Del: 2 Febbraio 2007 Di: Redazione Commenti: 0
Ucciderne uno per educarne cento. E’ sempre stato il motto dei brigatisti rossi. Quelli del 2007 nei loro programmi pedagogici avevano previsto, tra le altre cose, l’eliminazione di quel cattivone di Pietro Ichino, professore nel nostro Ateneo. E a quanto pare i nostri messianici educatori avevano scelto proprio la nostra università per tirar su nuovi allievi con la pistola. Ma con scarso successo. Per fortuna i nostri cervelli ancora “poco educati” continuano a credere che il sogno di liberare il proletariato dal giogo dei giuslavoristi a colpi di pistola, per poi magari fare dell’Italia un’ oligarchia marxista-leninista satellite della Corea de Nord, dove ogni anno fabbricare un ordigno nucleare finto per costringere il resto del mondo a barattarne lo smantellamento con barili di petrolio nordamericani – sia solo il delirio di una ventina di casi gravi da ospedale psichiatrico.
Beniamino Musto
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