Oggi l’auto elettrica rappresenta un’aspirazione di molti ma un bene di pochi, visti i prezzi alti e i modelli esigui. Forse non molti sanno che fu una delle prime tipologie di automobile, inventata già nei primi dell’Ottocento dall’imprenditore scozzese Robert Anderson. Presto, tuttavia, i limiti tecnologici – la poca autonomia della batteria, lo scarso e non ancora ottimizzato controllo della carica e della trazione – furono causa del decadimento dell’auto elettrica, che poteva raggiungere una velocità massima di 35 km/h appena. Fu così circoscritta all’uso in città, destinato per lo più alle donne, poco interessate alla velocità e al rombo del motore a combustione. Una delle numerose virtù di questo tipo di auto è, infatti e senza dubbio, la sua silenziosità e non ha rivali quando parliamo di eco sostenibilità: negli ultimi anni, viste le conseguenze del riscaldamento globale, si sta sempre più pensando di sostituire progressivamente le auto a benzina, che offrono un’efficienza energetica del 25-28 %, e a diesel (40%), contro il trionfale 90% di quelle elettriche. Se una tipica auto consuma circa 0,51 Kwh/km – 5 litri di benzina per 100 km – quella elettrica ne impiega invece dai 0,11 ai 0,23. Senza contare che non producono alcun gas di scarico, con enorme vantaggio per città e polmoni.
Ne abbiamo parlato con Roberto Toro di Tesla Motors.
Allora, Tesla Motors è un’azienda californiana, nata nel 2003 a Palo Alto, lo sviluppo del primo prodotto è iniziato nel 2005, la prima consegna è avvenuta nel 2008 negli USA, nel 2009 in Europa. Fondamentalmente Tesla Motors sviluppa, produce e commercializza autoveicoli totalmente elettrici.
Può descriverci i modelli Tesla?
Ad oggi la gamma dei prodotti è composta da : la Tesla Roadster, ne sono stati consegnati quasi 2500 pezzi globalmente alcune decine in Italia che è una super sportiva totalmente elettrica; è un’auto che va da 0 a 100 in 3,7 secondi con 340 km di autonomia, che può essere ricaricata attraverso qualsiasi presa di corrente. Garantisce più del doppio di autonomia di qualsiasi auto oggi in commercio globalmente ed ha un prezzo base che parte dai 100.000 euro. Una cosa molto importante è il fatto che ne rimangano poche, perché a 2500 unità ne verrà bloccata la produzione, quindi ne rimangono solo poco più di alcune decine disponibili solo ed esclusivamente per il mercato europeo. Il prossimo prodotto ad essere introdotto sul mercato europeo a partire dalla fine del 2012 è la Tesla Model S : una berlina ad alta gamma, la solita berlina a 5 posti, tutt’altro tipo di prodotto rispetto alla Tesla Roadster che garantirà un’autonomia di quasi di 500km , quindi impressionante trattandosi di un’auto completamente elettrica; anche in questo caso l’auto si potrà caricare attraverso qualsiasi presa di corrente. Non esiste ancora un prezzo ufficiale a livello europeo, però posso dirvi che il prezzo base nel mercato statunitense è di 57mila dollari, in Europa il prezzo sale un po’, comunque siamo sicuramente su una fascia di prezzo che si rivolge ad un mercato più ampio rispetto alla Tesla Roadster e i clienti probabilmente saranno flotte, managers o persone che ricercano un veicolo ad alimentazione elettrica che non hanno bisogno di un’auto sportiva come la Roadster.
Con quali materiali sono costruite le vostre auto?
La Tesla Roadster è interamente in fibra di carbonio in modo tale da rendere la macchina più leggera, il telaio è totamente in alluminio e le batterie sono composte da celle di ionio di litio e da materiali 100% riciclabili. Il model S è interamente in alluminio e le batterie sempre con gli ioni di litio.
Le auto Tesla non sono accessibili alla maggior parte della gente comune, crede che sia possibile un passo in avanti verso una maggiore democratizzazione delle vostre auto?
Come le dicevo il model S costerà molto meno della Roadster; l’obiettivo sempre dichiarato dall’azienda è quello di avvicinarsi al mercato di massa, perché noi siamo convinti che la tecnologia dell’elettrico sia una tecnologia che debba appartenere a tutti perché la filosofia dell’azienda è legata al concetto per cui allontanarsi dall’alimentazione tradizionale, quindi benzina, e dall’inquinamento atmosferico.
