Una donna in topless, affacciata ad un balcone, assiste alle peripezie di Bianca e Bernie.
Il sacerdote della Sirenetta, un piccoletto con la tunica lunga, celebra le nozze fra il principe Eric e la perfida Ursula visibilmente eccitato.
Con un gioco di luce e ombra nei cubetti di ghiaccio di un bicchiere pieno di coca-cola si nota la scritta “sex”.
Stiamo parlando di messaggi subliminali, ovvero, stimoli visivi o sonori troppo deboli per essere percepiti e riconosciuti perché passano al di sotto della soglia percettiva della nostra coscienza (sublimen, dal latino, significa appunto sotto soglia).
In breve, percepiamo stimoli di cui non siamo consapevoli.
E’ doveroso dire che se da una parte troviamo sufficienti prove scientifiche a sostegno della capacità di percepire stimoli subliminali, dall’altra non è ancora stato dimostrato l’effettivo potere persuasivo di questi.
Alcuni esperti, infatti, sostengono che i messaggi sublimali possano esercitare qualche influenza sui processi psichici o sul comportamento, altri invece sono dell’idea che questi messaggi nascosti non hanno alcuna efficacia.
E’ un dibattito che dura da molti anni, esattamente a partire dagli anni ’50 del secolo scorso, in seguito all’esperimento del pubblicitario James Vicari. Questo intraprendente signore sottopose per sei settimane il pubblico ignaro di un cinema del New Jersey a delle proiezioni subliminali che contenevano i messaggi “Eat Popcorn” e “Drink Coke”. La cronaca riporta che le vendite di popcorn aumentarono del 58%, mentre quelle di coca-cola salirono del 18%.
Ma chi contribuì davvero a dare larga diffusione alla credenza circa l’efficacia persuasiva della comunicazione subliminale fu Wilson Brian Key, che, agli inizi del 1970, pubblicò una serie di libri in cui metteva in guardia i lettori dalle manipolazioni subliminali. Segnalava la presenza di messaggi subliminali in tv, al cinema e nei testi delle canzoni rock, e riuscì ad individuare la parola “sex” ovunque, dalla pubblicità ai cartoni animati. L’accusa, che aveva come principale obiettivo quello di danneggiare i pubblicitari e il loro mondo,contribuì invece ad arricchirli e ci fu decisivo aumento delle trovate commerciali. Una delle più redditizie fu l’introduzione sul mercato di cassette subliminali audio e video con ogni tipo di finalità: cassette che aiutavano a smettere di fumare o a perdere peso, aumentare l’autostima o a ridurre lo stress, o ancora, cassette per migliorare le relazioni interpersonali e il rendimento scolastico o per potenziare le proprie capacità sessuali e così via.
Fu un mercato da milioni e milioni di dollari, che forse ancora oggi trova degli strascichi.
Ma qual è il reale scopo dei messaggi subliminali? Sono creati realmente per manipolare le nostre menti, oppure sono solo un giochetto “sadico” che si divertono a fare i pubblicitari a mero scopo commerciale?
A dare una risposta al quesito ci prova il Centro Culturale San Giorgio (www.ccsg.it) che definisce i messaggi subliminali “mezzi di propaganda, a disposizione del regime, per cercare di condizionare il modo di pensare delle masse ad esso sottoposte” e afferma che “gli obiettivi si possono riassumere in 4 tipologie: diffondere il consumo di droga, ridurre il più possibile le nascite, allontanare dalla religione e distruggere il senso del bene comune”.
Questo sito assume decisamente una posizione a sfavore dell’informazione occulta e sostiene la sua tesi contraria attraverso un vasto catalogo di immagini, file audio, interviste e anche attraverso un forum dove si possono leggere opinioni e testimonianze.
Quello che però colpisce subito il visitatore è, forse, la sacralità un po’ troppo ostentata: dai sacerdoti animati, alla scritta scorrevole a piè di pagina che elogia Dio e
Non è nostro compito dire se in queste pagine web ci sia scritta la verità oppure no ma sicuramente questa dicotomia sacro-profano risulta un po’ ovvia.
Melissa Ceccon