Del: 22 Maggio 2023 Di: Matilde Elisa Sala Commenti: 0

Il 22 maggio 1873 moriva Alessandro Manzoni, uno dei padri della lingua italiana e pilastro della nostra letteratura. Oggi, 22 maggio 2023, a 150 anni da questo evento, Manzoni viene ancora celebrato e ricordato costantemente, con numerose iniziative e convegni a lui dedicati. Sarebbe inutile soffermarsi sulla sua vita o fare un elenco delle sue opere più importanti in maniera schematica, d’altronde a questo ci hanno già pensato i programmi scolastici. Purtroppo, molto spesso, l’insegnamento di Manzoni nelle scuole è fortemente riduttivo e stereotipato: qualche concetto di base su I Promessi Sposi, la solita lista di aggettivi per descriverne i personaggi, poco sul resto della sua produzione e praticamente nulla sulla lingua.

La casa di Manzoni a Milano, via Gerolamo Morone 1. Un vero museo su di lui

Un’importante ricorrenza come questa può, invece, permetterci di ampliare le nostre conoscenze su questo illustre autore e imparare a conoscerlo sotto altri punti di vista.

Vissuto nel periodo a cavallo tra Settecento e Ottocento, nel pieno del passaggio da Neoclassicismo a Romanticismo, fu sempre circondato da una larga schiera di intellettuali, sia in Italia che nei suoi periodi di soggiorno in Francia. Proprio tra questi intellettuali, a partire dal Settecento, si fa strada un forte sentimento di cambiamento, la volontà di aprirsi a nuove tematiche, con la speranza di raggiungere un nuovo pubblico e spinti da sentimenti più legati allo spirito, al sentimento, il romanticismo in tutta la sua forza.

Lo stesso Manzoni fu fondamentale in questo processo: con la stesura di un’opera come gli Inni Sacri, componimenti religiosi compiuti in seguito alla sua conversione in cui rifiutò il classicismo verso temi legati al popolo e alla cristianità. Cercò di «disciplinare» la lingua (Accame Bobbio, 1963) per rendere il testo comprensibile e coinvolgere nella lettura più persone possibili, esempi tra i tanti dell’impegno rivolto ad una lingua chiara e unitaria, lavoro che continuerà per tutta la sua carriera.

Questa scelta si rivela fondamentale per tutta la letteratura italiana successiva, ma soprattutto per la nostra lingua.

Come si può ben immaginare, Manzoni riuscì a dare un contributo definitivo a questo processo con l’opera in prosa più famosa della nostra tradizione. I Promessi Sposi sono sì, un’importante opera letteraria, ma soprattutto linguistica, da riscoprire e da rileggere, ogni volta con una percezione diversa.

Manzoni a ottantacinque anni nel 1870

Dunque, Manzoni non è solo “quello de I Promessi Sposi”: Manzoni è poesia, filosofia, teatro, prosa e lingua.

Qui un estratto dell’Adelchi di Carmelo Bene

Un intellettuale senza il quale la nostra cultura non sarebbe la stessa e non avrebbe lo stesso valore. Questo andrebbe ricordato non solo in occasione dei suoi anniversari, ma ogni volta che lo si studia o si legge qualche sua opera. La città di Milano ha organizzato numerose attività, tra cui mostre, letture ad alta voce, visite e concerti, splendide iniziative per ricordare oggi, e sempre, il valore di Alessandro Manzoni.

Umberto Eco su I Promessi Sposi e Manzoni
Matilde Elisa Sala
Studio Lettere, mentre aspetto ancora la mia lettera per Hogwarts. Amo i gatti, il Natale e la neve, viaggiare, specialmente se la destinazione è New York, leggere e immergermi ogni volta in una storia diversa. Scrivo, perché credo che le parole siano lo strumento più potente che abbiamo.

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