Nessun membro della lista dei più strani animali al mondo può sconcertare tanto quanto la lonely whale, destinata ad eterna solitudine vagando nelle fredde acque dell’oceano. Nemmeno il Kakapo, il pappagallo neozelandese che si rifiuta di volare preferendo le arrampicate sugli alberi, o le hooded seals (nome che in italiano suona come “foche con il cappuccio”) che soffiano dei palloncini dal naso grandi come piedi.
Dal 1992 nell’Oceano Pacifico si è rilevata dagli idrofoni della US Navy una balena che canta all’eccezionale frequenza di 52 hertz, a differenza delle balenottere che lo fanno ad una frequenza di 20Hz, e di quelle azzurre che cantano intorno ai 15-20Hz.
Questo unico esemplare non può essere ascoltato da nessuno dei suoi simili, e il suo percorso migratorio non combacia con quello di nessun’altra balena: vaga in completa solitudine sin quando è nato ed è condannato a farlo per sempre.
Immaginate di attraversare l’Oceano più grande del mondo, anno dopo anno, soli, chiamando e cantando con la regolarità di un metronomo, senza mai udir risposta.
Gli scienziati del Woods Hole Oceanographic Institution non sono riusciti a identificarne la specie, dubitando che sia un esemplare malformato o persino che si tratti di un ibrido, nonostante il suo canto sia riferibile certamente a quello di una balena.
I biologi hanno inoltre scoperto che la sua voce è leggermente aumentata di intensità negli ultimi anni e hanno confermato con certezza che questa sua straordinaria caratteristica non lede alla sua sopravvivenza.
Andrew C. Revkin il 21 dicembre 2004 scriveva sul New York Times: “Imagine roaming the world’s largest ocean year after year alone, calling out with the regularity of a metronome, and hearing no response.”
Il 15 dicembre 2011 invece Jackson Pearce carica sul suo canale Youtube un video in cui ci dice che non è poi così probabile che una balena possa soffrire di solitudine. E visto che probabilmente nessuna balena sente il bisogno di organizzare un whale party, forse bisogna interpretare in un’altra chiave questa storia, e forse la balena a 52Hz non è così triste.
Solo, speciale.