A 44 anni dalla strage gli studenti e i collettivi milanesi si sono dati appuntamento, come ogni 12 dicembre, per sfilare in corteo. La destinazione è Piazza Fontana dove si commemorano le vittime dell’attentato e dove erano presenti il governatore Roberto Maroni e il sindaco Giuliano Pisapia, entrambi contestati.
Al termine della manifestazione studentesca, svoltasi senza incidenti, le forze dell’ordine sono entrate in contatto con uno spezzone Ex-Cuem del corteo: No Tav che manifestavano in solidarietà delle quattro persone arrestate lo scorso 9 dicembre. Negli scontri, due ragazzi sono rimasti feriti dalle forze di polizia e hanno ricevuto cure mediche sul posto.
In seguito la tensione è scemata, lo spezzone si è separato dal corteo all’altezza di via Larga e ha raggiunto – scortato dalle forze dell’ordine – la vicina sede di via Festa del Perdono dell’ateneo milanese dove ha cercato senza successo di entrare nel rettorato e di uscire poi dalla parte opposta dell’edificio, in via Sforza, dove è stato nuovamente respinto.
In mezzo alle proteste dei “Forconi” ieri, anche a Roma, si sono fatte sentire le voci degli studenti con numerosi scontri con le forze dell’ordine. I collettivi della rete “Atenei in rivolta” hanno sfilato e occupato alcuni spazi della Sapienza, teatro di un convegno sulla green economy a cui avrebbero dovuto partecipare anche il Premier Enrico Letta e il presidente Giorgio Napolitano.
Una giornata dunque in cui si guarda al passato per non perdere di vista quell’autunno caldo del ’69 e il terrore che ne è seguito, e al contempo si fronteggia un difficile presente in cui molti urlano a gran voce la necessità di un cambiamento; un cambiamento che possa far guardare anche – e soprattutto – al futuro, forse, con meno timore.
Mattia Fumagalli