sono solo alcuni dei temi che possono essere affrontati durante uno Youth Exchange.

Risulta possibile, in questo modo, scoprire le differenze fra le varie culture ed acquisire nozioni preziosissime per l’arricchimento del proprio bagaglio culturale e linguistico. Laboratori, dibattiti, giochi di ruolo, attività all’aperto e seminari sono alcune delle molteplici attività che possono essere svolte nel quadro di uno scambio giovanile Europeo.

Gli unici requisiti richiesti per la partecipazione sono la conoscenza base della lingua inglese, solitamente non messa alla prova dalle associazioni che selezionano i giovani partecipanti, ma necessaria per poter partecipare alle attività che si svolgono interamente in lingua inglese, e l’appartenenza alla fascia di età 18-30; solo nel caso del Group Leader, ovvero il portavoce di ogni team nazionale, l’età può eccedere questo intervallo. Certamente risulta cruciale anche nutrire interesse per il tema su cui si baserà progetto.

Per quanto riguarda i costi, come vitto, alloggio e viaggi, questi sono tutti coperti e finanziati dall’Unione Europea fino ad un tetto massimo, che dipende dalla distanza del luogo dove si svolgerà lo Youth Exchange. Inoltre, vi è anche la preziosa possibilità di partire due giorni prima dell’inizio del progetto o tornare due giorni dopo la fine, ottenendo comunque il rimborso dei costi di trasporto, per poter visitare il luogo dove si svolgerà lo scambio.

Solitamente tutte le informazioni a questo proposito sono contenute in un documento chiamato infopack, da leggere necessariamente prima di confermare la propria partecipazione al progetto.

Nell’infopack sono solitamente illustrate delle informazioni fondamentali, come il programma dello scambio, i paesi partecipanti, il tipo di attività che si svolgeranno, informazioni sul luogo del progetto e su come raggiungerla. La partecipazione è generalmente gratuita. A volte, gli enti promotori dei progetti possono richiedere una piccola quota partecipativa (tra i 10 e i 40 euro) per finanziare la loro attività. Infatti, essendo associazioni senza fini di lucro, necessitano di fondi per continuare le loro attività.

A differenza del Corpo di Solidarietà Europeo, non esiste un portale che racchiuda tutti gli Scambi Giovanili attivi al momento. Infatti, le varie associazioni si avvalgono dei social media per promuovere i vari progetti e cercare giovani che siano interessati a partecipare. Il social network più utilizzato a questo proposito è Facebook. È possibile trovare numerose pagine di cui le associazioni si avvalgono per pubblicizzare i vari progetti disponibili al momento e per cercare i possibili partecipanti.

Come dopo ogni partecipazione ad un progetto di mobilità Europea, i partecipanti riceveranno un documento chiamato youthpass, contenente le tematiche che sono state affrontate durante lo scambio e le competenze apprese durante il progetto. Insomma, una opportunità da non perdere che unisce la voglia di esplorare nuovi posti e conoscere nuove persone, senza tralasciare l’aspetto formativo e “didattico”. 

Martina Vercoli
Studentessa di Corporate Communication presso l’Università degli Studi di
Milano. Amo viaggiare, scrivere, bere cappuccini e parlare di progetti di mobilità Europea.

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