Del: 20 Marzo 2024 Di: Matilde Elisa Sala Commenti: 0

Sabato 16 marzo al Forum di Assago di Milano si è tenuta la quarta edizione del Festival del Romance Italiano, organizzato da L.O. Agency, di cui è fondatrice Lidia Ottelli, in collaborazione con Kinetic Vibe.

Come ogni anno, il Forum si è riempito subito fin dalla mattina presto: una fila interminabile di persone era in attesa dell’apertura dei cancelli alle ore 10.00, e la situazione è andata solo crescendo nel corso della giornata. Centinaia e centinaia di lettori, armati di borse, tote bags, valigie e tanta pazienza, non vedevano l’ora di poter incontrare le autrici dei loro libri più amati e magari scoprire qualche novità.

L’enorme affluenza e il successo che ogni anno caratterizza il Festival del Romance è sicuramente indice di una grande crescita del numero dei lettori e delle lettrici di questo genere letterario. Basti guardare ogni settimana le classifiche di vendita su inserti come Robinson o La Lettura: un romance non manca mai, sia nelle classifiche italiane che in quelle internazionali.

Le vendite dei romance sono addirittura raddoppiate rispetto agli anni precedenti.

Un dato interessante e da non sottovalutare di certo, che testimonia come negli anni le stesse autrici italiane abbiano acquisito un peso sempre più importante per il mercato editoriale del nostro Paese: se nel 2019 le vendite erano caratterizzate prevalentemente dai libri scritti da autrici straniere (circa l’84%), alla fine del 2023 le autrici italiane sono arrivate a pesare circa il 40%. Come riporta Il Libraio, in un articolo del 9 dicembre 2023, dal 2019 il romance italiano è cresciuto del 462,5%.

A dispetto dei più scettici, ancora convinti che la letteratura rosa sia di categoria inferiore rispetto agli altri generi letterari, si potrebbe rispondere che i dati parlano chiaro. Non a caso, il numero delle autrici, e anche di qualche autore, presenti al Festival era davvero incredibile. Al FRI ce n’è davvero per tutti i gusti: da autrici molto conosciute come Valentina Ferraro, Bianca Ferrari, Marilena Barbagallo e Mary Lin, veterane del genere come Lea Landucci, Naike Ror, Anna Nicoletto e Bianca Marconero, fino alle autrici parte della categoria del self-publishing come Chiara Venturelli.

Presenti anche le fondatrici della rivista Romance, un magazine bimestrale che raccoglie quindici racconti di quindici autrici diverse. Un ottimo modo per far conoscere qualche nome del panorama romance italiano magari meno noto, e per aiutare i lettori ad approcciarsi ad autrici prima sconosciute. Da non sottovalutare l’enorme presenza di autrici provenienti dall’universo Wattpad, come il fenomeno editoriale Erin Doom, Rokia, Carrie Leighton, A.J. Foster, o ancora le autrici della Sperling and Kupfer come Ribes Halley o Ellie B. Luin. 

Come dimostrato dal Professor Gerhard Lauer in un saggio contenuto nel volume Leggere in Europa. Testi, forme, pratiche (secoli XVIII-XXI), questa è l’era dell’editoria digitalizzata.

Con Wattpad chiunque può cimentarsi e diventare un autore, che allo stesso tempo può interagire attivamente con il proprio lettore.

La fitta pubblicazione di libri sulla piattaforma ha fatto sì che i testi venissero pian piano assorbiti dall’editoria ufficiale. Come scrive Lauer: «È l’industria del libro digitale ad assorbire l’editoria ufficiale, non il contrario».

Questa digitalizzazione della lettura (e della scrittura) hanno fatto sì che si intensificasse sempre di più il rapporto tra autore e lettore, e camminando per i corridoi del FRI questo aspetto emerge in maniera significativa. Infatti, spesso molti lettori conoscono le autrici, forse le hanno già incontrate prima, o forse ancora hanno interagito online, e si crea quasi un senso di familiarità. 

Il Festival del Romance vuole proprio trasmettere questo: leggere è un po’ come sentirsi a casa e avere l’opportunità di parlare con altre persone che hanno vissuto questo senso di casa per il tuo stesso libro e poi comunicarlo all’autore di quel testo è davvero impagabile. 

Il Festival del Romance è un punto di partenza per sdoganare l’enorme pregiudizio che ancora accompagna chi scrive e chi legge romance. 

Come da noi ricordato anche lo scorso anno, leggere è un piacere e nessuno dovrebbe essere giudicato per ciò che legge. Chi legge romance non ha meno conoscenze del mondo esterno, o meno competenze in campo letterario. Il pregio del genere romance è la capacità di portare i lettori in un mondo altro, a volte idilliaco, altre meno, che sia però un rifugio nel quale tirare un sospiro di sollievo e staccare dalla propria quotidianità, spesso troppo grigia che ogni tanto necessita di qualche tinta di rosa.

Matilde Elisa Sala
Studio Lettere, mentre aspetto ancora la mia lettera per Hogwarts. Osservo il mondo con occhi curiosi e un pizzico di ironia, perdendomi spesso tra le pagine di un buon libro o le scene di un film. Scrivo, perché credo che le parole siano lo strumento più potente che abbiamo.

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