Del: 23 Aprile 2023 Di: Silvia Natoli Commenti: 0
Dalí, Magritte, Man Ray: Surrealismo dal Van Beuningen

Il Surrealismo nasce come movimento artistico e letterario nella Francia degli anni ’20, come reazione viscerale del mondo della cultura agli orrori operati dal razionalismo, che aveva guidato l’Europa indirizzandola verso le atrocità della Prima guerra mondiale e dei conflitti successivi.

Si tratta di unapresadi posizione che non appare sempre unificata e perfettamente coerente.

La pratica dell’arte surrealista, infatti, non ha tanto uno stile unificato, ma a monte di tutte le sue esperienze si può osservare come vi sia quasi sempre la ricerca e la sperimentazione metodologica, l’utilizzo dell’opera d’arte come mezzo per sollecitare l’indagine e la rivelazione psichica personale.

Per rendere omaggio a una tra le correnti culturali più longeve del ‘900, il Museo delle Culture di Milano ospita dal 22 marzo 2023 al 30 luglio 2023 la mostra Dalí, Magritte, Man Ray e il Surrealismo. Capolavori dal Museo Boijmans Van Beuningen a cura di Els Hoek, storica dell’arte, con la collaborazione di Alessandro Nigro, professore di Storia della critica d’arte presso l’Università di Firenze. L’esposizione, articolata in diversi nuclei tematici, punta ad aprire al pubblico l’universo surrealista e a fornire una visione il più completa possibile delle sue manifestazioni nei diversi ambiti artistici attraverso 180 opere tra dipinti, sculture, disegni, documenti e manufatti provenienti direttamente dalla collezione del museo Boijmans Van Beuningen (Paesi Bassi).

Il percorso si apre con l’esposizione del libretto originale del Manifesto del Surrealismo di André Breton, pubblicato in Francia nel 1924, affiancato dall’iconico sofà di Dalí a forma di labbra. Lo spettatore viene, così, introdotto all’universo surrealista dal primo vero teorico di questa grande corrente artistica e da uno dei suoi più originali interpreti.

La seconda sezione, attraverso l’esposizione di opere e scritti di personalità quali Kurt Schwitters, Tristan Tzara e Francis Picabia, celebra lo stretto legame del Surrealismo con artisti dadaisti quali Max Ernst e Marcel Duchamp. Mentre l’area successiva, intitolata La mente sognante, sottolinea la portata dell’influenza che ebbero psicanalisi, psichiatria e le riflessioni di Sigmund Freud e Carl Gustav Jung. Qui emerge la particolare concezione di esplorazione del mondo interiore come unica arma possibile per cercare nuovi approcci e trasformare la realtà, uscendone psicologicamente cambiati, attraverso l’esibizione di opere realizzate tramite la tecnica dell’automatismo, di chiara ispirazione psicoanalitica e, più in particolare, esplorata la visione artistica di Salvador Dalí e il metodo “paranoico-critico”, con cui realizzò immagini multi-interpretabili e stratificate.

Max Ernst – Le couple (1923) Olio su tela Museum Boijmans Van Beuningen, Rotterdam © Max Ernst by SIAE 2023

Seguono spazi dedicati alle varie opere frutto dei diversi tentativi di accedere all’inconscio da parte degli artisti e uno alle diverse forme attraverso cui esplorano il tema del desiderio, della sessualità, dell’erotismo tra cui spicca l’ipnotica Venere restaurata di Man Ray.

Da non dimenticare, l’attenzione dedicata all’approfondimento del rapporto tra Surrealismo e le culture del sud globale.

La passione per le civiltà dell’Oceania e dell’America nord- occidentale emerge nell’esposizione di tutta una serie di manufatti Tingit, Inuit e pasquanesi, a loro volta grande fonte di ispirazioni per gli stessi artisti surrealisti, a testimonianza dell’interesse culturale quanto dell’impegno di denuncia dello sfruttamento coloniale che gravava sulle popolazioni native di cui spesso si fanno carico.

René Magritte – La maison de verre (1939) Gouache su carta Museum Boijmans Van Beuningen, Rotterdam Credit line photographer: Studio Tromp © RENE MAGRITTE, by SIAE 2023

In copertina: Salvador Dalí – Couple aux têtes pleines de nuages 1936 Olio su tavola Museum Boijmans Van Beuningen, Rotterdam Credit line photographer: Jannes Linders © Salvador Dalí, Gala-Salvador Dalì Foundation by SIAE 2023

Silvia Natoli
Studentessa al secondo anno di editoria. Bevo tanti caffè, leggo molti libri, dormo poco e mi interesso principalmente di letteratura, storia e politica.

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