Del: 10 Aprile 2014 Di: Alessandro Massone Commenti: 7

Alla fine dello scorso febbraio, il Movimento 5 Stelle ha messo il proprio cappello su un’altra battaglia dell’Internet, quella contro le vaccinazioni.
La proposta, datata 27 febbraio 2014, era di rendere non obbligatori i vaccini in Lombardia. Sono due le ragioni addotte dalla propaganda grillina: dare la libertà, a chi vuole, di non vaccinare i propri figli e permettere alla Regione di risparmiare, comprando meno medicinale.
Il movimento contrario alla vaccinazione obbligatoria è un fenomeno mondiale, e non limitato all’Italia o al M5S. La fobia per i vaccini è parte, secondo Paul Offit, autore del saggio Do You Believe in Magic?, della profonda sfiducia nei confronti dei poteri forti. Così come (giustamente) non ci si sente piú in grado di affidarsi al proprio governo dopo le rivelazioni di Snowden, il germe del dubbio è piantato anche nei vaccini, il cui contenuto è ai genitori spesso completamente sconosciuto. È una paura naturale, che nasce dal rifiuto di una cura preventiva, fomentata da un’informazione parziale ― o direttamente falsa ― diffusa su internet da gruppi “alternativi.”

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Confessione di fobia

In America per non vaccinare i propri figli è sufficiente firmare un PBE, Personal Belief Exemption. La decisione è comprensibilmente vista non di buon occhio da gran parte della società, ma rifiutare che il proprio figlio sia vaccinato è estremamente semplice.
Il nome del documento firmato dalle famiglie americane è particolarmente appropriato. Rifiutare di vaccinare il proprio bambino è una credenza. Non supportata da nessuno studio scientifico credibile, la mancanza di fiducia nelle istituzioni e il terrore per Big Pharma è tale da superare qualsiasi ragionevolezza, qualsiasi dato, qualsiasi prova o discussione. Un post anonimo su un forum è trattato come molto piú rispettabile di uno studio scientifico.
È qui che crolla il castello di pretesa di serietà del multiforme movimento. È vero che non ci si può fidare del proprio governo, è vero che la lobby farmaceutica ha una lista di malefatte lunga quanto un testo sacro, ma la verità finisce qui.

La psicosi inizia nel 1998 nel Regno Unito, quando Andrew Wakefield pubblica uno studio fraudolento in cui correla la comparsa dell’autismo con l’assunzione del vaccino trivalente MPR (morbillo, parotite, rosolia). Le posizioni su Wakefield variano grandemente tra diversi gruppi anti-vaccinazione. C’è chi riporta le sue teorie senza raccontare lo scandalo successivo, c’è chi lo eleva ad eroe perseguitato dai Poteri perché portatore della verità, i più hanno trovato altri moloch portatori di autismo.
Nel corso della propria ricerca Wakefield aveva tormentato svariati bambini autistici, testandoli con punture lombari e colonscopie, senza consultazione col comitato di controllo istituzionale britannico.
Anni dopo, nel 2011, Brian Deer del Sunday Times farà luce sulla vicenda — Wakefield progettava di lanciare dopo la pubblicazione dello studio un’attività commerciale di test di verifica dei “danni dei vaccini.” L’eroe di un movimento aveva torturato bambini al solo scopo di raccogliere informazioni sufficienti a truffare famiglie indifese. Le stesse famiglie che così ben disposte gli avevano creduto.

DRAMMA

Altra fonte di terrore fu il thiomersal, un composto organo-mercuriale utilizzato fino alla fine degli anni Novanta come conservante anche in prodotti alimentari.
La vicenda della rimozione del thimorsal è buffa, se osservata con gli occhiali della Storia: 1997, in seguito ad una ordinanza congressuale, la Food and Drug Administration americana si vede costretta a rivedere i limiti e le tolleranze all’uso di mercurio in cibi e medicinali. Nel corso di una indagine lunga due anni, l’FDA riesce a identificare limiti di sicurezza per l’assunzione di metilmercurio, ma non di thiomersal. Sebbene importanti fonti di mercurio siano presenti nella dieta di ogni bambino attraverso il pesce, dall’altra parte dell’Oceano era appena scoppiato il caso Wakefield — il CDC decide di lavarsene le mani, impone la rimozione del composto dai vaccini e l’American Academy of Pediatrics rilascia un comunicato stampa: “I livelli attuali di thimerosal non possono danneggiare i bambini, ma ridurre il livello (del composto) renderà vaccini sicuri ancora più sicuri. Sebbene le nostre strategie di immunizzazione siano sicure, abbiamo l’opportunità di aumentare il margine di sicurezza.”
La reazione da parte delle famiglie è ovviamente opposta a quella desiderata.
Qualsiasi decisione presa per principio di precauzione è difficile da comunicare al pubblico, ma l’abuso del termine safe in tutti i materiali sulla rimozione del thiomersal scatena il panico.

