Del: 6 Marzo 2015 Di: Stefano Santangelo Commenti: 0

Stefano Santangelo
@sfnsnt

Mercoledì 4 marzo 2015, alle 9:30 del mattino, una chiamata dalla Questura notificava lo svolgimento immediato dello sgombero dei locali di via Cancano 5, nei pressi del Parco delle Cave, fino ad allora occupati dal S.O.Y. (Spazio Occupato Indipendente) Mendel.

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Il nome, oltre a richiamare l’idea di collettivismo, vuole onorare la memoria del partigiano Mendel, originario di Baggio, a cui fu intitolato l’omonimo battaglione della terza Brigata Garibaldi. E infatti il collettivo si richiama in primo luogo ai valori dell’antifascismo – declinato nella lotta contro le infiltrazioni che i neofascisti tentano di operare nelle periferie metropolitane – nonché nei valori connessi di antirazzismo, antisessismo, di democrazia dal basso e di difesa del territorio dalle speculazioni, con attiva partecipazione alla lotta No Canal — dato che il progetto della via d’acqua per Expo 2015 riguarda direttamente l’adiacente Parco delle Cave.

Il S.O.Y. Mendel disponeva di un’aula studio e organizzava corsi di karatè e yoga, oltre che cineforum e cene collettive di condivisione ogni martedì. Era in cantiere la realizzazione di una palestra popolare e la sistemazione del giardino connesso alla struttura.

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L’edificio, occupato da esattamente cinque mesi, era quello di un’ex-fabbrica, e versava in stato di abbandono da più di vent’anni.
A quanto pare lo sgombero sarebbe stato chiesto dal proprietario della struttura e, non essendo l’occupazione a scopo abitativo, è stato possibile non dare alcun preavviso agli occupanti. Nessuno pensava che uno sgombero sarebbe giunto tanto presto, nonostante la grande pulizia primaverile in corso contro le occupazioni milanesi in vista di Expo 2015, dato che per di più S.O.Y. Mendel era ben integrato nel quartiere.

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Giovedì 5 marzo un presidio convocato alle 18:30 in piazza Anita Garibaldi a Baggio ha confermato la solidarietà degli abitanti del quartiere, e spiccava particolarmente la partecipazione di persone di ogni fascia di età e di varie esperienze di attivismo. Attorno alle 19:30 il presidio è proseguito in un corteo attraverso le vie del quartiere, a sprazzi salutato con entusiasmo dalle auto bloccate dallo stesso, che si è concluso in via Cancano davanti ai locali appena sgomberati — e durante il quale è stato più volte ribadito che la lotta del S.O.Y. Mendel di Baggio non è per nulla conclusa.

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Stefano Santangelo
Studio lettere, scrivo e fotografo. Sarò un gonzo, ma mi piace il giornalismo di parte.

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