Del: 21 Dicembre 2014 Di: Marta Clinco Commenti: 0

L’obiettivo parrebbe quello di dar nuova linfa ad un ipotetico “Movimento nazionalista dei popoli europei”, raccogliendo sotto un’unica, grande ala corvina tutte le forze politiche della destra europea. Si è trattato, di fatto, di un’intima reunion tra la nostrana Forza Nuova, gli spagnoli di Democracia Nacionale e i greci di Alba Dorata, con la speciale partecipazione dello svedese Svenskarnas Parti. Ospite d’onore la gloriosa, antica tradizione del NPD tedesco.

Come da statuto dei peggiori clan di bikers, luogo e ora del raduno sono stati tenuti segreti il più a lungo possibile, ma con scarsi risultati: non appena si è diffusa la notizia della concessione di un’aula della Provincia di Milano – la Corridoni, presso il Liceo Leonardo – subito si sono mosse le proteste e le contestazioni. Documenti alla mano, sul permesso accordato si spiega la massima trasparenza del Comune:

«Gli spazi e le sale devono essere concessi ai Gruppi consiliari, gratuitamente, tre volte l’anno per l’organizzazione di convegni, congressi, incontri, riunioni, manifestazioni e cerimonie» – afferma Podestà.

Poco importa se la richiesta in questione sia giunta a Palazzo Isimbardi dal Consigliere Metropolitano della Lega Nord Ettore Fusco, eletto – in un simpatico qui pro quo fittizio – garante dell’evento (salvo poi dichiarare che non prenderà parte al convegno, come del resto aveva già fatto il segretario federale del carroccio Matteo Salvini pochi giorni fa); anzi, no: importa. A conclusione del maldestro can-can, infatti, il pomeriggio stesso di venerdì 19 le agenzie battono la notizia di revoca della concessione della Corridoni, con il netto distacco nei confronti dell’organizzazione e le precisazioni di Podestà: «Ho sempre avuto e sempre avrò il massimo rispetto per la Storia, la Cultura e le tradizioni del nostro Paese. Chi mi conosce sa perfettamente quale sia il mio pensiero rispetto ad avvenimenti che hanno tragicamente colpito la nostra Storia e di cui portiamo nel cuore ancora tanta angoscia. Siamo stati promotori, in questi cinque anni, di importati momenti in questo senso: dai viaggi della Memoria con i ragazzi delle nostre scuole ad Auschwitz, Mauthausen e alle Foibe –affinché i nostri giovani non dimentichino mai la tragedia e la sofferenza causata a milioni di persone da parte di tutti i totalitarismi – ai momenti di commemorazione delle vittime della Shoah al Binario 21, fino alle Borse di studio che abbiamo dato in questi anni agli studenti che hanno partecipato al concorso da noi promosso sugli anni di Piombo».

forza_nuova_nazisti_fascisti-2
Immagine via

Cambiano le strategie e si percorrono altre vie meno istituzionali: come era avvenuto per l’Hammerfest dello scorso 29 novembre, il cavillo dell’utilizzo di uno spazio privato salva capra e cavoli, reunion e amministrazione comunale. «Nell’attuale fase storica crediamo importante il contributo di tutti i movimenti politici che stanno conducendo battaglie o si stanno scoprendo “anti-euro” e contro l’Europa-gulag delle banche, dei burocrati e dei poteri forti», dichiara Fiore, un tempo Terza Posizione, in curriculum una condanna per banda armata, una lunga latitanza e un anno tra gli scranni di Bruxelles a sostituire Alessandra Mussolini, approdato a fine cursus honorum alla posizione di – è proprio il caso di dirlo – kapò di Forza Nuova, e chissà che non aspiri a qualcosa di più, visto il tenore dell’incontro di ieri pomeriggio avvenuto, infine, presso il Milton Hotel di Milano sito in via Butti.

Ancora nessuna indiscrezione sui dibattimenti del convegno, tenutosi rigorosamente a porte chiuse per i pochi eletti invitati (si parla di 200/250 persone circa). Raduni di neonazisti, Hammerfest e convegni delle grandi destre europee: tutto questo accade a Milano, città medaglia d’oro della Resistenza, in piena Esposizione Universale; nessuno pare esserne davvero preoccupato, prestarvi davvero attenzione. Dopotutto, l’agenda è piena: almeno, fino al 31 ottobre 2015.

Marta Clinco
@MartaClinco

Marta Clinco
Cerco, ascolto, scrivo storie. Tra Medio Oriente e Nord Africa.

Commenta