Sa dirci quali sono gli incentivi oggi in Italia che potrebbero interessare a un possibile acquirente Tesla?
Purtroppo per quest’anno non sono stati stanziati incentivi specificatamente indirizzati alla mobilità elettrica, a partire dal 2013 conseguentemente al decreto “sviluppo” del governo tecnico sono stati inseriti degli incentivi, gli importi sono in fase di definizione ma si parla di 5000 euro.
Un altro pregio è l’accelerazione bruciante: con la stessa potenza un’auto da corsa tradizionale arriva da 0 a 100 km/h in 4,2 secondi, mentre quella elettrica in soli 3,9.
Vero ostacolo che ne limita le vendite, oltre al costo – in Italia si parla di appena 30-35 mila vetture vendute all’anno – è l’autonomia delle batterie e l’esiguo numero di stazioni nelle nostre città dove caricarle.
Per quanto riguarda Milano, GuidaMi, il servizio car sharing della città, con un accordo tra ATM e A2A, ha installato 20 colonnine per ricaricare i nuovi modelli di auto elettriche entrati a far parte del servizio eco sostenibile. Il 7 giugno scorso dalla Camera è stato approvato un decreto legge bipartisan per realizzare un’infrastruttura nazionale di rifornimento: verranno stanziati 420 milioni di euro per incentivare la produzione e il commercio di auto elettriche e un bonus di 5000 euro per l’acquisto di un’auto elettrica, anche in leasing.
In seguito a questo decreto legge, Deborah Bergamini (Pdl) e Ludovico Vico (Pd) hanno presentato in commissione un nuovo testo unificato che prevede anche una spesa di 70 milioni (dal 2013 al 2015 ) diretti a un Piano nazionale infrastrutturale per la ricarica dei veicoli elettrici ed un’altra spesa della stessa cifra da utilizzare come incentivi fiscali per l’acquisto. Tale somma è stata rastrellata dal Fondo del Ministero dell’Ambiente e nell’attesa dell’approvazione della commissione di Merito, della Camera e del Senato, si spera in un passo in avanti che possa incentivare anche la nostra economia.
Quante auto vendete in Italia in un anno?
È un dato che non posso comunicarle, ma posso dirle che ci sono circa una decina di Tesla Roadster e che l’Italia sarà un mercato cruciale a livello europeo per la Model S , che sarà un prodotto di punta dell’azienda perché in Italia ci sono svariate flotte aziendali che usufruiranno degli incentivi per l’acquisto delle auto elettriche e anche – ma non c’è nulla di ufficiale – di incentivi legati alle flotte che emettono meno in termini di CO2.
L’Italia, a livello pratico, a differenza di un paese come gli Stati Uniti, secondo lei, è pronta ad accogliere a pieno questo tipo di innovazione?
Sicuramente l’Italia deve fare degli enormi passi in avanti per avvicinarsi ad una tecnologia che spesso e volentieri, per svariati motivi, rimane ancora non così altamente diffusa, sia per un discorso legato alle infrastrutture, agli incentivi ed infine per un discorso culturale spesso legato a un motore classico, l’Italia c’è sicuramente molto da fare però è vero che i risultati ci stanno dando ragione, visto che le consegne della Roadster e gli ordini del Model S stanno crescendo esponenzialmente e sicuramente la strada intrapresa è quella giusta sia per un discorso istituzionale, sia per quello di aziende private anche perché ormai tutti i costruttori, ad eccezione di un paio, propongono veicoli totalmente elettrici.
Cosa c’è ancora da fare, nel nostro paese, per migliorare i servizi necessari per l’utilizzo di un’auto elettrica?
Infrastrutture – quindi colonnine di ricarica – incentivi che potrebbero essere sicuramente più alti di quelli proposti e la diffusione dell’auto in sé, nel senso che noi siamo convinti che l’auto debba essere testata. Tesla organizza numerosissimi test drive per tutta l’Italia perché la gente deve provare l’auto. C’è una diffidenza molto diffusa su quest’auto che viene nel 90% dei casi totalmente eliminata perché le persone la provano di persona. E’ un ostacolo culturale da abbattere.
Cosa distingue le auto Tesla dalle altre auto elettriche?
