Del: 10 Novembre 2023 Di: Maria Pia Loiacono Commenti: 0
CHIESA E COMUNITÁ LGBTQ+: CAMBIO DI ROTTA?

La chiesa ha negli anni fatto della propria morale un’arma a doppio taglio: da una parte ha dimostrato interesse nei confronti del singolo, dall’altra ha ignorato (se non soppresso) la comunità di cui esso fa parte. Specificamente, il rapporto tra chiesa cattolica e comunità LGBTQ+ è stato, ed è tutt’ora, piuttosto complesso perché verge su due nuclei che oltre ad essere complicati sono anche eterogenei.

Ed è proprio l’eterogeneità che confonde: come può un organo, praticamente istituzionale, non condividere un’unica linea di pensiero? La chiesa, riguardo l’omosessualità, si è espressa facendo una distinzione specifica: se da una parte esiste una tendenza omosessuale, di cui l’origine ancora non è chiara, dall’altra esistono i rapporti sessuali tra omosessuali che non possono essere approvati in nessun caso, perché non depositari dell’immagine trinitaria di Dio, rappresentata invece dalle coppie eterosessuali che unendosi in matrimonio, permettono la procreazione.

Da decenni ormai le persone cattoliche aderenti alla comunità Lgbt chiedono maggiore riconoscimento: nel 1980 nasce a Milano il “Guado”, il primo gruppo di omossessuali cattolici in Italia.

Successivamente il tema diventa argomento di dibattito in occasione del Giubileo, durante il mese di luglio del 2000, mese del World Pride, tenutosi a Roma, che vide la partecipazione di più di 300.000 persone con una successiva replica di dissenso proveniente dal papa Giovanni Paolo II che lo definì un‘offesa ai valori cristiani”. Similmente nel 2008, il monsignore Celestino Migliore, osservatore permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite, si era espresso contro un progetto volto alla depenalizzazione universale dell’omosessualità.  

Sicuramente l’arrivo di papa Francesco ha posto le radici di un timido cambiamento di rotta, nonostante la posizione riguardo il tema rimanga salda, dato che comunque egli considera ogni atto sessuale al di fuori del matrimonio peccato, come ha spiegato in seguito all’arrivo di una lettera scritta dal vescovo di Santo Amaro in Brasile, S.E Mons. Josè Negri, lo scorso 14 luglio al Dicastero per la Dottrina della Fede.

Sono state però annunciate ieri dalla Congregazione vaticana, alcune novità:

  • Le persone transessuali possono ricevere il battesimo, alle medesime condizioni degli altri fedeli.
  • Le coppie omosessuali possono essere effettivamente considerati genitori di un bambino, adottato o procreato tramite GPA (forma di procreazione assistita) e quest’ultimo può quindi, ricevere il sacramento del battesimo.

Papa Francesco ha poi voluto sottolineare che il battesimo «è la porta che permette a Cristo Signore di stabilirsi nella nostra persona e a noi di immergerci nel suo Mistero». Questo implica concretamente che «nemmeno le porte dei Sacramenti si dovrebbero chiudere per una ragione qualsiasi. Questo vale soprattutto quando si tratta di quel sacramento che è “la porta”, il Battesimo […] la Chiesa non è una dogana, è la casa paterna dove c’è posto per ciascuno con la sua vita faticosa» 

Tuttavia, questo testo presenta alcuni nodi di criticità: ogni caso deve infatti essere sottoposto alla decisione ultima dei ministri cattolici, al fine di evitare scandali o disorientamento nei fedeli.  

Un’altra criticità riguarda sicuramente l’impossibilità per le persone omosessuali di essere padrino o madrina di un battezzato, nel caso in cui la loro convivenza non consista in una semplice coabitazione, ma sia dichiarata come una relazione more uxorio, cioè una relazione affettiva solidaristica stabile e in comunione di vita con un’altra persona.

Entrambe le decisioni però sono comunque da considerare punti di svolta: se da una parte l’identità di genere non è più percepita come un ostacolo alla partecipazione dei sacramenti, dall’altra si prende effettivamente in considerazione l’esistenza di nuclei famigliari fino ad ora ignorati (perlomeno per quanto riguarda la sfera religiosa). Qui la risposta completa del dicastero.

Maria Pia Loiacono
Studentessa di beni culturali, scrivo con lo scopo di imparare più cose del mondo che mi circonda, cercando di farmi e farvi incuriosire.

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