Poco importa se oggi, quindici anni dopo, i livelli di mercurio nei vaccini siano enormemente più bassi; non importa che mai, in molteplici studi successivi (2000, 2004, 2005), non sia stata identificata una relazione tra il mercurio e lo sviluppo mentale: il rapporto di fiducia si era rotto.
Dal magnesio, il terrore si è diffuso verso lo zolfo, il cloro, il titanio, tutti contenuti in percentuali infinitesimali nei vaccini, fino all’alluminio, accusato di provocare infiammazioni — quando è contenuto nel vaccino precisamente a quel fine, come adiuvante nello scatenare la reazione del sistema immunitario.

Rimedi alternativi, no-OGM, varicella party

Quindici anni dopo, l’idea che i vaccini siano nel migliore dei casi un male tollerabile è radicalmente sedimentata nella mente di ognuno. Nei dati che tranquillizzano un tipo di genitori, che vedono i rischi della vaccinazione come enormemente inferiori a quelli di un sistema immunitario non educato, altri vedono tentativi di oscurare informazione, un sistema auto-alimentante di una industria che cospira per far ammalare e guarire a comando ogni abitante del pianeta.

Informandosi sull’argomento è facile leggere o sentirsi dire che rifiutare i vaccini sia una scelta di vita alternativa, salutista, e ragionevole, come cercare rimedi naturali per malanni comuni o decidere di non mangiare OGM.
C’è però una grande differenza: un adulto che decide di non mangiare OGM non fa male a nessuno, un bambino non vaccinato può essere vettore di infezione e mettere in pericolo il prossimo — ma Internet è un calderone pieno di tanti intrugli diversi, e tra consigli sinceri e post di persone confuse è facile trovare maleintenzionati.
È su internet che è nata l’usanza dei varicella party — intime festicciole organizzate per far contrarre al proprio figlio la varicella condividendo un lecca–lecca con un bambino infetto. L’idea si basa sulla convinzione, assolutamente priva di qualsiasi fondamento scientifico, che faccia le ossa, e irrobustisca il sistema immunitario.

Party Hard

È importante sottolineare che questi genitori non sono mostri, non sono ignoranti superstiziosi. Sono genuinamente preoccupati di prendere la decisione più giusta per i propri figli. Abbiamo visto quali siano i meccanismi che li portano lontano da certezze scientifiche verso una serie di consigli bizzarri fino a volontariamente infettare il proprio bambino — ma è una realtà che resta inquietante agli occhi dei non iniziati.

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In Italia il gruppo anti-vaccinazione di riferimento è Comilva, chiamato in maniera molto difensiva Coordinamento del movimento italiano per la libertà delle vaccinazioni. L’uso della parola “libertà” è interessante, considerando come la quarta categoria del menù del sito strilli “I danni della vaccinazione”, e l’associazione stessa, alla quale ci si iscrive pagando una quota annuale di 21€, esista allo scopo di fornire supporto alle famiglie che decidono di non far vaccinare i propri figli. L’intera comunicazione del Comilva, che parte dal lancio “Quello che non puoi sapere ma che non puoi ignorare” è di tipo settario.
È così che, mascherati da inni allo scetticismo e al pensiero libero, vengono perpetuati messaggi in cui si chiede semplicemente di spostare la propria fede e la propria fiducia, e di riporla nelle mani di sedicenti dottori che parlano in video di YouTube con musiche inquietanti di sottofondo.

[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=kTU0843pXJU[/youtube]

Le prime vittime del movimento sono i genitori.

Alessandro Massone
@amassone
Alessandro Massone
Designer di giorno, blogger di notte, podcaster al crepuscolo.

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