Del: 14 Dicembre 2009 Di: Redazione Commenti: 10


Tutti sappiamo cos’è successo in Su dopo il 16 novembre, il giorno delle elezioni per la conferenza degli studenti (chi non se lo ricordasse può leggere qui http://vulcanostatale.blogspot.com/2009/11/normal-0-14-false-false-false-it-x-none.html)

Questo invece è il racconto a puntate dei retroscena che hanno portato a quella spaccatura

Prima puntata


Questa spaccatura interna a Sinistra Universitaria non è nata in un giorno. Si può invece dire che negli ultimi nove mesi, all’interno dello stesso movimento, si sono celate senza controllo molte crepe. L’emergere di una di queste ha portato alla luce problemi di vecchia data.
Ecco una
prima crepa. Nel mese di settembre iniziarono sul sito di Sinistra Universitaria e sulla mailing list ufficiale del movimento delle moderazioni sugli argomenti da trattare e sulle persone che potevano partecipare. Ad esempio Vasile, rappresentante di SU a Scienze Politiche, ma anche altri come Contu, Turco furono “eliminati” dalla mailing list di SU. Altri, invece, sono stati solo pregati in modo rigoroso di non discutere più di alcune questioni, come Grechi, Augello e Bettoni. Il Moderatore della mailing list e del sito di SU, in quel periodo, era proprio Giulio Formenti. Dopo questa ennesima “prova di forza”, fu chiesto a gran voce da molti rappresentanti di SU di Festa del Perdono di togliere il moderatore, o perlomeno di sostituirlo. Fu accettata quest’ultima proposta, e uno di questi nuovi moderatori divenne la senatrice Brambati. Le cose non cambiarono, e le azioni moderatrici neppure. Così si costituì una seconda e parallela mailing list sinistrauniversitaria@googlegroups.com, dove un po’ per il gusto dell’epurazione e un po’ per principio confluirono tutti, o quasi tutti, i rappresentanti di SU di Fdp e Scienze Politiche, lasciando al polo scientifico la vecchia mailing list generale@sinistrauniversitaria.net . Contemporaneamente, alcune persone dall’Aula Pesci (storica aula di SU in fdp, vicino il BronxLab) vennero invitate a non utilizzare quegli spazi. Giulio Formenti sulla questione dichiara “Sinistra Universitaria in Festa del Perdono e a Scienze Politiche si comporta come un collettivo, inoltre l’Aula Pesci viene utilizzata per banchetti, manifestazioni e riunioni del Pd, deturpando così l’immagine di Sinistra Universitaria, la quale è apartitica nei confronti dei movimenti nazionali”, e aggiunge “molte persone che non fanno parte di Sinistra Universitaria la utilizzano in modo indecoroso”. Mentre la senatrice Brambati dichiarava qualche mese fa, sempre su tale questione, “sono stata costretta a moderare la mailing list e le discussioni sul sito di SU, a causa di continui attacchi personali, molto volgari, che interrompevano le discussioni più serie”.
Un’
altra crepa. All’insediamento del nuovo C.i.Di.s., organo interuniversitario sul diritto allo studio universitario (alloggi, borse di studio, ecc.), venne stipulato un patto. Questo Patto, firmato SU-LdS (“Liste di Sinistra”, la lista maggioritaria della Bicocca), affidava a Giulio Formenti l’incarico di rappresentante degli studenti nel Consiglio di Amministrazione per entrambe le università fino al completamento del regolamento. Dopo, si sarebbe dovuto dimettere per poter poi essere sostituito da un altro rappresentante, espressione di una sintesi SU-LdS. Il signor Formenti, come raccontano, all’inizio accettò senza problemi. Finite le vacanze il regolamento venne approvato, ma Formenti? Nessuna dimissione. Fine dei patti.
Una rappresentante di LdS scriveva in una mail qualche mese fa: “Alle parole non sono seguiti i fatti: abbiamo sostenuto Giulio Formenti con la promessa di una sua dimissione dall’organo a settembre, dopo la stesura di un regolamento elettorale, ma ciò non si è verificato. Pertanto ci riserviamo da una possibile collaborazione futura con Sinistra Universitaria”. Lui si difende affermando che “Nessuno mi può chiedere di dimettermi, inoltre, quello di LdS che doveva prendere il mio posto, era impresentabile, … oltre al fatto che stava per partire per tre mesi in Brasile e che pertanto non avrebbe potuto gestire quel ruolo come invece lo sto portando avanti io”. A molti SUisti non andò giù il comportamento di Formenti.


Denis Trivellato
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