Del: 10 Gennaio 2023 Di: Gabriele Benizio Scotti Commenti: 0
Musiracconti. Musica per superare il rientro dopo le feste

Il 10 di ogni mese, la prima rubrica di racconti che suggerisce musica per ogni situazione. Oggi quattro consigli per superare il rientro dopo le feste.


“L’Epifania tutte le feste porta via”, così recita il detto… ma come si fa a trovare la forza di ricominciare con la solita routine dopo le festività natalizie? Ecco alcuni dischi che con la loro energia vi aiuteranno a ritrovare la voglia di ripartire e cominciare il nuovo anno con il piede giusto.


The Soft Boys, Underwater Moonlight

Generi: jangle pop, post-punk

L’energia e la vitalità di un bel disco pop anni ’80 sono ciò che serve per affrontare una mattinata di inizio gennaio in cui i postumi da Capodanno si fanno ancora sentire, nonostante sia ormai passata una settimana. Quello di cui si ha bisogno in queste mattine è di un’alternativa al caffè (perché, si sa, troppa caffeina fa male). All’ora di uscire di casa, nell’ennesimo giorno in cui il cielo è fosco, la voglia di affrontare la giornata è sotto le scarpe; ascoltare il disco giusto può però aprire le nuvole e far filtrare raggi di sole in grado di asciugare il terreno bagnato su cui stai camminando. Peccato però che l’asfalto non fosse realmente asciutto: spera di non prendere un raffreddore. Consigliato a chi non riesce a vedere il sole e vuole averlo dunque nelle orecchie.


Lee Morgan, The Sidewinder

Genere: hard bop

È giusto cominciare la giornata con ritmo, trasportati dalla voglia di vivere una giornata del tutto nuova a ritmo di jazz. Uscire di casa con un nuovo vestito, con un nuovo cappello, un nuovo io rinnovato attraverso i buoni propositi dell’anno nuovo che già sembrerebbe avere battuto ogni record, perché sei riuscito a rispettare questi nuovi propositi per ben otto giorni dopo averli formulati. Forse è perché sei rimasto un po’ più umile quest’anno. Muoversi tra le strade vuote di una metropoli che non dorme mai come Milano fa proprio da pendant con la musica che passa tra le orecchie delle tue nuovissime cuffie, regalate a Natale da quello zio che di solito fa solo regali brutti, ma questa volta… beh, questa volta ci ha preso, per cui ti senti invincibile per le strade, ti senti al settimo cielo, stai bene, sei in formissima. Solo che poi ti accorgi che, in verità, le cuffie regalate dallo zio sono una copia a basso costo, il motivo? Smettono di funzionare proprio mentre passi davanti al minimarket da cui le ha prese a ben 7 euro e 50 centesimi, le vedi esposte vicino alle casse. Che fregatura. Consigliato a chi vuole ricominciare con un certo stile.


Refused, The Shape Of The Punk To Come

Genere: post-hardcore

Potrebbe essere la mattina giusta per sfrecciare con la bici tra le strade della tua cittadina, ma sei stanco, odi il tuo lavoro, non ce la fai più – e pensare che devi ancora cominciare. Ma forse potrebbe darti una spinta la musica, sì, musica ribelle, forte, che spacca i timpani. Musica che ti dà la forza di sfrecciare con la tua bici nel sottopassaggio della stazione, che ti dà l’energia per sfidare le corriere in velocità, in un continuo sorpasso reciproco tra una pensilina e l’altra, alla fine però vincerai tu, non perché tu sia più veloce ma perché cambierai strada. Ed eccoti arrivato al lavoro, caricato da questa esperienza estremamente dinamica. Ora di mettere la biciletta nella rastrelliera… oh, ma guarda, hai bucato la camera d’aria! Per chi vuole ricominciare con il brivido.


Tuning Circuits, 30 Minutes of My Life, a Trip Through the Audio Spectrum

Generi: ebm, acid techno

Se hai ancora il party in testa da Capodanno, potrebbe non essere facile ri-abituarsi all’atmosfera asettica e monotona del tuo ufficio. Allora perché non uscire di casa portandoti il party nella testa? Meglio tenersi il ritmo nel sangue mentre si va al lavoro, e così, mentre cammini, ti accorgi che il tuo corpo ha conservato la memoria di come si è mosso ben otto giorni fa. Devi abituarti pian piano, in ufficio tieni la musica un po’ più bassa per sentire quando arriva il tuo capo; quando ti riprende, ti togli le cuffie immediatamente e ti giustifichi dicendo che le stavi usando per sentire un corso di aggiornamento su Youtube. Magari è meglio cercarlo sul serio e tenerlo sotto in muto nel caso te lo chiedesse, non si sa mai. Il tuo cellulare ad un certo punto però si scarica, e così hai un’epifania e capisci che forse sarebbe meglio uscire dal mood di Capodanno e tornare a vivere come una persona normale. Consigliato a chi ha difficoltà a “smaltire” le feste.

Gabriele Benizio Scotti
Studente di filosofia, appassionato di musica, cinema, videogiochi e letteratura. Mi piace scrivere di queste tematiche e approfondirle il più possibile.

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