Tesla è capace di costruire auto di gran lunga superiori rispetto a tutte quelle ad oggi in commercio da un punto di vista di performance innanzitutto, basti pensare che la Roadster è una macchina sportiva a tutti gli effetti, è una macchina che va da 0 a 100 in 3,7 secondi, che vuol dire 1 secondo in meno di un Porche Carrera. E ovviamente un discorso all’autonomia: 340 km sono un numero impressionante di autonomia sono un numero impressionante se vogliano confrontato con le autonomie di tutti gli altri prodotti elettrici che in media si aggirano intorno ai 100 km.
Quali sono i vostri principali rivali sul mercato?
Ad oggi Tesla non considera gli altri costruttori come diretti concorrenti non sicuramente perché pensi che le altre aziende valgano meno, sono sicuramente delle aziende con alle spalle una loro storia e sicuramente Tesla ha ancora molto da imparare, ma è anche vero che oggi nessuno produce veicoli appartenenti allo stesso segmento di Tesla: una berlina di lusso e una supersportiva totalmente elettriche.
Quanto è cresciuto il vostro mercato negli ultimi anni? Ha risentito della crisi?
Sicuramente la crisi si è fatta sentire su tutti i fronti e sicuramente anche sui beni durevoli come le auto, però è vero che fortunatamente Tesla produce un prodotto d’alta gamma che ad oggi le ha permesso di sopravvivere in un momento così difficile, anche per una start up come Tesla è sicuramente trovare spazio in un mercato altamente competitivo, fortunatamente un prodotto così sofisticato come la Roadster ci ha permesso di venirne fuori alla grande e la dimostrazione del fatto che l’azienda se la sta cavando molto bene sono gli oltre tredicimila prenotazioni a livello globale per il Model S. Consideri che è una macchina che nessuno ha mai provato o visto di persona a parte nei saloni dell’auto, ma che ci sta garantendo un successo per il prossimo futuro perché tantissime persone in giro per il mondo hanno avuto la possibilità di provare la Roadster, ma non hanno bisogno di un’auto sportiva, hanno quindi preferito ordinare il Model S senza averlo provato, senza conoscere la macchina nello specifico ma fidandosi ciecamente di una tecnologia che li ha impressionati una volta saliti a bordo della Roadster.
A quanto si aggira il costo annuale della manutenzione di un’auto Tesla? Quanto si può risparmiare rispetto a un’auto normale?
Le auto Tesla non hanno bisogno di una manutenzione ordinaria simile a quelle delle auto tradizionali; le automobili elettriche non hanno parti in movimento, nel senso che il veicolo elettrico si basa semplicemente su una batteria che alimenta un motore a magneti direttamente collegato ai pneumatici, e questo vuol dire che non c’è nulla soggetto ad usura. L’unica cosa che deve fare il cliente Tesla è un check up elettronico completo una volta all’anno per il controllo della batteria che viene garantito da Tesla nel periodo di garanzia e che poi ha prezzi diversi in relazione al paese di residenza dell’acquirente. Sicuramente i costi sono decisamente inferiori al costo di un tagliando di un’auto. Per quanto riguarda il carburante, sappiamo che il costo della benzina ha raggiunto i 2 euro; con il costo dell’elettricità oggi in Italia una ricarica completa della Tesla Roadster con 5 euro di elettricità lei è in grado di guidare per 340 km, consideri che con il corrispettivo in benzina un’auto sportiva con 5 euro di benzina fa circa 40km. E’ un rapporto 1 a 9, quindi con lo stesso costo di alimentazione lei è in grado di guidare 9 volte di più.
Cosa significa per lei far parte di quest’azienda?
Tesla oltre che ad essere un’azienda è sicuramente un progetto, un progetto del quale io sono molto orgoglioso di far parte. Io prima lavoravo in un’altra azienda del settore automobili, mi sono spostato in Tesla perché Tesla ai suoi dipendenti propone un progetto, un cambiamento vero, oltre che il semplice lavorare per un’azienda del settore auto. Tesla è diversa da tutte le altre aziende, è un’azienda che propone prodotti totalmente diversi e che si propone tutti i giorni di cercare di rendere migliore il settore della mobilità. C’è bisogno di un cambiamento e lavorare perché questo cambiamento avvenga è una sfida continua tutti i giorni, perché sicuramente è stravolgente rispetto alla filosofia che ha sempre contraddistinto il settore dell’auto che ha un modello di business sicuramente lineare e sotto alcuni punti di vista statico. Tesla sta cercando di fare qualcosa di sicuramente diverso.