Del: 21 Aprile 2025 Di: Emma Pierri Commenti: 0
Radici. Croce Rossa, il simbolo dell’umanità

Il 23 marzo 2025, l’esercito israeliano ha ucciso 15 soccorritori sanitari palestinesi, in uno degli attacchi che l’IFRC (Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa) ha definito come il più grave contro i suoi membri dal 2017. Dell’accaduto non si è saputo nulla fino a una settimana dopo, quando i corpi dei soccorritori sono stati ritrovati, sepolti in una fossa comune a Rafah. È stata proprio la IFRC a confermare l’attacco e l’uccisione degli operatori sanitari.

La Mezzaluna Rossa è il corrispettivo della Croce Rossa nei paesi a maggioranza islamica.

Le origini del movimento risalgono all’estate del 1859, quando a Solferino, nei pressi del Lago di Garda, ebbe luogo una delle battaglie più sanguinose dell’Ottocento, nel contesto della Seconda Guerra di Indipendenza italiana: tre eserciti, con circa 300.000 soldati in totale, si affrontarono causando circa 100.000 vittime.

Circa 9000 feriti vennero trasportati a Castiglione delle Stiviere, il paese più vicino dotato di un ospedale. Qui, lo svizzero Jean Henry Dunant, testimone diretto e spettatore di questo orrore, rimase tanto colpito da scrivere il libro Un Souvenir de Solferino, tradotto in decine lingue. Da quell’opera nacque l’idea di creare una squadra di volontari preparati a prestare soccorso ai feriti sui campi di battaglia.

Nel 1863, a Ginevra, fu istituita la prima Società Nazionale della Croce Rossa. L’anno successivo, con la firma della Prima Convenzione di Ginevra (1864), venne stabilita la neutralità e l’imparzialità dei servizi sanitari militari e del personale sanitario e infermieristico, protetti da un simbolo riconosciuto a livello internazionale: la Croce Rossa su sfondo bianco.

Fu nel 1876 che la Turchia ottomana dichiarò l’intenzione di sostituire la croce con una mezzaluna rossa su sfondo bianco per le proprie forze sanitarie, un simbolo che venne poi adottato da molti paesi islamici e riconosciuto ufficialmente nel 1929.

Nel 1919, Henry P. Davidson, dirigente della Croce Rossa Americana, propose di estendere le operazioni del movimento anche in ambito civile. Il 5 maggio dello stesso anno fu fondata la Lega delle Società della Croce Rossa, che dal 1991 ha assunto il nome attuale di Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (IFRC).

Le prime infermiere attive nella Croce Rossa apparvero verso la fine del XIX secolo.

La guerra russo-giapponese (1904–1905) fu un momento decisivo per la loro affermazione e per la progressiva rimozione degli stereotipi sulle donne in ambito sanitario. La più rinomata fra loro fu Florence Nightingale, infermiera britannica che, durante la Guerra di Crimea, capì che la causa principale di morte dei soldati non era la guerra in sé, ma le pessime condizioni igienico-sanitarie offerte dai soccorsi. Propose soluzioni fondamentali come aria fresca, acqua pulita, igiene e un sistema fognario efficiente, e riuscì così a salvare migliaia di vite.

Il vero banco di prova per la Croce Rossa fu la Prima Guerra Mondiale, durante la quale, soprannominata “l’esercito bianco”, prestò soccorso ai soldati di ogni esercito europeo, salvando migliaia di vite.

Israele non è estraneo a episodi di attacchi contro operatori sanitari e civili nella Striscia di Gaza, nonostante le violazioni ripetute del diritto internazionale umanitario. Si stima che centinaia di medici, infermieri, insegnanti e altri membri del personale umanitario siano stati uccisi durante i recenti conflitti.

I principi fondamentali della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa sono umanità, imparzialità, neutralità, indipendenza, volontarietà, unità e universalità.

L’organizzazione si impegna a prevenire e alleviare ogni forma di sofferenza, nel rispetto della dignità e dei diritti di tutte le persone. Un attacco deliberato contro chi incarna questi valori non può essere ignorato. Su quali valori si costruisce un paese che prende di mira le persone incaricate di aiutare chi ha bisogno?

Emma Pierri

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